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30 June 2006

GP degli Stati Uniti - Michael Schumacher: "Dobbiamo solo guardare alla nostra attuale situazione"

Indianapolis, 29 Giugno 2006

Solo quattro giorni dopo aver preso parte alla conferenza stampa post gara del Gran Premio del Canada, terminato in seconda posizione, Michael Schumacher ancora una volta si trova al cospetto dei media internazionali per la tradizionale conferenza stampa d'Indianapolis.

Alla domanda riguardo al lungo lasso di tempo intercorso dall'ultima vittoria ed, in particolare, al ritardo di punti accumulato nella Classifica Piloti da Fernando Alonso, Michael ha dichiarato esplicitamente di non aver abbandonato la speranza: "continueremo a sviluppare la vettura e continueremo a lottare", ha dichiarato infatti il pilota della Scuderia Ferrari Marlboro. "Allo stato attuale delle cose dobbiamo concentrarci principalmente su due aree di sviluppo che sono gli pneumatici e la vettura, dove al momento non siamo sufficientemente competitivi, come si è potuto constatare con chiarezza anche in Canada."


Alla domanda se il suo record assoluto di quattro vittorie e due secondi posti gli dia maggior fiducia riguardo alle sue presunte possibilità di vittoria, Schumacher ha replicato in tono piuttosto negativo. "In Canada avevo un record di sette vittorie che però non mi hanno aiutato in alcun modo lo scorso weekend". Attualmente dobbiamo solo guardare alla nostra attuale situazione che a mio avviso non è per nulla frustrante, a differenza di quanto vorrebbero far credere in molti. Lo scorso anno abbiamo vissuto qui ad Indianapolis una situazione veramente frustrante, che non è certo quella di conquistare un secondo posto come in Canada". Derek Daly, un noto pilota di Formula 1 degli anni ottanta, attualmente qui in veste di commentatore, ha chiesto a Schumacher se la sua età può in qualche modo influire sulla guida, in termini di prestazioni assolute. "Non smetti mai d'imparare naturalmente", ha spiegato il pilota della Ferrari. "In termini di velocità massima impari quasi tutto agli inizi della carriera e poi non guadagni più molto, quella che fa la differenza e l'esperienza e la sensibilità che aumenta sempre di più. Sinceramente non so se arriva un momento nel quale percepisci di non essere più veloce come una volta, sicuramente però non credo questo momento sia ancora arrivato per me, specie perché non si può certo dire che sfiguro in confronto alle prestazioni del mio compagno di squadra!".

Da ultima è arrivata l'immancabile domanda sul Campionato del Mondo di Calcio che, nello specifico, ha riguardato l'imminente incontro tra Germania e Argentina: "Non voglio fare previsioni", ha dichiarato Michael. "Cercherò comunque in tutti i modi di riuscire a vedere la partita. Se battiamo l'Argentina però mi sento di poter dire che avremo fatto più del 50% del lavoro, dato che la compagine sudamericana è a mio giudizio una delle migliori in assoluto".

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