GP della Cina - A Shanghai ultima gara con la Scuderia per Barrichello
Per la Ferrari non si tratta della prima apparizione dell’anno in Cina, dato che dal 29 agosto si sta svolgendo il “Ferrari 15.000 Red Miles”, il giro completo della Cina da parte di due 612 Scaglietti. Il tour, organizzato da Ferrari con il prezioso supporto di Fiat China e delle autorità cinesi, sponsorizzato da Shell, Pirelli, Puma, Alcoa e Saima, vede le due vetture percorrere 15.000 miglia attraverso l’immenso paese orientale, guidate da giornalisti locali e internazionali. La spedizione di Maranello ha già toccato la Manchuria, il Tibet, e il Deserto dei Gobi e si avvia in questi giorni ad iniziare la fase di ritorno verso Shanghai.
La Ferrari è presente in Cina dal 1993: prima attraverso un importatore e oggi più direttamente con una joint venture, Ferrari Maserati Cars International Trading. Vi sono concessionarie in 7 città cinesi e numerose altre aperture sono previste nei prossimi anni, per arrivare ad un totale di 12 concessionarie già entro la fine del 2005. Dal 1993 al 2004 sono state vendute 120 Ferrari, 42 solo nel 2004; il 2005 si concluderà con la vendita di 90 esemplari. La Cina si avvia così a diventare nei prossimi due/tre anni il quinto/sesto mercato della Ferrari in termini di volumi.
Sebbene da queste parti non vi sia grande tradizione di sport motoristici, la Formula 1 si sta rivelando molto popolare. Lo dimostrano i 145.000 spettatori arrivati in circuito lo scorso anno e quest’anno si aspetta un pubblico ancora più numeroso, a fronte di una capienza di 200.000 persone. Il tracciato, lungo 5,4 chilometri, ha la forma del simbolo cinese dello “Shang” e dalle tribune principali è possibile godere di una ampia vista su gran parte della pista.
L’impianto è stato costruito dal nulla in soli 18 mesi e la natura paludosa del terreno ha richiesto l’impiego di tecniche costruttive particolarmente sofisticate, incluso l’uso di polistirene nelle fondamenta degli edifici!
L’aggettivo con cui meglio si può descrivere il circuito è “enorme”. Tutto è in scala ciclopica, dalle vetrate dei due ponti che scavalcano la pista ai due estremi del rettifilo principale e che ospitano la Direzione Gara, il Media Centre e le sale VIP, agli uffici delle squadre nel paddock, costruito su palafitte poste in mezzo ad un lago.
La conformazione del tracciato è piaciuta molto ai piloti, poiché presenta molti tratti veloci, diversi punti favorevoli ai sorpassi e curve impegnative, inclusa una sopraelevata. La pista è composta da 14 curve, sette a sinistra e sette a destra con la particolarissima Curva 1, una lunga piega verso destra nella quale i piloti devono cercare diversi punti di corda. Il punto più veloce della pista è la fine del rettilineo dei box, lungo più di un chilometro, dove le monoposto raggiungono velocità superiori ai 330 km/h.
Il primo a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Gran Premio della Cina è stato Rubens Barrichello, il quale ha recentemente definito la vittoria dello scorso anno, e la cerimonia di premiazione sul podio che ha visto anche la presenza del Presidente Luca di Montezemolo, come uno dei più bei momenti della sua carriera.
Nella situazione attuale un arrivo a podio richiederebbe, sia per il brasiliano che per Michael Schumacher, un po’ di fortuna, alla fine di quella che per la Scuderia è stata una stagione molto difficile. Con il risultato ottenuto a Suzuka, la squadra si è quantomeno assicurata il terzo posto nel Mondiale Costruttori, titolo che questo fine settimana verrà ceduto alla Renault o alla McLaren, dopo sei anni di dominio Ferrari. In teoria Michael Schumacher può ancora finire terzo nella Classifica Piloti, ma come ha sottolineato la scorsa settimana il Direttore Generale della Ferrari, Jean Todt “arrivare terzo, per un sette volte campione del mondo non ha nessuna importanza”. Il pilota per cui probabilmente questo Gran Premio riveste maggiore rilevanza è Rubens Barrichello: per il trentatreenne brasiliano si tratterà infatti della 103° e ultima gara in Ferrari, dopo sei anni passati a Maranello. Tutte le sue nove vittorie in Formula 1 sono state ottenute con la Scuderia, è inoltre partito undici volte in pole, finendo a podio 55 volte.
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