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03 July 2006

Jean Todt: "Michael e Felipe hanno disputato una gara fantastica"

Maranello, 3 luglio 2006

"Ci si sente sempre più forti, almeno fino al Gran Premio successivo, ogni qualvolta che si mette a segno una doppietta - ha commentato Jean Todt, dopo la corsa di Indianapolis, dominata dalla Ferrari -. Poi però guardando la classifica del Mondiale vorresti vederti più in alto, perché in entrambi i Campionati siamo ancora indietro. Al momento non siamo ai vertici ma faremo tutto il possibile per migliorare la nostra posizione".

Todt ha poi ammesso che probabilmente l'euforia per il risultato di Indy durerà ben meno di dieci giorni: "A dire la verità è una cosa che rende più piacevole il volo di ritorno, va bene perché ti dà belle sensazioni ma il giorno dopo si ricomincia da capo".

Il Gran Premio degli Stati Uniti rappresenta la felice conclusione della doppia trasferta in terra americana, che però non ha prodotto due risultati pieni, come si sperava inizialmente. Ci si chiede dunque il motivo del diverso andamento delle gare di Montreal e Indianapolis, e se questo possa essere dipeso dalle gomme, Bridgestone per la Ferrari e Michelin per la concorrenza: "E' una combinazione di fattori - ha risposto Todt -, una combinazione. In Canada forse non abbiamo scelto la strategia migliore e non siamo stati capaci di fare il lavoro migliore. Questo è quanto".


Si potrebbe osservare che la Michelin possa essere stata più conservativa negli Stati Uniti, dopo i problemi di sicurezza riscontrati lo scorso anno sulla pista dell'Indiana: "Sinceramente non so se abbiano fatto una scelta conservati o meno - ha affermato il Direttore Generale della Ferrari -, ma se vuoi vincere una corsa devi mettere insieme un pacchetto efficace. Se saremo capaci di fare lo stesso nelle prossime gare possiamo sperare di ottenere lo stesso risultato di ieri. Altrimenti, come è accaduto troppo spesso in questa stagione, non abbiamo alcuna possibilità di fare così bene. Sta a noi".

Tutto sommato, però, Todt è contento: "Siamo molto soddisfatti di questo risultato. Era parecchio tempo che non ci trovavamo in vantaggio fin dall'inizio del fine settimana. Questa volta è apparso chiaro che eravamo in una posizione di forza rispetto agli altri. Dopo aver messo due vetture in prima fila ci rimanevano ancora alcuni dubbi, relativamente all'affidabilità e al degrado delle coperture. Eravamo al secondo Gran Premio con le stesse unità motrici e le gomme Bridgestone si erano comportate fino a quel momento in modo fantastico. La gara è andata bene su entrambi i fronti e se controllate i tempi vedrete che il miglior tempo del week end è stato fatto segnare in corsa, a dimostrazione di quanto superiori siano state le Bridgestone ad Indianapolis".

Secondo Todt la fortuna per Michael Schumacher è finalmente girata: "In troppe occasioni quest'anno ha perso punti nei confronti del suo rivale e finalmente le cose sono andate bene anche a noi. Ora dipende tutto da ciò faremo noi e da ciò che faranno gli altri. Abbiamo recuperato sei punti, se sarà così anche nelle prossime gare...ma non penso che sarà affatto facile".

Todt ha particolarmente apprezzato la prestazione di Felipe Massa, che ha guidato la corsa nelle fasi iniziali: "E' un bravo ragazzo, con un bel carattere e la capacità di fare gioco di squadra. E' modesto e anche timido, probabilmente troppo per questo ambiente. Questo è il motivo per cui non è considerato quanto meriterebbe. Ma la cosa più importante è che in Ferrari sappiamo bene qual è il suo valore. Lui non fa mai pubblicità a se stesso. Spesso sorrido quando leggo le pagelle della stampa dopo una gara, spesso gli vengono attribuiti voti di 3 o 4 punti in meno di quanto meriterebbe. Questo significa che coloro i quali esprimono giudizi non sono certo i migliori giudici possibili".

"Felipe si trova a dover competere con il compagno di squadra più forte possibile, devo dire che vanno d'accordo insieme perché Michael rispetta molto Felipe e ovviamente Felipe ammira Michael quindi da questo punto di vista in squadra regna l'armonia".

Infine Todt ha dichiarato, relativamente alla libertà che i due piloti avevano in gara: "Loro lavorano per la Ferrari, Felipe ha compiuto una gara fantastica, così come Michael. E' il nostro lavoro, quello di fare il meglio per l'Azienda".

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