Modena Terra di Motori - Va a Nunzia Manicardi il Premio Nazionale per il miglior libro italiano 2006 di storia dei motori
sarà consegnato sabato 24 marzo presso la Camera di Commercio di Milano
Con la “storia dimenticata” di Vittorio Guerzoni, il costruttore delle Moto Mignon e Taurus,
la giornalista modenese ha posto all’attenzione di tutti l’importanza della nostra città anche nel settore delle due ruote
Nonostante i tanti libri di successo che ha scritto sull’automobilismo modenese, e nonostante siano le quattro ruote a caratterizzare la storia motoristica della nostra città, alla giornalista e scrittrice modenese Nunzia Manicardi è stato assegnato il prestigioso Premio Giornalistico Nazionale “Vittorio Fano” 2006 dell’AISA (Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile e del Motociclismo) per la migliore pubblicazione del 2006 di storia dell’automobilismo e del motociclismo italiani con particolare riferimento ad un volume - “Vittorio Guerzoni, l’uomo che inventò la Città dei Motori” - che racconta invece la storia “dimenticata” di un personaggio e di un motociclismo che per Modena, come ha ricostruito l’autrice, è stata una vera e propria occasione mancata.
Il prestigioso riconoscimento, che sarà consegnato sabato prossimo presso la Camera di Commercio di Milano, giunge a coronare una lunga attività di pubblicazioni di storia motoristica locale (“Stanguellini”, “La Maserati di Adolfo Orsi”, “Quel diabolico Ferrari”, “Il Circolo della Biella”, “I 75 anni dell’ACI”) che hanno contribuito a valorizzare ulteriormente il nome di Modena nel mondo e che per questo motivo hanno già valso alla Manicardi, anche per i tanti altri libri editi in altri settori, il titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica. Parte di questo materiale è confluito pure nel sito Motor Valley, già della Camera di Commercio di Modena e ora della Regione Emilia-Romagna, di cui la Manicardi cura la parte storica.
Vittorio Guerzoni fu uno dei pionieri del motociclismo italiano, ideatore negli anni ’20 della bicicletta a motore Mignon che tanto contribuì alla nascita e diffusione del motorismo di massa. Artigiano geniale e indipendente, creò un’officina-modello che, proprio per questo, gli fu requisita dalla Fiat nel 1942 per impiantarvi quello che poi nell’immediato dopoguerra sarebbe diventato il Reparto Trattori. Deluso e amareggiato, Guerzoni si ritirò a Firenze dove morì nel 1956.
Da allora l’oblio più totale è sceso su di lui. Determinante era stato in precedenza (nel 1932) il veto di Enzo Ferrari che, dopo avergli commissionato un motore 500cc., aveva ritrattato sancendo di fatto il distacco del motociclismo modenese dal settore automobilistico. Ancora di più, quindi, appare notevole il premio assegnato alla Manicardi con il riconoscimento dell’importanza di Modena anche in un settore – quello delle due ruote – che è sempre stato considerato di esclusiva competenza della vicina e rivale Bologna.
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