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04 September 2006

Kawasaki e Ducati vincono ad Assen


Emozioni a non finire nel Mondiale Superbike ad Assen. Sotto la pioggia battente la Kawasaki è tornata al successo dopo sei anni con il primo centro iridato di Chris Walker, 34enne britannico. In nove round tutte le marche impegnate in Superbike (Ducati, Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki) hanno vinto almeno una volta. Nella seconda corsa decimo successo stagione di Troy Bayliss che porta la Ducati sempre più vicina al titolo grazie anche alla giornataccia del rivale Noriyuki Haga (Yamaha) scivolato due volte.

KAWASAKI IN TRIONFO – La prima gara, avversata da una pioggia molto intensa, è stato un festival di scivolate che hanno tolto di scena tutti i protagonisti. Il primo a volare è stato Troy Corser, autore della pole. Successivamente è uscito di scena anche Troy Bayliss, leader del campionato. Il ritiro poteva costare carissimo alla Ducati perché Noriyuki Haga, passato al comando, aveva la possibilità di riportare in gioco la Yamaha. Un giro e mezzo dopo però anche il giapponese ha perduto il controllo imitato dal connazionale Yukio Kagayama con la seconda Suzuki. A quel punto si sono scatenate le seconde linee, in particolare Chris Walker autore di un forsennato recupero dall’ultima fila dello schieramento. Il britannico nella seconda parte della manche ha messo nel mirino Andrew Pitt (Yamaha) e Michel Fabrizio (Honda), li ha superati di slancio ed è volato alla conquista della prima vittoria iridata della carriera. La grande giornata Kawasaki è stata impreziosita dal quarto posto, sempre in rimonta, di Fonsi Nieto.


BAYLISS TORNA PADRONE – La seconda gara si è disputata con pista umida ma tutti i piloti hanno montano gomme slick. Al via attimi di paura per Corser che ha travolto Haga e Toseland: dei tre protagonisti annunciati solo Toseland ha potuto riprendere la corsa finendo nono. Le prime fasi hanno proposto un gran duello a sei tra Bayliss, Kagayama, Xaus, Pitt, Muggeridge e Laconi. A metà cammino però Bayliss ha aumentato il ritmo volando verso il successo numero 32 in carriera: potrebbe essere aritmeticamente campione già nel prossimo round di Lausitzring (Germania) domenica prossima se riuscirà a precedere Toseland e Haga. L’australiano Pitt ha concluso la giornata con un altro secondo posto che conferma il suo ottimo momento e ha salvato il bilancio Yamaha. Significativo anche il terzo dello spagnolo Fonsi Nieto: la Kawasaki si sta rivelando efficacissima in questo finale di campionato. Il francese Sèbastien Gimbert si è fratturato la prima vertebra lombare: non è grave ma per lui la stagione è finita.

LA YAMAHA PASSA IN TESTA – La Honda è tornata al successo dopo tre round di digiuno ma la Yamaha vola in testa al Mondiale Supersport. Anche la corsa del campionato cadetto è stata condizionata dalla pioggia e dagli incidenti. Il protagonista della giornata è stato il 22enne turco Kenan Sofuoglu che si è scoperto ottimo anfibio: con la seconda CBR-RR della formazione olandese Ten Kate ha fatto la differenza nei primi giri conquistando la prima vittoria iridata in carriera. All’undicesimo dei ventuno giri previsti la corsa è stata fermata per la caduta del francese Duterne ed è ripartita trenta minuti dopo con classifica finale per somma di tempi. Al momento dello stop Sofuoglu aveva sei secondi di margine sul resto del gruppo che ha saggiamente amministrato nella seconda parte che ha visto l’inutile successo del compagno di squadra Sèbastien Charpentier. Il campione del mondo, solo quinto nella prima parte, ha fatto il quarto finale perdendo il primato in classifica a vantaggio dell’australiano Kevin Curtain, secondo di giornata. Adesso nel Mondiale Curtain ha 151 punti contro i 144 di Charpentier. Perde terreno invece l’altro pilota Yamaha Broc Parkes caduto dopo appena tre giri mentre era al comando della corsa. Sofuoglu è il primo pilota turco a vincere una gara Mondiale di moto. Piloti italiani ancora nelle retrovie: Gianluca Nannelli (Ducati) stava effettuando una bella rimonta dalla quinta fila ma è caduto a due giri dalla fine lasciando il settimo posto nelle mani di Gianluca Vizziello (Yamaha).

CORTI CAMPIONCINO – Claudio Corti, 18 anni, ha vinto con la Yamaha la settima prova della Coppa del Mondo Superstock precedendo l’australiano Brendan Roberts (Suzuki). Alex Polita (Suzuki) con il terzo posto consolida il primato approfittando anche della caduta del rivale Ayrton Badovini (MV Agusta).

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