Todt: 'Ci aspettavamo di fare meglio'
A proposito degli pneumatici, in una stagione in cui la Bridgestone non è riuscita a rendere le proprie coperture competitive per la maggior parte delle corse, e davanti all’ipotetico scenario che non riesca a trovare una soluzione prima dell’inizio della prossima stagione, Todt ha replicato: “Certo, siamo preoccupati, ma preferirei pronunciarmi in proposito al termine del campionato. Le cose si stanno muovendo in una direzione tale che continuo a pensare che le ultime gare della stagione ci vedranno in una situazione migliore”.
Il Presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo, ha chiesto di chiudere il 2005 con una vittoria ma Todt non è fiducioso per quanto riguarda l’immediato futuro: “Sarà molto difficile in Belgio. Quest’anno, per la prima volta dopo molto tempo non siamo riusciti a ottenere punti qui a Monza. Diciamo che non ci aspettiamo un miracolo a Spa; potrebbe piovere come succede spesso su quella pista, ma ci sono state anche molte corse sull’asciutto perciò non è affatto scontato. Le Bridgestone in condizioni di pieno bagnato, non di asfalto misto, sono state per lungo tempo molto superiori, ma le cose cambiano, ora come ora non lo possiamo sapere”.
Il miglioramento dovrebbe essere dunque rimandato all’appuntamento successivo, il Gran Premio del Brasile fra tre settimane. Questa prospettiva, sommata alla presenza dei piloti di casa Rubens Barrichello e Felipe Massa, ovvero il presente e il futuro della Ferrari, potrebbe incidere positivamente sulla presenza degli spettatori in circuito. Come si è potuto notare anche ad occhio nudo, le tribune di Monza presentavano ampi spazi vuoti, stimati nel 20% in meno di accessi all’autodromo. Viene naturale chiedersi se le prestazioni attuali della Ferrari abbiano contribuito a questo modesto risultato. “Probabilmente in parte sì - riflette Todt -, ma non lo possiamo affermare con certezza. Non c’è nessuna prova che sia la sola ragione anche se in qualche modo potrebbe aver influito”. Certo gli uomini di Maranello avevano sperato in qualcosa di meglio rispetto ad un decimo e dodicesimo posto finale: “Ci aspettavamo di fare meglio e l’esito di questa gara ci lascia delusi. Comunque anche nella migliore delle ipotesi non ci aspettavamo di andare oltre il settimo o l’ottavo posto”.
Non si può mai smettere di combattere - continua Todt -. Il giorno in cui dovessimo darci per vinti dovremmo cambiare mestiere ma fino a quando saremo qui non molleremo e di sicuro se vogliamo raddrizzare questa situazione dobbiamo continuare a lottare. Perciò ogni qualvolta che il foglio dei tempi non dimostra che hai fatto il massimo, impari, e imparando migliori. Ci vuole più tempo di quello che vorremmo e di quanto ci aspettassimo”.
Todt ha poi affrontato il tema dei potenziali piloti della Ferrari per la stagione 2007, secondo le voi circolate nell’ultimo periodo di citano i nomi di Kimi Raikkonen e Valentino Rossi: “Innanzitutto devo dire che sono molto concentrato su Spa - ha risposto il Direttore Generale della Ferrari -. L’anno prossimo avremo Michael e Massa, e noi senza dubbio vogliamo che Michael resti in Formula 1. Finchè Michael vorrà correre ci sarà sempre una Ferrari a sua disposizione, ma la Ferrari guarda anche avanti. Ho firmato personalmente un’estensione di cinque anni del contratto con la Shell a Imola, quindi la Ferrari è molto forte anche dal punto di vista commerciale, questo perché parliamo molto con i nostri partner. Vogliamo essere forti a tutti i livelli, quindi quando avremo bisogno di nuove persone nel team - che siano piloti, ingegneri o il direttore generale - cercheremo di procurarci il meglio possibile.
Per quanto riguarda il suo futuro Todt ha affermato: “Il mio contratto con la Ferrari scade alla fine del 2006 ma come ho detto spesso, quando arrivai in Ferrari nel 1993 avevo un contratto fino alla fine del 1995, e poi ‘98, 2001, 2004 3 2006. Perciò prima o poi dovremo, o ci saremo già trovati a parlare del futuro. Contratto a parte, sono molto coinvolto nella continuità della Ferrari. Per me è più semplice perché so bene che non avrei mai avuto la possibilità di vivere una simile esperienza se non qui a Maranello, quindi spero che in Ferrari lavorino sempre le migliori professionalità, così come sta accadendo ora, perché questo è un aspetto fondamentale per la continuità dell’Azienda.
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