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29 May 2006

Bayliss ipoteca il titolo


L’australiano Troy Bayliss ha dominato il quinto round del Mondiale Superbike disputato a Silverstone (Gran Bretagna) davanti a 71 mila spettatori. Il fuoriclasse della Ducati si è imposto nelle due manche e approfittando della cattiva giornata del rivale Troy Corser (una caduta e un sesto posto) ha messo una seria ipoteca sul titolo: il vantaggio di Bayliss sale infatti a 76 punti. Bayliss vince da sette gare di fila e raggiunge quota 29 successi in carriera e l’undicesima doppietta. La Ducati invece sale a 248 vittorie (97 doppiette dal 1988 ad oggi). Il podio delle due gare è stato completato da Noriyuki Haga (Yamaha) e dal britannico James Toseland (Honda) autore di forsennate rimonte dalla quarta fila.
Bayliss ha stabilito anche il nuovo primato di Silverstone in 1’26”299 battendo il precedente limite stabilito nel campionato britannico dove c’è concorrenza tra gommisti: questo è un altro grande risultato tecnico per la Pirelli, fornitore unico del Mondiale.

CHE BOTTO – La giornata si è aperta con una drammatica caduta alla prima curva che ha coinvolto Corser, Nieto, Foret, Kagayama e Barros la cui Honda è andata a fuoco. Due curve dopo sono volati anche Jones e Iannuzzo ma tutti si sono rialzati senza danni. La corsa è stata fermata ed è ripartita poco dopo senza problemi di sorta. Bayliss ha duellato a lungo con Haga che ha sfruttato i miglioramenti compiuti dalla Yamaha. Ma nel finale delle due frazioni la Ducati ha acceso il turbo e Haga è stato costretto al secondo posto. Entusiasmanti le rimonte di Toseland che ha infiammato il pubblico di casa con eccezionali sorpassi.


CORSER IN CRISI – L’australiano campione del Mondo è caduto al secondo giro di gara 1 e nella seconda è rimasto intruppato nelle retrovie per problemi alla frizione. Il ritardo dalla vetta comincia ad essere importante e nelle prossime sette gare non dovrà più sbagliare niente. La buona giornata Yamaha è confermata anche dai risultati di Pitt (quarto e quinto) mentre Xaus è stato protagonista delle prime battute di gara 1 ingaggiando un gran duello con Bayliss. Poi è finito quarto e settimo nella corsa finale.

ITALIANI GIORNATA NERA – Poca gloria per i piloti italiani. Lorenzo Lanzi, con la seconda Ducati ufficiale, è finito ai margini della zona punti e anche Michel Fabrizio, scattato dalla seconda fila, ha portato a casa un unico punticino. Rivincita fissata nel prossimo round del 24 giugno a Misano.

LA DECIMA DEL RE – Sèbastien Charpentier (Honda) ha vinto per distacco la quinta prova del Mondiale Supersport mettendo una seria ipoteca sul secondo titolo consecutivo. Il fuoriclasse francese ha cancellato il mezzo passo di Monza (terzo posto) con una prova estremamente autorevole che gli ha fruttato la quarta vittoria in cinque round di questa stagione e la decima affermazione Mondiale della carriera. La Honda, sempre più protagonista della Supersport, taglia il traguardo di 39 successi in 83 round: per la casa giapponese è in arrivo il quinto titolo consecutivo.
Nelle prime battute le Yamaha di Parkes e Curtain hanno cercato di bloccare il tentativo di fuga di Charpentier ma intorno al decimo passaggio il pilota Honda ha forzato il ritmo guadagnando un vantaggio di circa quattro secondi poi amministrato fino all’arrivo. Ai due australiani sono rimasti i due gradini del podio con lo scudiero Parkes questa volta davanti al caposquadra Curtain.

RIBA QUARTO – Ai piedi del podio (quarto posto) la Kawasaki della wild card Pere Riba, lo spagnolo vecchia conoscenza della Supersport adesso impegnato nel campionato britannico. La lotta per il quinto posto ha premiato il danese Robin Harms (Honda) che in volata ha lasciato dietro l’ottimo 21enne riminese Massimo Roccoli (Yamaha) anche in questa occasione il migliore della sparuta pattuglia italiana.

CORTI TRIONFA – Grand’Italia invece nella Coppa del Mondo Superstock 1000 che a Silverstone ha scoperto il talento di Claudio Corti vincitore per la prima volta in questa categoria a soli 18 anni, 11 mesi e 3 giorni. Corti, pupillo della Yamaha Italia, nel 2005 ha dominato l’Europeo Superstock 600 ed è sbarcato nella mille da appena tre gare. Nelle prime battute è stato Alessandro Polita (Suzuki) a guidare la corsa ma al nono dei quindici passaggi Corti ha rotto gli indugi volando verso il traguardo tagliato a braccia alzate. Il podio tutto italiano è stato completato da Ayrton Badovini che ha vinto in volata il duello in famiglia MV Agusta con Luca Scassa. Nella Stock 600 primo successo in carriera per il 17enne Nicolò Canepa (Ducati) davanti al leader dell’europeo Xavier Simeon (Suzuki). Terzo posto per Davide Giugliano (Kawasaki).

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