Toseland e Bayliss danno spettacolo a Magny Cours
Strepitosa conclusione del Mondiale SBK 2006: anche se il titolo piloti era già vinto in anticipo da Troy Bayliss (Ducati) le ultime due manche hanno offerto uno spettacolo fantastico. Gli ultimi successi sono andati a James Toseland (Honda) e allo stesso Bayliss che conclude nel migliore dei modi la sua trionfale stagione.
SUPERSHOW – La SBK ha offerto due manche di incredibili emozioni. I grandi campioni delle derivate dalla serie si sono superati dando più del massimo per salire sugli ultimi due podi. In gara 1 la sfida è stata animata dal britannico Toseland e dal giapponese Noriyuki Haga (Yamaha) che oltre al successo si giocavano anche il secondo posto in classifica. Dopo una lunga serie di sorpassi Toseland è riuscito a stroncare la resistenza di Haga. Il podio è stato completato dal campione uscente Troy Corser (Suzuki) mentre il campione 2006 Troy Bayliss (Ducati) è rimasto un po’ bloccato nei primi giri finendo solo quarto. Il piazzamento comunque è stato sufficiente alla Ducati per aggiudicarsi aritmeticamente il quattordicesimo titolo Marche. Toseland ha festeggiato l’ottava vittoria del Mondiale, la 90° per la Honda.
BAYLISS LEONE – Il 37 enne australiano voleva assolutamente chiudere con un successo. Quinto la primo giro, si è liberato con decisione di Karl Muggeridge (Honda), poi ha riservato lo stesso trattamento ad Haga che ha concluso quarto in gara e terzo in campionato. Superare Toseland e Corser però si è rivelato ben più difficile. Ma Bayliss non si è perso d’animo e con manovre quasi impossibili è riuscito sbarazzarsi di Corser e Toseland finiti alle sue spalle. I tre fuoriclasse SBK a fine gara si sono scambiati i complimenti tra le ovazioni dei 61 mila spettatori presenti. Bayliss chiude la stagione con 12 successi, 34 in carriera. Per la Ducati sono 253 centri dal 1988 ad oggi.
GLI ITALIANI – Lorenzo Lanzi (Ducati) ha concluso il campionato con un ottavo e un settimo posto mentre Michel Fabrizio ha avuto problemi di assetto ed è finito undicesimo e tredicesimo. Grande festa per Pierfrancesco Chili che ha disputato la sua ultima gara a 42 anni. Il bolognese ha disputato 278 gare nel Mondiale, riuscendo a salutare centrando la zona punti.
CHARPENTIER VINCE IL MONDIALE SUPERSPORT – Il francese Sèbastien Charpentier ha vinto per la seconda volta il Mondiale Supersport. Nella gara di casa il 33enne transalpino della Honda è riuscito a ribaltare la situazione di classifica che prima del via vedeva largamente avvantaggiato l’australiano Kevin Curtain. Al pilota Yamaha sarebbe bastato un ottavo posto per laurearsi campione ma all’ottavo dei ventidue giri, mentre era quarto, è scivolato senza danni spalancando la strada alla rimonta di Charpentier. In quel momento lo sfidante era secondo alle spalle del compagno di squadra Kenan Sofuoglu ma appena ricevuta la segnalazione dell’uscita di Curtain è andato davanti conquistando la tredicesima affermazione iridata. Charpentier aveva già vinto la Supersport nel 2005. Per la Honda, che nel precedente round di Imola si era aggiudicata anche il mondiale Marche, si tratta del quinto titolo di fila: la marca giapponese è imbattuta dal 2002 e in questo periodo ha vinto con quattro piloti diversi sempre gestiti dalla formazione olandese Ten Kate che ha completato il trionfo con il secondo posto di Sofuoglu terzo posto in campionato. L’ultimo podio stagionale è stato completato dall’australiano Broc Parkes (Yamaha).
NANNELLI QUARTO – In una gara con pochi sorpassi ma palpitante per i colpi di scena che si sono succeduti è stato protagonista anche Gianluca Nannelli autore di una gara senza errori conclusa in quarta posizione. Il pilota toscano è tornato in Supersport nella seconda metà di stagione riportando a galla la Ducati 749R gestita dal team Caracchi. Anche in Francia Nannelli è stato il migliore dei piloti italiani. Sono andati a punti anche Simone Sanna (Honda) e Mauro Sanchini (Yamaha), undicesimo e dodicesimo, mentre è stata una giornata nera per Massimo Roccoli, caduto al secondo giro, e Gianluca Vizziello uscito di scena all’ultimo passaggio per un problema tecnico.
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