Jean Todt: "Abbiamo limitato i danni"
Montreal, 26 giugno 2006 - Il Direttore Generale della Scuderia Ferrari Marlboro Jean Todt ha ammesso che gli sforzi compiuti dal team nella gara di domenica, con il secondo ed il quinto posto ottenuti rispettivamente da Michael Schumacher e Felipe Massa, hanno limitato i danni nei confronti della Renault che oltre alla vittoria di Fernando Alonso ha visto il quarto posto di Giancarlo Fisichella.
"Alla fine della gara possiamo dire di aver limitato i danni" ha detto Todt. "Finchè la gara non è finita, può succedere di tutto, finire secondi e quinti, vuol dire aver perso solo tre punti rispetto alla Renault, anche se sinceramente avrei preferito il contrario.
"Le sensazioni sono simili a quelle provate dopo la gara di Silverstone," ha proseguito Todt. "Quando pensi di poter vincere, terminare la gara secondi e quinti è chiaro che ti lascia un pò di amaro in bocca, detto questo però è altrettanto chiaro che la nostra strategia di partire con molta benzina alla fine non ci ha permesso di vincere la gara, anche se fare queste considerazioni a posteriori è sempre molto facile".
"Detto questo, ripeto che secondo e quinto non è certo come primo e quarto però rappresenta sempre e comunque un buon risultato che porta punti importanti per il Titolo Costruttori". Premesso ciò va comunque anche detto che la nostra situazione si fa sempre più difficile, anche perchè aver perso altri tre punti dal vertice, soprattutto nei confronti di un avversario che non commette mai errori, complica ulteriormente il tutto anche se fa parte della sfida".
La Ferrari sa esattamente dove sta il principale vantaggio della Renault? "Credo stia probabilmente un pò dappertutto", ha spiegato Todt. "Sicuramente hanno un paio di decimi nel primo giro di qualifica. Certo bisognerebbe anche sapere sempre il peso esatto della vettura, le configurazioni aerodinamiche utilizzate, il tipo di mescola degli pneumatici e tutta una serie di altri parametri che naturalmente variano da pista a pista, però direi che più o meno il gap, almeno in qualifica è questo".
Dunque cosa rende la Renault così forte? Molto semplice ha dichiarato Todt, "hanno un buon insieme di elementi: innanzitutto un ottimo pilota e un buon team che non commette errori. Con certezza ad oggi si può dire che Alonso insieme alla Renault e alle Michelin formano un mix davvero vincente."
A proposito di eventuali novità su telaio o motore che potrebbero essere introdotte a breve dalla Ferrari e che potrebbero dare alla Scuderia una situazione di vantaggio tecnico, Todt ha risposto: "Abbiamo un'idea abbastanza precisa rispetto alla direzione che prenderemo noi, ma non sappiamo quali saranno le mosse degli altri, quindi saremo in grado di comprendere i rapporti di forza solo nel corso del fine settimana di gara. Certo, se percorriamo 700 chilometri di test è perché abbiamo qualcosa da provare in un particolare settore nel quale dobbiamo migliorare". Todt, richiestogli se la Ferrari abbia o meno accelerato il ritmo di sviluppo risponde: "Facciamo ciò che possiamo".
Nelle ultime due\tre gare la McLaren ha mostrato un netto miglioramento, una evenienza che per la Ferrari si presenta come una lama a doppio taglio: "Dipende da come si piazzano - ha affermato Todt - se portano via punti a noi non va bene, se invece noi riusciamo a stare lì e loro finiscono davanti alla Renault allora le cose cambiano decisamente. Ora come ora direi che sono dietro di noi ma questo non significa affatto che non siano forti. Lo sono eccome, anche se da una gara all'altra le prestazioni cambiano molto e quindi i valori in campo non sono ben definiti".
Guardando al Gran Premio di Indianapolis, che si disputa già questa domenica e dove la Michelin non ha mai vinto, Todt sottolinea che "il problema più grande al momento è che la Renault può fare scelte conservative mentre noi non possiamo permettercelo. Per questo loro sono in una posizione di forza rispetto a noi e non c'è ragione per cui loro non debbano essere competitivi, così come non c'è ragione per cui non dobbiamo esserlo noi. Quanto? Beh, a mio parere la differenza sarà ridotta".
Il Direttore Generale è, tra l'altro, anche un matematico: "Ho una passione per i numeri - ha concluso - pertanto vedo le cose in questa prospettiva: abbiamo ancora nove gare che ci consentono di pensare che possiamo ottenere ciò che vogliamo. Stiamo ancora lottando duramente e abbiamo la speranza di vincere ancora delle corse e migliorare la nostra posizione in Campionato. Se riusciremo ad invertire il trend possiamo provare a vincere il Mondiale. Io comunque credo che abbiamo ancora delle possibilità di farcela".
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