Silverstone, 8 giugno 2006

Michael Schumacher ha incontrato questo pomeriggio i giornalisti presenti in circuito, subito dopo Felipe Massa, sotto la tenda del motorhome della Scuderia Ferrari Marlboro. Il tedesco si è dimostrato ottimista per in fine settimana: "Abbiamo avuto una sessione di test molto positiva a Barcellona - ha affermato -, quindi non vedo letteralmente l'ora di affrontare questa corsa. Abbiamo capito che tipo di problemi ci hanno ostacolato quando abbiamo corso in Spagna e trovato le soluzioni. Anche la Renault è andata bene ma non c'è ragione per cui noi non saremo in grado di lottare per la vittoria qui a Silverstone. Possiamo giocarci la prima posizione ad ogni Gran Premio e dobbiamo assolutamente cercare di guadagnare più di due punti per gara rispetto ai nostri rivali. Siamo messi bene anche sul fronte gomme; penso che la Bridgestone abbiamo compiuto grandi progressi. Riguardo al non aver mai potuto provare qui quest'anno non penso che la cosa abbia poi molta importanza e sebbene sia più caldo del solito siamo preparati anche ad affrontare una corsa con alte temperature".




La Grand Prix Drivers Association domani (venerdì) terrà una delle sue riunioni programmate e nel paddock girano parecchie voci secondo le quali Michael verrà chiamato a spiegare il suo incidente a Monte Carlo. Addirittura qualcuno avanza ipotesi di "scuse" che Michael dovrebbe presentare ai suoi colleghi: "Qualcuno potrebbe vederla come un'opportunità per montare un caso - ha replicato Michael, con diplomazia - Quanto a scusarmi, ho già chiesto scusa a tutti domenica, a Monaco, per la confusione generata dal mio incidente e mi sono anche scusato nel caso in cui avessi danneggiato il giro veloce di qualcuno. Parlare ora dei fatti di due settimane fa non cambia nulla e sinceramente preferisco guardare alla prossima gara".

Invitabilmente guardare al futuro significa anche parlare di Mondiali di calico: "Certamente terrò le dita incrociate per la Germania - ha concluso Michael -. Abbiamo una squadra forte ed è davvero una cosa speciale ospitare il Torneo nella propria nazione. Non vedo l'ora di assistere alla partita di apertura, domani".