MODENA - INGEGNERIA DEL VEICOLO - Ultimi esami 2007 di Disegno di Carrozzeria
UNIVERSITÀ degli STUDI di MODENA e REGGIO EMILIA
FACOLTÀ di INGEGNERIA
SEDE di MODENA
DISEGNO DI CARROZZERIA
Docente:
Prof. F. FERRARI
Anno Accademico 2006 – 2007
Studenti:
Di Cesare Piero
Giuliani Patrick
Sotgiu Pietro Salvatore
RELAZIONE SULLA REALIZZAZIONE DI UN COMPLESSIVO DI CARROZZERIA PER UN AUTOVEICOLO
INTRODUZIONE
La presente relazione serve per spiegare il percorso e l’approccio seguito per la realizzazione del complessivo di carrozzeria, che servirà per la messa in produzione della stessa.
Si è partiti con la stesura su carta delle prime idee tramite bozzetti a matita, definendo mediante successive modifiche, la linea generale della carrozzeria. In seguito, una volta chiara la linea della macchina, si è realizzato un disegno a matita in scala 1:14 sulla base del layout meccanico opportunamente ridotto per una più facile realizzazione delle diverse viste. Siccome la scala scelta non consentiva il necessario livello di dettaglio, si è passati ad una prima realizzazione del disegno con Autocad in scala 1:1 ed infine alla stesura definitiva in scala 1:5 su carta millimetrata, allo scopo di effettuare le correzioni e le modifiche definitive per rendere omologabile il complessivo che si articola nei due prospetti anteriore e posteriore, la vista in pianta e il fianco. Prima sono stati disegnati e corretti il fianco e la pianta, in seguito per punti sono stati ricavati i due prospetti. Per facilitare la comprensione del disegno, sono state infine eseguite le sezioni trasversali sui prospetti, (ribaltate a 90° in loco e riportate sul fianco), e quelle assiali riportate in pianta. Una volta ricontrollato tutto il complessivo, ai fini della correttezza, si è ricopiato il tutto su foglio lucido, quotando l’elaborato secondo le più consuete norme del disegno tecnico.
FORMA DELLA CARROZZERIA
La vettura si presenta con linee arroganti e grintose, riprendendo un po’ gli eccessi caratterizzanti le sportive degli anni Settanta e dei primi anni Ottanta celebrate da molte serie televisive. Chiari sono i rimandi a quest’epoca: i fari a scomparsa, la presa d’aria sul tettuccio, le linee dritte dei fianchi e dei cofani, il parabrezza non bombato e il vistoso alettone posteriore.
La ricerca di una buona aerodinamicità dell’auto si riflette su tutto il progetto della stessa, oltre che, per la presenza delle varie appendici aerodinamiche anche per il tipo di abitacolo a goccia e per le forti bombature presenti su ogni spigolo vivo, caratteristiche delle più moderne ricerche in questo campo.
Le diverse variazioni di pendenza della carrozzeria, conferiscono alla vettura la linea aerodinamica cercata accompagnata dalla capacità di “scarico”, durante la marcia, di eventuali accumuli di acqua che si potrebbero formare sulla carrozzeria. Inoltre la forma del cofano anteriore è stata disegnata in modo da creare un canale tra le bombature laterali e la superficie del cofano esterno, favorendo ulteriormente il drenaggio dell’acqua. Tale forma si sostituisce a quella molto rastremata dei bozzetti iniziali che conferiva il fastidioso effetto “becco di papero” nel prospetto frontale. La soluzione adottata oltre ad evitare questo inestetismo è più funzionale in quanto non crea problemi nel posizionamento della ruota di scorta.
Una particolare cura è stata riservata alla realizzazione del posteriore dell’auto: infatti si è voluto evitare un posteriore dritto e verticale e pertanto si è cercato di seguire la linea generale della vettura anche in quest’ultimo tratto, cercando poi di completarlo con una disposizione originale dei fari.
APERTURA COFANI E PORTIERE
Considerando la proiezione del fianco sinistro della vettura, il cofano anteriore si apre in senso orario (verso il parabrezza) mentre quello posteriore in senso antiorario (controvento). L’apertura di quest’ultimo è di tipo integrale, e garantisce piena accessibilità agli organi meccanici del retrotreno (motore soprattutto). L’apertura integrale comporta una comunicazione dell’abitacolo con il vano motore, quindi si è reso necessario l’impiego di una struttura divisoria per creare un opportuno isolamento.
