Concorso d'Eleganza Villa d'Este - Il Tridente splende sulle rive del Lago di Como.
Il Concorso d’Eleganza Villa d’Este, consueto appuntamento di fine aprile, non manca mai di stupire per il selezionato assortimento di vetture presenti, esemplari d'auto d'epoca tra i più rari preziosi che il mondo possa offrire.
L’attesissimo evento è stato riportato in auge nel 1995, con l'intento di celebrare i fasti dei raduni che proprio in questi luoghi furono tenuti tra il 1929 e il 1945. Nel corso degli ultimi 10 anni, la manifestazione ha richiamato il fior fiore del collezionismo automobilistico internazionale e, nonostante l'agguerrita concorrenza, non sono mai venuti meno i riconoscimenti per le Maserati d'antan.
La prestigiosa Coppa d'Oro ne è un esempio; il premio, attribuito con il voto del pubblico alla vettura riconosciuta come "Best of Show", è stato assegnato in occasione dell'edizione 2002 ad una A6G 2000 Coupé seconda serie (nota ai più come A6G/54) carrozzata da Frua.
La vettura apparteneva a John Bookout, uno tra i più famosi collezionisti di vetture Maserati, che ogni anno partecipa al Concorso d'eleganza con l'ultimo gioiello della sua scuderia. Quest'anno, a John Bookout è andato un premio di grande significato, quello attribuito per il miglior restauro alla sua A6G 2000 Spyder Frua prima serie, uno degli unici cinque esemplari mai realizzati. Sotto la guida esperta di Adolfo Orsi Jr. e la consulenza della sua Historica Selecta, la vettura è stata oggetto di un difficile restauro, durato due anni e mezzo, al quale hanno preso parte diversi specialisti della zona di Modena.
Non meno degne di nota, due splendide berlinette A6G/54 Zagato. Solo 19 di queste vetture Gran Turismo con vocazione sportiva furono carrozzate, tra il 1954 e il 1956, dalla famosa azienda milanese; la fattura costruttiva artigianale si evince in modo inequivocabile dalle diverse declinazioni con cui è stato curato l'allestimento delle due vetture, opportunamente offerte all’ammirazione degli appassionati una accanto all'altra.
Da segnalare per la prima, di colore blu scuro, l'assenza di paraurti e il ricorso contenuto alle finiture cromate, ad eccezione della caratteristica griglia, con tre barre a far da cornice al simbolo del Tridente. Il profilo ribassato del finestrino e i fianchi affusolati conferiscono a questo esemplare un aspetto per certi versi più armonioso, più proporzionato, rispetto alla linea della sorella.
Di proprietà di David Sydorick, cultore di grande fama, l'esemplare di colore rosso è il solo per il quale si è certi dell'originalità del famoso tettuccio a "doppia gobba" realizzato da Zagato; la vettura presenta diverse aggiunte, quali la presa d'aria sul cofano e la cresta centrale, le bocchette d'aerazione laterali, i fianchi posteriori sagomati ed il musetto arrotondato e dotato di una griglia anteriore prominente.
Anche il più accanito fan di casa Maserati, però, può essere perdonato per non essersi soffermato su questa coppia di purosangue, considerato che alla manifestazione si registrava la partecipazione di altri due gioielli recanti il marchio del Tridente.
Uno di questi era il prototipo Birdcage 75th, disegnato nel 2005 da Pininfarina attorno al telaio della MC12 da competizione. Forse il solo fattore che ha impedito l'attribuzione del premio riservato alla categoria speciale delle Concept Car a questo modello è stato il fatto che il prototipo fosse già stato presentato al pubblico lo scorso anno, in occasione delle celebrazioni per l'anniversario dello studio di design Pininfarina. Nondimeno, la vettura ha suscitato l'ammirazione di tutti i presenti, quando, per partecipare alla tradizionale parata nel piazzale antistante il Grand Hotel Villa d’Este, ha fatto sentire il suo motore. Quel rombo incredibile rimarrà senza ombra di dubbio scolpito per anni nella memoria degli ignari ospiti dell'hotel!
L’altra attrazione era rappresentata dalla Maserati Boomerang del 1972. Questo prototipo, creato dalla Italdesign e visto solo in rare occasioni, era alla sua prima uscita dopo che aveva stabilito il suo record di vendita all'asta un anno fa.
La supercar mozzafiato, la cui forma richiama alla mente quella di un cuneo, rimane una delle pietre miliari create da Giorgetto Giugiaro e ad impreziosirne il pedigree ha contribuito il motore Bora V8 da 4,9 litri attorno al quale l'auto è stata sviluppata. La supercar, vera e propria scultura su ruote, è stata omologata per la circolazione stradale nel corso del suo restauro eseguito agli inizi degli anni ‘90 nel Regno Unito ed il suo nuovo proprietario, il francese André Binda, non ha avuto alcuna esitazione a prenderne il volante per guidarla su strada da Nizza a Como! Il viaggio non è stato del tutto privo di intoppi, a causa di un controllo poco accurato delle ruote, che ha comportato non meno di quattro forature lungo il tragitto. Indefesso, il André Binda ha proseguito, registrando solo qualche difficoltà al momento di prelevare il biglietto del pedaggio autostradale, data l'esigua altezza dell'auto e la ridotta apertura del finestrino laterale… Il mondo ha bisogno di più appassionati come lui.
Si provi a immaginare la reazione della gente che si recava al lavoro, alla vista di questa specie di UFO.
Il Concorso d’Eleganza Villa d’Este è un evento unico, proprio per questa sua straordinaria capacità di far incontrare gli appassionati estimatori e gli oggetti dei loro desideri. Quest'anno, i partecipanti, il pubblico e i giornalisti hanno anche potuto godere di due magnifiche giornate di splendido sole, in quella che immaginiamo essere una delle ambientazioni ideali per una festa come questa. Che bello sapere che le Maserati, vintage e moderne, si integravano perfettamente nella composizione di questa magnifica immagine.
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