GP del Giappone - Settimo posto per Michael Schumacher
Rubens Barrichello: 12° + 1.00.633 53 giri telaio 248
Temperature: aria 28 °C, pista 38 °C
Jean Todt: “Il risultato di oggi corrisponde alle aspettative, non certo ambiziose, che avevamo alla vigilia. Michael ha dovuto dare fondo a tutto il suo talento per portare il pacchetto Ferrari-Bridgestone al settimo posto finale. Rubens ha visto compromesse le sue possibilità di piazzarsi in zona punti dall’incidente avvenuto alla prima curva: la safety-car successiva ci aveva dato una chance di recuperare ma non è stato possibile ottenere nulla di concreto. Il piazzamento odierno consente di aggiudicarci il terzo posto nella classifica Costruttori alle spalle delle due squadre che, con le gomme del concorrente della Bridgestone, hanno dominato la stagione: questo è il meglio che potevamo obiettivamente raggiungere. Due punti sono certamente pochi ma vogliamo dedicarli a uno di noi, Ivan Petterlini, tragicamente scomparso domenica scorsa: in tutti questi giorni la squadra ha sempre avuto un pensiero per lui nel cuore. Fra pochi giorni saremo di nuovo in pista, a Shanghai, per l’ultima gara del Campionato: l’unico piacere che possiamo sentire è vedere che la fine di questa stagione così negativa si sta avvicinando. Poi potremo così concentrare tutte le nostre energie, insieme alla Bridgestone, per preparare al meglio il 2006.”
Michael Schumacher: “Un aspetto positivo del risultato odierno è che ci siamo assicurati il terzo posto nel Campionato Costruttori. Considerata la prestazione del nostro pacchetto e i momenti difficili che abbiamo avuto non è un risultato da buttare, soprattutto se si pensa che questa è stata la nostra peggiore stagione da quando sono alla Ferrari. Per quanto riguarda la gara, sono deluso perché, a differenza del Brasile, non sono stato in grado di tenere il ritmo delle Renault. E’ vero, duellare è divertente ma lo sarebbe stato di più se fossi stato più competitivo. Nel mio secondo pit-stop abbiamo dovuto fare delle regolazioni alla vettura che hanno richiesto un po’ di tempo: ciò ci è costato una posizione. Tutto sommato, arrivare a Shanghai con due punti in più di Montoya non è male, considerato che non ce lo aspettavamo.”
Rubens Barrichello: “E’ stata una gara molto difficile per me, rovinata da quanto accaduto nel primo giro. Alla partenza stavo cercando di passare all’esterno Villeneuve e tutto sembrava andare bene; non potevo chiudere la porta in maniera esagerata a Jacques e vedevo che Sato, che stava davanti a me, stava finendo fuori pista. Improvvisamente ho perso carico aerodinamico e sono finito anch’io nella ghiaia. La gomma posteriore sinistra ha riportato una foratura e sono così stato costretto a ritornare ai box per sostituirla. Poi, in regime di safety-car, abbiamo cambiato la strategia puntando sulla sosta unica ma ero troppo indietro e non c’era molto di più che potessi fare.”
Ross Brawn: “Rubens è stato coinvolto nel caos avvenuto alla partenza e la sua corsa, in pratica, è finita lì. Michael ha fatto una grande partenza e credo davvero che avevamo scelto una buona strategia per lui oggi. Purtroppo, la prestazione del nostro pacchetto è andata scemando da poco prima di metà gara in avanti ed è diventato difficile gestire la situazione. In definitiva, dal ventesimo giro in poi abbiamo dovuto correre sulla difensiva. Al secondo pit-stop abbiamo dovuto fare delle regolazioni alla vettura, il che ha comportato la perdita di una posizione a favore di Coulthard. Non eravamo veloci come i primi ma, ciononostante, abbiamo fatto un buon lavoro, considerati i limiti che attualmente ha il nostro pacchetto.”
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