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19 October 2005

Todt: "Dobbiamo tornare ad essere i migliori"

C'è grande voglia di riscatto fra la gente della Scuderia Ferrari, riunitasi oggi pomeriggio presso la Nuova Logistica a Maranello. Dopo il consueto debriefing con i tecnici, molti dei quali tornati stamattina da Shanghai, Jean Todt ha radunato tutto il personale della Gestione Sportiva per fare il punto al termine di un'annata negativa. Non ha usato mezze parole il Direttore Generale della Ferrari nel descrivere questo 2005: "Siamo scontenti e delusi. Speravamo di poter dare un segnale positivo nelle ultime due gare ma non è andata come volevamo. I due punti raccolti grazie al settimo posto di Schumacher a Suzuka sono serviti solamente ad assicurare a Michael il terzo posto nel Campionato Piloti. Si è chiuso un ciclo che, forse, resterà irripetibile ma nel nostro mondo le cose cambiano in fretta. Per avere un anno come questo la memoria deve tornare indietro fino al 1996, quando peraltro avevamo almeno vinto tre gare. Peraltro, è forse meglio aver chiuso male un campionato iniziato male: in questo modo nessuno si può illudere, nessuno può pensare che sarebbero bastate altre tre gare per tornare ad essere competitivi."

Todt è stato esplicito anche nell'analisi dei motivi di questa mancanza di risultati: "E' vero, quelle gomme Bridgestone che, negli anni passati, ci hanno dato un vantaggio, quest'anno ci hanno handicappato. Questo però non vuol dire che se avessimo avuto gli pneumatici della concorrenza saremmo diventati campioni del mondo. Dobbiamo accettare che gli altri abbiano lavorato meglio di noi. Dobbiamo migliorare, in tutte le aree. So che il nuovo motore V8 sembra essere piuttosto promettente ma potrei tenervi qui altri due giorni per farvi la lista delle cose sulle quali dobbiamo lavorare."
L'obiettivo del 2006 è stato già fissato, con grande chiarezza. "Non basterà fare un passo avanti rispetto a quest'anno: un secondo posto sarebbe un risultato inaccettabile" - ha scandito Todt - "Noi dobbiamo tornare al massimo livello e riaprire subito un nuovo ciclo di successi. Se avremo dalle gomme quello che desideriamo allora potremo godere di un bel vantaggio sugli avversari. Se però su questo fronte saremo ancora in difficoltà, allora dovremo tirare fuori i decimi che ci mancheranno dalla macchina e dal motore. Ho grande fiducia nelle vostre capacità e sono orgoglioso di essere a capo di persone come voi. Ognuno deve sentire la responsabilità individuale e globale di lavorare per tornare ad essere i migliori, per avere di nuovo una Ferrari forte come negli anni scorsi e che lo resti ancora per tanti anni a venire."

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