Le due serie internazionali FIA GT e WTCC, sino a quest'anno sono andate in scena insieme: stesso weekend, medesimo circuito. Chiaramente tutto ciò ha avuto (ed ha) indubbi vantaggi; e non solo per il pubblico nei circuiti che può chiaramente assistere in contemporanea a due campionati, tra i più interessanti tra quelli riservati alle vetture a ruote coperte: quello delle Gran Turismo (FIA GT), con Ferrari, Maserati, Corvette, Porsche, Aston Martin, ecc. e quello internazionale Turismo (WTCC), con in pista AlfaRomeo, BMW, Seat, Ford, ecc.

Purtroppo, in occasione della prova belga di SPA, le diverse esigenze dei due organizzatori, Stephane Ratel, Presidente della SRO, la società che organizza il FIA GT e Jacques Béhar, Presidente della società che organizza il WTCC, la Kro, avevano creato una prima, grave, incrinatura del rapporto di collaborazione.
Il motivo principale del contendere? La lunghezza delle gare del FIA GT che, per motivi televisivi, la stessa emittente televisiva Eurosport che, in pratica governa anche il WTCC, vorrebbe ridurre dalle 3 ore attuali a sole 2 ore.

Nella gara successiva a Oschersleben, in Germania, sembrava che le parti potessero riavvicinarsi, dopo che lo stesso Ratel aveva già preannunciato a SPA una possibile separazione dei due campionati in ottica 2006..
Ma, dopo un breve incontro, a Oschersleben è invece stata indetta una conferenza stampa il cui triste risultato è invece stato la ratifica del comunicato stampa che sanciva la definitiva separazione delle due serie nel 2006.

Nel frattempo le cose si sono ulteriormente complicate, con la recente decisione di ammettere nel FIA GT, per le ultime prove 2005 in calendario in medio oriente, a Zhuhai, Dubai e Bahrain, alcune vetture GT2 omologate con la regolamentazione ACO della serie LMES, come ad esempio l'olandese Spyker.
La sensazione è che le due serie, FIA GT e LMES (con la 24 Ore di Le Mans), stiano avvicinandosi e possano persino accordarsi per unire le forze.

Nello stesso tempo, non è detto che il WTCC debba per forza fare a meno delle GT, in quanto esiste anche una possibilità di accordo con i campionati GT nazionali, da quello italiano a quello spagnolo, francese, britannico, ecc. secondo la nazionalità del circuito in cui si disputano le gare.

Ovviamente questa sarebbe davvero un'eventualità inaccettabile per Stephane Ratel che, oltre a doversi sobbarcare tutti i costi delle trasferte, rischierebbe anche una notevole perdita d'immagine del campionato GT internazionale, proprio ora che le case stanno iniziando a credere ed investire nella serie FIA GT!

Per questo motivo, complice anche Eurosport, seriamente interessata ad un riavvicinamento delle parti, Ratel potrebbe ora anche riconsiderare la possibilità delle 2 ore di gara che, pur snaturando in pò il significato della gara di durata, con tanto si soste e cambi pilota, porterebbe senz'altro ad una diminuzione dei costi per le squadre e soprattutto una maggiore audience televisiva, con tutti i (notevoli) vantaggi che ne potrebbero conseguire.