Jean Todt: "Sarà un campionato molto combattuto"
Jean Todt ha dichiarato che finalmente le Ferrari hanno mostrato la loro competitività dopo la combattuta affermazione di Michael Schumacher su Fernando Alonso nel Gran Premio di San Marino, disputato domenica a Imola. Il team manager della Ferrari ha però evitato di trarre conclusioni sull'effetto che la vittoria potrebbe avere sulla decisione del suo pilota di punta riguardo al futuro, che dovrà essere presa più tardi nel corso dell'anno.
Todt ha detto che la conferma che la Ferrari abbia una buona macchina è arrivata con il primo Gran Premio in Bahrain, anche se la Renault ha vinto quella gara e le due successive.
"In Bahrain abbiamo dato prova di avere una buona monoposto, e che la Bridgestone aveva fatto un lavoro eccellente durante l'inverno.Ma per alcune ragioni, che sono purtroppo emerse anche in altre circostanze, da quella prova non abbiamo tratto il meglio dalla vettura che avevamo a disposizione. In Malesia Abbiamo avuto alcuni problemi di affidabilità al motore, che hanno notevolmente penalizzato le nostre prestazioni in gara.
In Australia abbiamo compiuto un errore nella scelta degli pneumatici. Fattispecie singolare perchè qui a Imola avevamo temperature troppo alte rispetto alla scelta delle gomme che abbiamo fatto. E in Australia avevamo gomme troppo dure rispetto alla temperatura dell'asfalto.
"Quando si ha a che fare con il meteo, infatti, non è sempre facile fare la scelta giusta. Detto questo, ce l'abbiamo fatta oggi e, anche se pensavamo che la temperatura sarebbe stata inferiore, siamo lo stesso riusciti a guadagnare la vittoria per Michael e ad assicurarci con Felipe (Massa) il quarto posto."
Imola però non è destinata ad essere solo un caso isolato come l'anno scorso, quando Schumacher è stato per lunghi tratti alle spalle di Alonso, ha poi aggiunto Todt. "A riprova di ciò, in Bahrain non eravamo molto competitivi l'anno scorso, al contrario di quest'anno invece dove siamo stati veramente prestazionali. Ogni gara è diversa. L'anno scorso eravamo competitivi a Imola, e le condizioni meteo erano diverse. Se ricordate, Alonso vinse la gara, pur in presenza di una notevole usura degli pneumatici della sua Renault. Le regole sugli pneumatici erano completamente diverse, quindi stiamo parlando di due cose diverse. Diamo tempo al tempo. Alcuni probabilmente penseranno che questa, Imola, è stata la nostra gara, altri no".
Comunque, a dispetto del risultato finale, il suo pilota vincente non ha avuto una gara facile. Nel corso del primo stint, Michael è stato in grado di girare in 1'24,5'', ma nella seconda parte aveva circa tre secondi di ritardo al giro rispetto a quella prestazione. "Michael ha quindi dovuto compiere una seconda parte di gara principalmente basata sulla strategia per combattere Alonso, specie in ragione delle elevate temperature, che hanno messo parzialmente in crisi la mescola particolarmente tenera scelta per la gara ."
Jean Todt ha ammesso di aver temuto che Michael potesse perdere la gara durante la seconda fase, timore che si è rivelato peraltro infondato allorchè il pilota spagnolo della Renault è stato richiamato anticipatamente ai box per la sua seconda e ultima sosta. A seguito di ciò, i tecnici di Maranello hanno repentinamente deciso di modificare la strategia di gara facendo rientrare la Ferrari numero 5 al giro successivo, cioè in anticipo di qualche passaggio rispetto a quanto originariamente previsto. Questa scelta al termine della prova si è rivelata decisiva ai fini della conquista del primo successo stagionale.
"Quando hai molta pressione come loro avevano ed anche noi abbiamo avuto, si tende a prendere certe decisioni che e a volte si possono rivelare indovinate e altre meno. Se la Renault avesse deciso di fermarsi dopo, ciò non significa necessariamente che questa strategia sarebbe stata quella vincente- Michael avrebbe potuto decidere di aumentare la sua velocità se necessario per lottare per la vittoria, quindi penso che non possiamo dire con certezza assoluta che loro abbiano perso per il fatto che noi li abbiamo messi in condizioni di fare quella scelta."
Todt ha continuato dicendo che questa è stata una vittoria importante per l'atmosfera all'interno della Scuderia. "Ognuno ha profuso moltissimo sforzo, hanno lavorato tutti tantissimo e quale risultato migliore ci può essere se non vincere la gara?"
Alla domanda se pensava che altre vittorie della Ferrari avrebbero potuto incoraggiare Schumacher a rimanere con la squadra, Todt ha replicato: "Mi fate una domanda alla quale al momento non so darvi una risposta. Stavo appunto dicendo, e l'ho dichiarato più volte, che mi chiedete di dare una risposta a ciò che Michael ha già più volte affermato di voler dichiarare entro l'estate. Michael sta provando ad analizzare la situazione in maniera più approfondita. Ma una cosa è certa: Michael ama vincere, Michael vuole avere una macchina in grado di vincere e già dall'inizio dell'anno era consapevole che la 248 F1 gli avrebbe consentito di realizzare questa sua ambizione in maniera sicuramente più plausibile rispetto a quanto avvenuto con la monoposto dello scorso anno. Nonostante ciò Michael è sufficientemente esperto per sapere che non è possibile pretendere per 10 anni di conquistare tutte le gare.
Todt ha inoltre previsto un campionato molto combattuto quest'anno - nonostante il record della Renault di tre vittorie consecutive su quattro finora. "Dipende molto dalla macchina , non tanto dal pilota. Ci sono altri potenziali Campioni del Mondo - se messi nelle giuste condizioni. Saranno molto agguerriti e quello che è sicuro è che ci sono poche squadre, poche monoposto e pochi piloti in grado di giocarsi la vittoria e in questo scenario il rendimento degli pneumatici rappresenta un fattore molto importante. Le prestazioni dei due fornitori di pneumatici sono quest'anno molto più vicine di quanto non lo fossero la scorsa stagione".
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