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31 July 2006

Jean Todt: "Abbiamo migliorato tutto"

Maranello, 31 luglio 2006

Miglioramento delle gomme Bridgestone, maggiore comprensione sul loro impiego più efficace e un fine settimana nel quale tutto ha funzionato a dovere: queste, secondo Jean Todt, sono le ragioni della imperiosa doppietta con cui la Scuderia Ferrari Marlboro si è imposta nel Gran Premio di Germania, disputato ieri sulla pista di Hockenheim.

"Abbiamo migliorato tutto - ha spiegato Todt -, è migliorata la vettura nel suo complesso. La Bridgestone ha compiuto un grande lavoro sulle coperture e noi abbiamo imparato come sceglierle, così da adottare quelle più adatte alla monoposto in ogni specifica occasione. Per di più non soffriamo, come era accaduto in passato, della mancanza di grip in qualifica. La Bridgestone ha fatto un grande passo in avanti perché analizzando i tempi in gara i vede come i primi cinque o sei siano stati fatti da gommati Bridgestone, a parte Raikkonen con la terza prestazione più veloce".



Ma niente è mai stato dato per scontato dagli uomini di Maranello: "Ciò premesso, temevamo che qualcosa potesse andare storto perché sapevamo di avere le macchine più veloci in pista. Questa situazione è molto positiva perché ci permette di continuare a lottare per entrambi i Campionati e continueremo così per le prossime sei corse, a cominciare da questa settimana".

Proprio per questa ragione Todt non considera il Gran Premio di Germania come un punto di svolta nella stagione delle Rosse, anche se ad Hockenheim la Ferrari ha ottenuto la terza vittoria consecutiva con Michael Schumacher: "Se accadrà, il punto di svolta sarà il sorpasso in classifica sugli avversari. Per ora siamo ancora dietro. Dobbiamo ancora battere Alonso, che conserva 11 punti di vantaggio su di noi, ed è andato a punti in 11 gare. Ha avuto una gara storta ma non si può dire che siamo noi i migliori perché ad essere davanti è lui".

Todt ha però ammesso di essere rimasto sorpreso dal divario di prestazioni in favore della Ferrari rispetto alla Renault: "In questa gara non pensavo che ci sarebbe stata tanta differenza, ma questa situazione non si ripeterà necessariamente nelle prossime occasioni. Non so cosa abbiamo fatto alla Renault, forse non hanno fatto la giusta scelta degli pneumatici...non so, ma di certo non penso che siano finiti, solo perché hanno avuto una corsa difficile. Bisogna essere cauti".

Todt ha sottolineato che per una squadra è molto facile perdere la forma: "E' successo anche a noi, l'avete dimenticato? Io cerco di non essere di memoria breve. Siamo stati in difficoltà in molte occasioni, pagando lo scotto come è normale che sia. Se sbagli, perdi. E' normale".

Il Direttore Generale della Ferrari adotta un atteggiamento di cautela anche per quanto riguarda il bando del mass dampers: "Non so quanto possa avere influito. Se lo installi sulla monoposto è perché ti dà dei vantaggi. Dire "quanto" è difficile, certo non 1 secondo al giro".

Sulla stampa è stata data molta enfasi alla dichiarazione di Todt second il quale sul podio di Hockenheim sono saliti i suoi tre piloti preferiti: "Nulla di nuovo - ha chiarito -, i giornalisti la fanno passare come una cosa nuova perché speculano sui cambi di squadra. Prendete i miei commenti di due anni fa e vedrete che la pensavo allo stesso modo, già parlavo di Raikkonen come uno dei miei piloti preferiti tra le giovani leve. Quindi: c'è Schumacher, il mio eroe, c'è Felipe, che sta facendo un ottimo lavoro e infine c'è Raikkonen. Non bisogna interpretare le mie parole in nessun altro senso".

Il manager di Michael Schumacher, Willi Weber, ha riaperto la questione relativa al possibile ritiro del campione tedesco, asserendo che se dovesse vincere il mondiale quest'anno gli consiglierà di smettere. Todt ha un punto di vista tutto suo al riguardo: "Ora come ora Michael continua ad amare il suo lavoro. Lo dimostra ogni fine settimana. E' intelligente e io posso solo dirgli di fare quello che gli dice il cuore, piuttosto che quello che gli suggerisce il capo o il manager...lui sa che fino a che lo vuole può guidare una Ferrari. Qualunque decisione prenderà io noi la rispetteremo. Ad oggi ha messo a segno 89 vittorie, di cui 70 con la Ferrari, ed ha conquistato 7 Titolo Mondiali. Se vuole guidare deve solo farlo".

Todt ha infine confermato che il futuro assetto della squadra sarà comunicato dopo il Gran Premio d'Italia a Monza. Per quanto riguarda il suo futuro invece ha spiegato che "relativamente all'organizzazione del team se ne parlerà a fine stagione".

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