Il Ferrari 60 Relay tra le testimonianze della storia giapponese
Sotto uno splendido cielo terso il Ferrari 60 Relay è partito per la terza giornata giapponese del Tour, con destinazione Osaka. Il gruppo delle auto in partenza da Nagoya è di circa 15 vetture, incrementato poi durante il percorso nelle soste per il passaggio del baton.
Nella giornata odierna erano previsti quattro passaggi del simbolo dei 60 anni Ferrari da un cliente al successivo. Ad ognuno di questi punti ha fatto seguito, come sempre, una sosta.
La seconda sosta ha riservato una sorpresa culturale. Il pranzo con relativo passaggio di testimone era previsto nelle vicinanze del castello seicentesco Hikone, nell'omonima città. Questa visita alla cultura della storia giapponese, fatta dai Samurai e dai loro Shogun.
Lo staff è poi ripartito alla volta di Kyoto, città famosa per il celeberrimo trattato sull'ambiente. Tratto folkloristico della antica capitale dell'impero è stata la vista del tempio Heian Jingu Otenmon presso il quale lo staff del Ferrari 60 Relay ha avuto anche la possibilità di conoscere un "Miko", sorta di Geisha ma molto più raffinata, che ha posato con le vetture e un conduttore di Risciò.
E' avvenuta infine la partenza alla volta di Osaka, con tappa presso Arashiyama per visitare il ponte Togetsuko e la Bamboo Alley.
Verso le 19 la carovana ha poi raggiunto il dealer Cornes ad Osaka dove è cominciato il ricevimento per i clienti in onore dei 60 anni Ferrari. Insieme al gruppo delle vetture, ormai da più giorni, continua a viaggiare il settantacinquenne imprenditore immobiliare Yoshiko Matsuda, che vanta una collezione di 32 auto prodotte a Maranello ed è cavaliere dell'Ordine della stella della solidarietà italiana.
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