Monza, 29 ottobre 2006

Le Finali Mondiali Ferrari 2006 si sono concluse oggi all'Autodromo Nazionale di Monza con la tradizionale passerella della Scuderia Ferrari Marlboro. L'evento, che ha chiuso la stagione sportiva del Cavallino Rampante, ha avuto come momento clou della giornata il tributo alla carriera in Formula 1 di Michael Schumacher. Il Presidente della Ferrari Luca di Montezemolo, il Vicepresidente Piero Ferrari, l'Amministratore Delegato Jean Todt, il Direttore Generale Amedeo Felisa e tutta la squadra hanno poi voluto salutare e ringraziare gli oltre 45.000 spettatori intervenuti. Molto caloroso, in particolare, il ringraziamento al pilota tedesco, che ha terminato la sua attività agonistica ma proseguirà la collaborazione con la Ferrari.

A completare l'intenso programma della manifestazione sono state le esibizioni delle monoposto curate dal dipartimento F1 Clienti di Maranello e delle vetture-laboratorio che contraddistinguono l'esclusivo Programma FXX. Una speciale iniziativa dedicata agli Scuderia Ferrari Club, ha poi visto alcuni dei soci cimentarsi nell'ultima prova del campionato 2006 per "soap box", veicoli a quattro ruote senza motore, realizzati secondo la fantasia degli stessi tifosi.



Il programma agonistico della giornata ha visto disputarsi le ultime competizioni stagionali dei campionati Ferrari. In particolare, la finale mondiale del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli corsa con le F430 Challenge è stata vinta da Andrea Belluzzi (Motor), che ha preceduto sul traguardo Vito Postiglione (Stile F) e Max Blancardi (Auto Palace / Star Rent Competition). Giorgio Sernagiotto (Motor) si è invece aggiudicato il "mondialino", riservato ai gentleman driver della Coppa Shell, con Lorenzo Bontempelli (Rossocorsa) primo tra le 360 Challenge che ancora per quest'anno hanno preso parte al monomarca del Cavallino Rampante.

A scendere in pista oggi per la seconda serie di prove del weekend sono state anche le vetture dello Shell Ferrari Historic Challenge, aperto anche alle auto d'epoca del Tridente. Le vittorie, al termine di queste gare, sono state ottenute dalla Maserati 250 F (1955) di Thomas Bscher nella categoria "A" (riservata alle monoposto), la Maserati 450 S (1958) dello stesso Bscher nella "B" (sport e GT equipaggiate da freni a tamburo) e la Ferrari 512 M (1970) di Patrick Stieger nella "C" (vetture con freni a disco).