Jean Todt: "Ci aspettavamo di essere più forti"
Il fatto che il secondo e il quarto posto ottenuti ieri a Barcellona dalla Scuderia Ferrari Marlboro siano considerati con disappunto è la migliore misura del ritorno della Casa di Maranello ai vertici della Formula 1, come ha spiegato Jean Todt subito dopo il Gran Premio di Spagna, per cui ci si aspettava un risultato ancora migliore.
"In un certo senso è incoraggiante essere così delusi e sapere di aver stupito gli altri finendo secondi e terzi - ha dichiarato il Direttore Generale della Ferrari -. Se fosse successo qualche settimana fa avrebbero tutti gridato al miracolo. Comunque, abbiamo concluso il primo terzo di stagione e, con 12 corse ancora da disputare, siamo a 19 punti dalla vetta nel Mondiale Costruttori e 15 in quello Piloti. Possono accadere ancora tante cose, senza dubbio però siamo nella posizione di poter lottare per la vittoria finale"
Ovviamente il disappunto deriva dal non essere riusciti a lottare con la Renault, per la quale Fernando Alonso ha conquistato una entusiasmante vittoria davanti al suo pubblico: "Ci aspettavamo di essere più forti oggi, e che i nostri avversari fossero meno veloci di noi - ha proseguito Todt - ma questo non è avvenuto. Un po' per l'evoluzione delle condizioni della pista, un po' per l'evoluzione del pacchetto generale soprattutto in relazione agli pneumatici".
La scorsa settimana (nel Gran Premio d'Europa, ndr) abbiamo adottato la stessa strategia e ci trovavamo nelle medesime condizioni - ha aggiunto - e le cose sono andate bene, così ci aspettavamo che altrettanto accadesse oggi. La temperatura dell'asfalto e la diversa mescola delle gomme hanno però prodotto un risultato diverso".
Date le circostanze, gli uomini della Scuderia ieri non avevano a disposizione nessuna mossa da giocare per cercare di modificare la situazione: "Scegliamo le coperture al mercoledì o giovedì", ha spiegato Todt.
Non è neppure di grande utilità rimproverarsi la scelta di non imbarcare un minor quantitativo di carburante in prova, opzione che forse avrebbe permesso a Michael di conquistare la pole: "Non penso che alla fine avrebbe fatto molta differenza, forse sì ma non è detto - ha commentato Todt in proposito -. Michael ha poi guadagnato una posizione in garae comunque la corsa è finita. Adesso dobbiamo concentrarci su Monte Carlo, e poi Silverstone".
Neppure il fatto che Felipe Massa abbiamo fatto registrare il giro più veloce della gara ha significato, secondo il Direttore Generale della Ferrari: "Non è stato sufficiente rispetto al ritmo generale di gara, soprattutto rispetto a quello del vincitore. Felipe poteva guadagnare una posizione ma è rimasto invischiato nel traffico senza mai aver avuto pista libera per avvantaggiarsi rispetto a Fisichella".
La lotta per ora sembra ristretta a Ferrari e Renault ma "la scorsa settimana diverse squadre erano più vicine a noi. Non penso dunque che quello che è accaduto ieri possa capitare in tutte le gare. In Spagna però ci sono evidentemente stati due team più in forma degli altri".
Ancora una volta è emersa la questione relativa al futuro di Michael Schumacher. La stampa ha infatti riportato che il sette volte Campione del Mondo difficilmente prenderà una decisione in merito prima della fine della stagione, a fine ottobre, ma Todt ha asserito che probabilmente la Ferrari annuncerà i suoi piloti 2007 intorno al Gran Premio d'Italia, in settembre: "Insieme con Michael - ha spiegato - riveleremo i nostri programmi, tutto sarà chiarito in un singolo momento".
Recentemente sono arrivate buone notizie poiché anche la Renault ha firmato il nuovo Patto della Concorsia, il che significa la permanenza in Formula 1 del costruttore francese per il prossimo futuro: "Bene - ha concluso Todt -. Questa è la buona notizia del fine settimana, ottima per la Formula 1".
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