Jean Todt: "Senza Michael non potrà mai essere la stessa cosa"
"Adesso si è definitivamente chiuso un capitolo importante nella storia della Ferrari e contestualmente se ne sta per aprire un altro", ha dichiarato domenica il Direttore Generale della Scuderia Ferrari Marlboro Jean Todt, al termine del Gran Premio del Brasile. Il finale purtroppo non ha avuto la conclusione che lo stesso Todt si augurava. Infatti, nonostante la convincente vittoria di Felipe Massa nella gara di casa e la straordinaria rimonta di Michael Schumacher, la Scuderia Ferrari Marlboro non è riuscita a conquistare né il Titolo Piloti né quello Costruttori, con Michael che per di più ha disputato qui in Brasile l'ultima gara della sua carriera.
"Da un certo punto di vista è positivo che il Campionato sia terminato", ha dichiarato lo stesso Todt. "Logicamente siamo molto dispiaciuti riguardo all'esito finale, perchè dopo aver vinto 9 gare su 18, sette con Michael e due con Felipe, è naturale che il fatto di veder sfuggire entrambe i Titoli non può che lasciarci amareggiati".
"Purtroppo non è andata come speravamo. Ci siamo trovati di fronte degli avversari davvero forti che alla fine sono stati più bravi di noi nel mettere assieme i punti necessari a sopravanzarci in classifica. Premesso ciò, devo comunque dire che la Ferrari ha realmente disputato una grandissima stagione quest'anno. Probabilmente la miglior ricompensa a tutto questo, per quanto mi riguarda, sta nel vedere ancora una volta quanto sia cresciuta la qualità del Team, delle persone che vi lavorano e dell'atmosfera che si respira. Abbiamo senza dubbio la consapevolezza di avere due grandi piloti, dei grandi tecnici, dei grandi meccanici e dei grandi partners, anche se sappiamo che quest'epoca si sta definitivamente concludendo, a causa della decisione di Michael di ritirarsi dal mondo delle corse, al termine di questa stagione.
"Michael probabilmente avrebbe preferito finire la stagione con un altro risultato anche se, ancora una volta, ha saputo dimostrare che genere di combattente è. All'inizio della stagione abbiamo accumulato uno svantaggio piuttosto importante, che poi siamo riusciti a colmare, sopravanzando addirittura i nostril rivali a due gare dal termine. Purtroppo però, in questa fase siamo stati penalizzati dall'affidabilità che ci ha costretto a pagare uno prezzo davvero molto alto. Nessun rimpianto comunque".
Todt non è altresì apparso impressionato da quanto fatto da Michael durante I 71 giri del Gran Premio del Brasile. "Michael è un pilota fantastico. Il suo record è semplicemente unico, così non chiedetemi se sono sorpreso da quanto ha fatto quest'oggi. Sono piuttosto molto contrariato del fatto che Michael abbia dovuto prima lottare con i problemi tecnici che lo hanno afflitto sin dal sabato e dopo, in gara, con la foratura che ne ha definitivamente compromesso la corsa. Michael resta comunque unico e lo ha dimostrato anche quest'oggi".
Todt è stato invece piuttosto vago riguardo al fatto che la Ferrari non sarà più la stessa di quest'epoca. Alla domanda se la squadra saprà ripetere i successi di questi anni anche senza Michael Schumacher, lo stesso Todt ha replicato che "solo il tempo ce lo potrà dire". Abbiamo detto che numerosi cambiamenti, anche a livello di organigramma, saranno annunciati nei prossimi gironi e così faremo, anche se adesso è un po' presto per iniziare a parlare del Gran Premio d'Australia del prossimo anno. "Abbiamo circa cinque mesi prima dell'inizio della nuova stagione, nella quale faremo di tutto per cominciare meglio di quanto abbiamo fatto quest'anno, dato che sappiamo benissimo quanto sia importante incamerare punti ad inizio stagione. Sarà comunque sicuramente diverso, non potrà mai essere la stessa cosa senza Michael, specie per le persone come me che hanno lavorato assieme a lui per così tanti anni.
"Abbiamo costruito un rapporto davvero fantastico con Michael e anche se lui resterà comunque all'interno dell'azienda, cosa che sarà sicuramente un fatto positive per tutti quanti noi, sarà comunque tutto diverso. Cercheremo in ogni caso di fare del nostro meglio, come abbiamo sempre fatto, a volte con successo, altre meno".
Ancora una volta a Todt è stato chiesto se Michael è stato il più grande pilota di Formula 1 di tutti i tempi. "Non ho elementi sufficienti per dare una risposta a questa domanda. Come posso dire se è stato meglio di Fangio o di Clark? Sicuramente posso dire con certezza che è tra i migliori di ogni epoca, poi per dire realmente chi è stato il migliore bisognerebbe poterli vedere all'opera tutti nella stessa epoca.
"Questo periodo va comunque definitivamente in archivio. Devo comunque dire, con tutto il grande rispetto che nutro per Michael che oggi la Formula 1 è diventata molto più sicura che 15, 20, 30 o 40 anni fa e questo grazie a coloro i quali hanno lavorato in questi anni per tale obbiettivo e al tributo pagato da molti piloti del passato".
E così, come ha ben spiegato Jean Todt, finite un'era ne inizia un'altra.
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