Cerrai da manuale a Spa
Alla caccia della vittoria per poter giocare le proprie carte nelle ultime due gare, Cerrai non sbaglia e riassapora il piacere di salire sul gradino più alto del podio.
Era chiamato ad una prova di carattere, il pilota romano, e non ha deluso le aspettative confermandosi come uno dei migliori interpreti della categoria. Con una strategia quasi obbligata, ossia portarsi subito a ridosso dei primi, Cerrai ha dato vita ad una gara intensa che lo ha premiato con la vittoria.
“Ieri dicevo che la mia unica strategia per la gara di oggi consisteva nell’attaccare, dal primo all’ultimo giro, dalla prima all’ultima curva. E così ho fatto. Ho superato Andolfato in fondo al rettilineo del Kemmel e quindi ho avuto la meglio su Demegni al Bus Stop. Ero terzo già al primo passaggio. Ho deciso di attaccare anche Ricci, nello stesso punto in cui avevo superato Andolfato, questa volta però all’esterno. Quindi mi sono messo in scia a Fabris e l’ho studiato un po’ prima di pensare al punto migliore per attaccarlo. Direi che il mio sorpasso nel tratto in discesa che porta a Pouhon lo deve aver sorpreso e da quel momento in avanti ho potuto semplicemente controllare gli avversari”.
Dopo essere riuscito a raggiungere la testa della corsa, Cerrai ha vissuto anche qualche “brivido” quando “ho visto una vettura gialla negli specchietti (quella di Van den Plas, n.d.r.) ed ho pensato che fosse quella di Demegni. Non riuscivo a capacitarmene ed ho pensato di aver perso la gara. Pur di riuscire a vincere ho deciso di cambiare strategia, anticipando la sosta. In questa fase mio fratello ed il mio meccanico mi hanno tranquillizzato sul fatto che effettivamente quel pilota non era Andrea”.
Via libera dunque verso il successo anche se prima di rientrare ai box Cerrai era stato protagonista di un’uscita di pista che aveva spianato la strada allo scatenato Goossens. Dopo i pit-stop, tuttavia, la gara aveva preso la piega sperata dal campione in carica che, fino alla bandiera a scacchi, doveva controllare gli avversari.
“Oggi volevo vincere in pista, non grazie ai secondi che non ero costretto a “scontare” rispetto a Fabris o gli altri. Ci sono riuscito anche se con qualche piccola sbavatura. Credo tuttavia che oggi, con tutto il rispetto per gli avversari, non sarebbe stato semplice battermi”.
Fabris è avvisato, Cerrai è tornato.
L.Gi.
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