Riguardo le portiere, dotate di apertura a forbice, sono state disegnate in modo da garantire al conducente piena accessibilità all’abitacolo senza che ciò comporti un peso eccessivo : quest’ultime, infatti, si estendono poco oltre il profilo laterale del sedile,mentre la piena accessibilità è assicurata attraverso il posizionamento della cerniera (che individua il centro di rotazione) nei pressi di una zona poco al di sopra del passaruota anteriore.
Osservazioni: l’apertura delle portiere nel progetto finale prevede che queste escano dalla sagoma della vettura, traslando grazie a dei martinetti idraulici ( opportunamente dimensionati per il carico delle porte) e poi ruotino frontemarcia (come la Koenigsegg).
Essendo questo meccanismo molto complesso e costoso, si è proposta una soluzione alternativa.
Quest’ultima è riportata nella prima delle seguenti figure, dove è visualizzata sia la configurazione a portiera chiusa sia quella a portiera aperta, in modo tale da verificare la non interferenza della stessa con il passaruota.
Nella seconda figura, invece, è riportata la soluzione adottata nel progetto finale, scelta principalmente per motivi estetici e scenografici.
DISPOSIZIONE DELLA FANALERIA
Gruppo ottico anteriore :
Abbaglianti : in posizione più interna (per lampeggio diurno) inseriti anche nei fari a
scomparsa
Luci di posizione : in posizione più esterna
Anabbaglianti : inseriti nei fari a scomparsa
Indicatori di direzione : in posizione centrale
Gruppo ottico posteriore :
Proiettori : corona esterna, comprendono anche l’indicatore luce freno
Indicatori di direzione : cerchio interno
Fendinebbia : circonferenza del cerchio interno (indicatori di direzione)
Terza luce di stop : posizionata sullo spoiler, al centro
Indicatori di retromarcia : posizionati sullo spoiler ai lati della terza luce di stop
VISIBILITA’
Per quanto riguarda il parabrezza anteriore, gli angoli di visibilità prescritti sono stati rispettati;
in merito al lunotto posteriore, assente in questa vettura, la visibilità è assicurata per mezzo di una telecamera posizionata sullo spoiler.
FUNZIONE DELLE PRESE D’ARIA
Raffreddamento freni anteriori : le prese d’aria di raffreddamento sono collocate inferiormente rispetto al gruppo ottico anteriore
Sfogo aria dal passaruota anteriore : tale sfogo d’aria è posizionata dietro al passaruota anteriore, e permette inoltre di evitare l’effetto di freno aerodinamico durante la marcia in velocità.
Raffreddamento freni posteriori : le prese d’aria dei freni posteriori sono collocate sulla fiancata.
Sfogo aria dal passaruota posteriore : posizionato sotto al gruppo ottico posteriore.
Aspirazione : l’alimentazione del motore è assicurata attraverso l’ampia presa d’aria collocata in posizione centrale sul tettuccio della vettura.
Lavaggio aria nel vano motore : è realizzato attraverso le ampie prese d’aria posizionate sulla fiancata, con sfogo dell’aria attraverso la griglia posteriore adeguatamente dimensionata. A vettura ferma la fuoriuscita dei vapori caldi è assicurato tramite gli sfoghi posizionati sul cofano posteriore.
Alimentazione dei due radiatori : quest’ultimi, posizionati a “V” rispetto alla direzione di marcia, vengono alimentati attraverso le prese d’aria provviste di griglia in posizione più esterna, mentre nella zona centrale vi è una griglia finta per scopi estetici che all’occorrenza può diventare una presa d’alimentazione d’aria per il fondo della vettura (se posta in comunicazione con quest’ultimo).
Sfogo aria uscente dai radiatori : L’aria uscente dai radiatori viene rimandata verso l’ambiente esterno tramite i due sfoghi collocati sul cofano anteriore.
APPENDICI AERODINAMICHE
Spoiler posteriore : essendo la vettura a trazione posteriore è necessario aumentare il carico gravante su tale assale, per tale motivo si è utilizzato un’ ala di forma tale da ottimizzare la separazione dello strato limite da essa, ottenendo così l’effetto deportante cercato.
Estrattore (asimmetrico) provvisto di paratie : questo tipo di forma consente di unire all’ effetto deportante degli estrattori la possibilità di accelerare il flusso in prossimità dello scarico in modo da consentirne un buon raffreddamento.
Spoiler anteriore : nella mascherina anteriore sono state realizzate delle paratie in modo da incanalare il flusso d’aria verso i radiatori ed eventualmente verso il fondo vettura in modo tale da aumentare l’effetto deportante degli estrattori posteriori.
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