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21 October 2005

Intervista ad Andrea Palma

Andrea Palma, nato a Roma il 23 giugno 1976, è insieme all’anconetano Danilo Zampaloni il vincitore del Trofeo CSAI di Classe GT3 nel Campionato Italiano GT Sara Assicurazioni 2005. Al volante della Maserati Light schierata dall’AF Corse, Palma è stato uno dei piloti più regolari della stagione. Andrea Palma ha esordito nel karting nella metà degli anni novanta. Nel 1998 passa al Campionato Italiano Velocità Turismo, dove resta fino al 2001. Nel 2002 prende parte al Campionato Italiano Superproduzione, mentre l’anno successivo approda all’Alfa Romeo 147 Cup. Nel 2004 s’iscrive al Trofeo Maserati Europa, vincendo la serie e battendo una schiera di piloti di ottimo livello.

Come nasce il programma di Palma nell’Italiano GT 2005?
"Nasce alla luce dell’esperienza fatta l’anno scorso nel monomarca Maserati, che ho vinto. In quell’occasione ho conosciuto AF Corse, che è la stessa struttura che gestisce il trofeo. L’idea era quella di proseguire la mia carriera nell’orbita Maserati, che è un marchio che adoro da sempre. Con Amato Ferrari avevo già un rapporto di amicizia, e ho deciso quindi di affrontare questa stagione insieme al suo team."

Come hai trovato la Light di classe GT3?
"E’ una macchina molto bella e interessante da guidare. Rispetto alla Trofeo con la quale ho corso nel 2004 offre delle prestazioni superiori, grazie anche ai diversi pneumatici, all’aerodinamica più avanzata e al peso inferiore. Per un appassionato di Maserati penso che la Light di GT3 sia un buon compromesso, anche in fatto di costi."
Palma/Zampaloni è stato l’equipaggio più regolare nel Trofeo CSAI. Quanto ha pesato nell’economia del campionato il fatto che abbiate sempre corso assieme, mentre i vostri avversari hanno spesso dovuto cambiare compagno di vettura?
"Direi che ha pesato in misura determinante. L’equilibrio e la costanza - più che altro la regolarità - sono stati i fattori che ci hanno premiato. Anche senza vincere sempre, il punteggio ci ha premiato."

Non pesa un po’ il fatto di aver vinto “soltanto” una gara?
"Diciamo di sì. Avrei voluto vincere di più. Ma alla fine il rischio non sempre paga. A volte cercare di arrivare a tutti i costi primi in ogni gara può portare a perdere molti punti. I conti si fanno a fine stagione."

Qual è stato il momento più complicato della stagione?
"Di fasi veramente difficili non ce ne sono state, visto che dall’inizio della stagione siamo rimasti sempre davanti. C’è stato solo un momento di maggior preoccupazione prima della gara del Mugello, quando gli avversari parevano in grado di avvicinarsi in maniera più decisa. Sinceramente in alcuni episodi siamo stati anche fortunati, ma fa parte del gioco."

In che modo avete impostato l’ultima, decisiva doppia sfida di Vallelunga?
"All’insegna della prudenza, della regolarità e con un occhio - anzi due - ai punti che ci mancavano per conseguire il successo finale. In gara-1 i nostri avversari sono rimasti a corto di punti e in una certa misura ci siamo avvantaggiati."

Il team AF Corse ha affrontato la stagione senza il cambio sequenziale. Ciò può avervi penalizzato in qualche caso?

"Non credo. Per scelta dell’AF Corse abbiamo portato avanti il progetto-linea di Maserati, portando in pista la macchina in configurazione il più possibile standard, ossia col cambio F1 di serie. Direi che anche dal punto di vista di assetto e scelta di ammortizzatori, la vettura è rimasta sostanzialmente tale e quale a come ce l’ha fornita Maserati."

Tra tutti i piloti di classe GT3, chi è stato l’avversario più forte?
"Indubbiamente Rui Aguas, che stimo tantissimo. E’ un pilota dalle indiscutibili capacità. Per me è stato un buon riferimento e anche un modello da imitare per il futuro."

A proposito di futuro: sono già noti i programmi di Andrea Palma per il 2006?
"Posso anticipare che per il prossimo anno AF Corse ha preso in considerazione la categoria GT3 Europa e penso di far parte di uno degli equipaggi che disputaranno quel tipo di gare. Per me l’AF Corse è il punto di riferimento: perciò seguirò questo team i tutti i programmi che esso riterrà opportuno di sviluppare."

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