Jean Todt: "Dobbiamo rimanere concentrati "
Dopo l'annuncio del suo ritiro, dato dallo stesso Michael Schumacher poco dopo la premiazione del Gran Premio d'Italia, tocca a Jean Todt, Direttore Generale della Ferrari, spiegare i propri sentimenti circa l'abbandono del suo pilota, che avverrà al termine di questa stagione, e illustrare gli aspetti legati alla formazione 2007 della Scuderia.
"Provo sensazioni contrapposte - ha iniziato Todt -. Prima di tutto le potrò descrivere solo in Brasile, perché al momento Michael è fortissimo, tra i più forti della storia della Formula 1. Noi abbiamo ancora tre corse da affrontare e dobbiamo rimanere concentrati. Solo alla fine del campionato mi concederò un commento riguardo ai miei sentimenti. Michael e io abbiamo un rapporto molto stretto, una grande amicizia, affetto, rispetto, e vediamo molte cose nello stesso modo. Ma siamo anche entrambi dei professionisti. Senza dubbio passeremo molto tempo insieme, in futuro, ma questo non significa che per farlo bisogna per forza lavorare insieme".
Kimi Raikkonen sostituirà Michael Schumacher e ci si chiede se Todt potrà stabilire con il pilota finlandese lo stesso tipo di rapporto di quello creato con il tedesco: "No, è sempre diverso. Con Michael ho un rapporto speciale, ma anche con Felipe e sicuramente sarà così anche con Kimi: ma ogni persona ha la sua specificità e ogni rapporto è diverso. E' la cosa piacevole degli esseri umani...non come le macchine che a parità di specifiche sono identiche. Ogni essere umano ha le sue peculiarità, è un aspetto che mi piace molto".
Alcuni osservatori della Formula 1 hanno descritto l'accordo co Raikkonen come un "segreto di Pulcinella": "La cosa importante è che non abbiamo mai avuto nessun genere di pre-contratto, questo è quanto. Spesso sorridevo leggendo le speculazioni circa incontri segreti per cercare di mettere sotto contratto Kimi. Comunque, quel che conta è che noi pensiamo che lui sia un pilota molto forte e pieno di talento. Mi piace come persona e per i prossimi anni lui si impegnerà con la Ferrari".
Ci si domanda quali siano le qualità di Kimi che hanno attratto gli uomini della Scuderia: "Prima di tutto - chiarisce Todt - bisogna guardare al mercato e considerare chi sia disponibile e chi si preferirebbe tra i piloti liberi. Può sembrare un po' ingiusto, nel senso che sono molti i giovani in grado di fare molto bene: Felipe, lo stesso Kubica che a Monza è andato fortissimo, e anche diversi ragazzi della GP2. Diciamo però che eravamo nella posizione di scegliere e quindi ci siamo concentrati sui tre piloti più veloci: uno era già nostro, l'altro era il nostro favorito e ora l'abbiamo messo sotto contratto. Francamente, è stata una scelta facile e anche la trattativa non si è rivelata complicata perché lui voleva venire in Ferrari, e noi eravamo interessati a lui. Semplice.
Raikkonen si troverà ad affrontare l'eredità di successi di Schumacher: "Sarà difficile che possa mantenere lo stesso livello di successo di Michael. Dipenderà da molti fattori. Kimi è molto competitivo e spetta a noi supportarlo nel modo migliore, dandogli la vettura migliore.
Si potrebbe pensare che la prospettiva di avere a fianco Raikkonen abbiamo influenzato Michael nella sua decisione: "Alcune persone hanno speculato anche sul fatto che Michael abbiamo preso la sua decisione per non doversi confrontare con Kimi. Sono semplicemente degli stupidi", ha commentato Todt.
"Ora - ha proseguito - conoscendo il futuro di Michael, saremo ancora più motivati a metterlo nelle condizione di lasciare la Formula 1 con un altro Titolo Piloti, ma non sarà facile. A tre gare dal termine siamo a più tre nella classifica Costruttori e meno due nel Mondiali Piloti. Felipe ha cinque punti di vantaggio che lo mantengono in terza posizione. Abbiamo una buona vettura, la Bridgestone ha compiuto uno straordinario lavoro. La squadra è molto motivata a fare il meglio possibile".
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