Una stagione combattuta
"Il fine settimana di Felipe è stato fantastico, grazie alla sua bravura e al rendimento della macchina, ovviamente", commenta il Direttore Tecnico della Scuderia Ferrari Marlboro, Mario Almondo, dopo il primo posto del brasiliano a Sakhir. Sia lui che il Direttore Sportivo, Stefano Domenicali, riconoscono l'abilità di Massa nel gestire una settimana travagliata, trasformando la brutta partenza di Sepang e la conseguente vittoria di Alonso nel successo della Ferrari al Gran Premio del Bahrain.
"Non è stato possibile lavorare granchè in questa settimana - prosegue Almondo -. Abbiamo analizzato i video e i dati, concentrandoci in particolare sulla gara dello scorso anno e sulla partenza di Sepang, cercando di rivedere ogni dettaglio, ma ovviamente non era possibile fare nulla di specifico. Questa è la parte difficile del lavoro perché il successo di Sakhir è strettamente connesso all'attitudine mentale di Felipe, che è stata fantastica. La concentrazione è evidente per tutti. La vettura gli ha dato la possibilità di fare ciò che abbiamo visto ma fondamentalmente si è trattato di un ottimo modo di vendicarsi e siamo molto felici per lui".
Domenicali spiega che "la forza di Felipe è stata quella di reagire immediatamente. In molti hanno detto addirittura che non era più un pilota ma io penso che bisogna sempre guardare alla media delle prestazioni. Lui comunque ha reagito alla grande, il che spiega bene il suo carattere. Penso che sia cresciuto molto perché prima di tutto ha voluto dimostrare a sé stesso e poi agli altri chi è. Ha reagito in termini di comportamento e approccio alla gara".
"La miglior caratteristica di Kimi è di saper essere sempre distaccato -prosegue Domenicali, parlando del terzo posto di Raikkonen -, è un ragazzo che sa sempre guardare oltre l'apparenza. Non si fa coinvolgere emotivamente, almeno non lo da' a vedere, perché è uno che riflette molto. Guardiamo le cifre: Kimi è in testa al campionato, a pari merito con Hamilton e Alonso. Questa è la sua forza".
"Dopo questo fine settimana - aggiunge Almondo - possiamo dire che entrambi i nostri piloti sono in grado di reagire alle situazioni difficili: questa è una cosa molto importante".
Entrambi i dirigenti della Scuderia hanno però ben chiari anche i punti di forza degli avversari, principalmente la McLaren-Mercedes e la BMW Sauber: "Siamo coscienti della forza della McLaren - afferma Domenicali -. Loro ci spingono a dare il massimo, più di quanto non faremmo se non avessimo questo stimolo. Lo diciamo da tempo che questo è un campionato estremamente difficile, e se la McLaren è l'avversario principale, la BMW è cresciuta tanto. Lo dimostrano le ultime due corse, la stagione è dura e competitiva, quindi non possiamo fare altro che lavorare. Anche i nostri piloti devono farlo, concentrandosi sui dettagli. In questo modo spingiamo i nostri avversari a fare altrettanto, è parte del gioco".
Almondo a proposito della concorrenza sottolinea che "se siete sorpresi che qualcuno stia facendo un buon lavoro, significa che lo state sottovalutando e ciò è una cosa che non va mai fatta, a dirla tutta".
Le quattro settimane di pausa che precedono il Gran Premio di Spagna permetteranno agli undici team della Formula 1 di dedicarsi a prove di sviluppo così come di risolvere eventuali lacune sulle monoposto. Raikkonen ha parlato di una difficoltà della sua vettura nel primo giro: "Non si tratta di un problema specifico ma di una ottimizzazione del comportamento della macchina - chiarisce Almondo -. Stiamo facendo evolvere anche il suo stile di guida con l'obiettivo di migliorare le prestazioni e di sfruttare al massimo il pacchetto, gomme comprese. E' un processo normale e naturale che richiede tempo. Lavoreremo senza sosta sullo sviluppo della F2007 e in particolare avremo a breve sostanziose novità sul fronte aerodinamico, che proveremo a Vairano e Barcellona, oltre a qualcosa anche in altri settori. Spetta ai nostri avversari fare meglio di noi, io non sono in grado di fare previsioni".
A proposito della competitività fra i due piloti della Ferrari, Domenicali aggiunge: "Noi pensiamo che non bisogna mai dimenticare che lavoriamo per la Ferrari, che è una squadra e che per noi è la cosa più importante. E' ovvio che è bellissimo vedere i due piloti sfidarsi sportivamente, sono davvero ragazzi veloci e sono sicuro che il campionato sarà stupendo, anche perché abbiamo visto che ce ne sono altri di piloti forti. Tutti hanno una sfida che li attende e questo è un bene".
Si potrebbe pensare che la Ferrari debba gestire in modo diverso rispetto al passato una stagione senza Michael Schumacher, ma Domenicali replica: "No, come sempre sarà la pista a rispondere. Per noi l'importante è dare il massimo supporto ai nostri piloti, sia da un punto di vista tecnico che psicologico così come sotto il profilo della motivazione. Alla fine sono la pista e il cronometro a dare la misura del lavoro svolto".
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