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18 October 2005

ASSISTITO DALL'EQUIPE MEDICA DELLA CLINICA MOBILE, LORIS CAPIROSSI E' RIENTRATO IN ITALIA

Dimesso dall'ospedale "Cabrini" di Malvern (Melbourne), ieri sera Loris Capirossi ha lasciato l'Australia e dopo quasi 28 ore di volo (di cui 24 effettive) con scalo a Dubai e Roma Fiumicino, è finalmente atterrato a Rimini alle 14.45 di oggi, lunedì 17 ottobre. Immediatamente il pilota del Ducati Marlboro Team è stato trasferito in ambulanza presso l'ospedale di Imola, dove potrà essere seguito personalmente dal dott. Claudio Costa.

Sono stati proprio i medici della Clinica Mobile a valutare e consigliare il rientro in Italia per Loris, in modo da poter essere seguito direttamente, e prima possibile, dal dott. Costa. Senza il drenaggio toracico, il pneumotorace destro, causato dalla spettacolare caduta subita al termine delle prove libere di venerdì scorso, avrebbe potuto impedire per quindici o venti giorni al pilota di volare. Questo perché un eventuale riapertura in quota, durante il volo, della ferita non ancora cicatrizzata, avrebbe potuto causare un improvviso "sgonfiamento" del polmone e il suo conseguente e gravissimo allontanamento dalla pleura.
Loris è così stato autorizzato a rientrare in Italia con il drenaggio inserito, fatto questo che avrebbe garantito, anche in caso di diminuzione della pressione, di mantenere il polmone attaccato alla sua parete. Il coraggioso pilota è stato accompagnato nel viaggio di rientro dal dott. Massimo Corbascio, anestesista/rianimatore della Clinica Mobile, che segue le corse da più di trent'anni e che vanta molta esperienza per questo tipo di trauma.

Capirossi rimarrà per almeno 4 giorni presso il reparto di Chirurgia dell'ospedale di Imola, dove verrà costantemente monitorato al fine di evitare complicanze che potrebbero ostacolare una corretta guarigione.

"Il volo di rientro è andato bene, e questa è davvero un'ottima notizia - ha dichiarato il dott. Claudio Costa, che ha accolto Loris in aeroporto a Rimini, preoccupandosi anche del suo trasferimento a Imola - considerando anche che si è trattato del più lungo trasferimento mai fatto fare ad un pilota ferito così gravemente. Scegliendo di tornare a casa con il drenaggio ancora inserito, invece di aspettare molti giorni per potersi rimettere in volo, Loris ha preso una decisione molto coraggiosa. Io ero comunque sereno perché sapevo che era in mano a persone esperte e competenti. Loris rimarrà per qualche giorno a Imola, dove cercheremo di evitare l'insorgere di complicanze e favorire così la naturale guarigione del polmone offeso.
Spero di poter contribuire a cancellare la tristezza che gli leggo negli occhi, dovuta al dolore ma anche al dispiacere di vedere conclusa anzitempo la sua stagione agonistica. Sicuramente non lo vedremo in pista in Turchia ma mi piace pensare che, come già altre volte ha fatto, il nostro coraggioso Loris possa sperare di rimettersi in gioco prima del previsto, in questo caso a Valencia".

"Per fortuna siamo finalmente arrivati in Italia, a questo punto cercherò di rimettermi a posto prima possibile - a detto Loris, accompagnato dalla moglie Ingrid, al suo arrivo all'aeroporto di Rimini - In Ducati hanno organizzato alla perfezione il mio rientro: adesso non vedo l'ora di togliere il tubo del drenaggio, che è veramente fastidioso, e iniziare subito con la rieducazione del polmone. So di essere in buone mani e ringrazio tutta l'equipe medica della clinica mobile, il dott. Corbascio, che mi ha seguito sia a Melbourne che durante tutto il volo, e il dott. Costa, che mi aspettava qui in aeroporto, pronto ad accompagnarmi in ospedale e ad occuparsi della mia degenza. E' stata veramente una brutta botta, probabilmente l'incidente peggiore della mia carriera ma sono cose che possono capitare. Solo una volta arrivati in ospedale, quando mi hanno messo il drenaggio, ho realizzato la gravità della cosa: è stato dolorosissimo. Non so ancora quando potrò ritornare in pista ovviamente, se fosse così semplice, staccherei tutto e andrei subito in Turchia. Ma è ancora presto per fare programmi."

Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati Corse, si è immediatamente recato a Imola per portare a Loris i saluti di tutta l'azienda e gli auguri di tutti per una rapida guarigione.
"Loris è stato protagonista di una bruttissima caduta e tutti noi ci siamo spaventati, non potevo non accoglierlo al suo rientro in Italia, anche per sincerarmi personalmente della sua condizione fisica - ha detto Domenicali - Desideravo inoltre fargli sentire che gli siamo tutti vicini in un momento così delicato. Da un punto di vista sportivo, è stato veramente un gran peccato che non abbia potuto gareggiare in Australia e che non potrà farlo neanche in Turchia, sono sicuro che avrebbe concluso in bellezza questa stagione, con buone possibilità di raggiungere anche il suo obiettivo: il secondo posto nel Mondiale.
Comunque l'unica cosa che conta adesso è che Loris possa guarire completamente e rimettersi in forze per poter tornare in sella, quando i medici lo consentiranno, con tutta la sua grinta e la sua incredibile voglia di vincere. Sono certo che lo farà presto perché Loris è uno che non molla mai".

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