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04 September 2005

GP d’Italia – Montezemolo: ‘Monza è sempre Monza’

Come da tradizione consolidata, il Presidente della Ferrari e della Fiat, Luca di Montezemolo, si è recato a Monza per assistere alle prove di qualificazione del Gran Premio d’Italia e anche quest’anno la sua visita in circuito è stata occasione per un incontro con i media.


“Questo è un fine settimana importante perché Monza è sempre Monza e perché lunedì presentiamo la nuova Fiat Punto - ha esordito, prima di passare all’analisi del rendimento della Scuderia in questa stagione -. Sfortunatamente la Ferrari non è stata competitiva quest’anno, principalmente a causa della mancanza di aderenza. Vale la pena di ricordare che a partire dal 1996 siamo sempre andati a podio qui a Monza, quindi possiamo continuare a sperare che ci saremo anche domani, ma sarà molto molto difficile. Spero che il nostro fornitore degli pneumatici, che ha fatto un grande lavoro negli anni passati, riesca a reagire e metterci nella condizione di essere veramente competitivi almeno per le ultime due corse della stagione”.

Montezemolo si è poi espresso circa il futuro di Michael Schumacher: “Ho sentito molte voci intorno a Michael - ha affermato con un sorriso -. Deciderà lui quando smettere. Ho parlato con lui a questo riguardo un anno e mezzo fa, se deciderà di continuare oltre il 2006, a noi farà enormemente piacere, perché è un pilota forte e motivato. E’ il miglior pilota del mondo, ma se deciderà di smettere alla scadenza del suo contratto noi accetteremo la sua decisione. Qualunque cosa accada, Michael chiuderà la sua carriera con la Ferrari. Il prossimo anno accanto a lui avremo Massa, un pilota giovane e di talento. Abbiamo fatto un investimento su Felipe a partire dal 2001 e questo è il momento giusto della sua carriera per salire su una Ferrari”.

Il Presidente ha anche espresso il suo dispiacere per alcuni aspetti della Formula 1 attuale: “Ogni anno cambiano le regole e non mi piace il formato delle qualifiche utilizzato – ha dichiarato -. Non serve al pubblico in circuito, non serve agli spettatori televisivi e ciò non è affatto positivo per questo sport. Mi ricordo di sessioni di qualifica strepitose, con tutte le vetture in pista negli stessi minuti. Mi ricordo, ad esempio, di Ayrton (Senna) che qui a Monza riusciva sempre a conquistare la Pole position all’ultimo istante. Questo è vero sport. Voglio vedere la competizione alla domenica, ma anche al sabato”.

Montezemolo ha anche criticato l’attuale norma che prevede l’uso di un solo treno di gomme per qualifica e gara: “Non mi piacciono le corse in cui bisogna risparmiare le coperture. Se volessimo cambiare gomme ad ogni giro, dovremmo essere liberi di farlo. Non si possono usare le gomme della gara per tornare anche a casa il lunedì! E’ contro lo spirito della Formula 1. Mi auguro di vedere presto una Formula 1 con più possibilità di sorpasso ma sono convinto che il vero problema del nostro sport sia che abbiamo bisogno di tecnologia estrema e ricerca. Non mi piace affatto un campionato in cui le gomme rivestono un ruolo più importante del pilota o della vettura. Non sono contento di vedere che i dati di affluenza in circuito e ascolti televisivi calano. Non sono felice di vedere gare noiose e sessioni di qualificazione ancora più noiose, e infine non mi piace vedere “tassisti” che risparmiamo le gomme in previsione degli ultimi 20 giri della corsa. Non sono felice della situazione in cui versa la Formula 1 in questo momento”.

Uno degli argomenti che più ha interessato i media negli ultimi tempi riguarda le voci che danno Valentino Rossi, pluri-campione del mondo di motociclismo, come possibile pilota della Scuderia in Formula 1: “E’ molto semplice - ha risposto Montezemolo, sollecitato su questo argomento – Valentino è una superstar ed è italiano. Ama le auto e la Ferrari, noi gli abbiamo voluto dare la possibilità di provare una monoposto di Formula 1 per il suo piacere. Poi abbiamo pensato di fargli sapere che se si dovesse annoiare a vincere in moto, perché non provare a trovare nuove motivazioni nella Formula 1. Non ci sono garanzie che guiderà una Formula 1 e neppure che saremo noi a farlo guidare. Ma se dopo qualche sessione di prova, guardandosi allo specchio potrà dire a se stesso che è pronto per vincere - per vincere, non solo per correre - allora si vedrà. E’ lo stesso discorso che facciamo per Michael. E’ Michael che decide quando ritirarsi ed è Valentino che se decide di correre è perché sente di poter scendere in pista per giocarsi la vittoria. Attualmente è un’ipotesi ma se dovessero verificarsi le condizioni sopracitate, perché non dovremmo fargli guidare una Ferrari?”

Infine, i giornalisti hanno chiesto a Montezemolo un parere circa il futuro stesso della Formula 1, e il Presidente ha tratteggiato scenari positivi: “Sono sicuro che prima della scadenza di questo Patto della Concordia - prima del 2008 – riusciremo a riunire un solido gruppo di Costruttori che sappiamo guardare insieme ad un solido futuro per la Formula 1. Discuterò di tutte le questioni con Max (Mosley) non dal punto di vista di una sola squadra. Se avessimo discusso con la FIA quattro anni fa, quando vincevamo tutto, adottando unicamente la nostra prospettiva, avremmo semplicemente detto che non volevamo alcun cambiamento. Non ci siamo voluti comportare in questo modo. Sono favorevole ad un approccio legalista alla Formula 1 e ad una Federazione forte perché ha fatto un ottimo lavoro per la Formula 1”.

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