Vito Postiglione mantiene la leadership del campionato con due ottimi piazzamenti
MISANO ADRIATICO - 22 APRILE 2007
n occasione del secondo appuntamento 2007 del campionato Ferrari Challenge Italia, le cui gare si sono disputate domenica 22 aprile sul rinnovato tracciato di Misano Adriatico, Vito Postiglione, del Team Motor/Malucelli è riuscito a mantenere il comando della classifica nel Trofeo Pirelli, grazie ad un terzo e ad un secondo posto, ottenuti rispettivamente in gara 1 e gara 2.
Il fine settimana di Misano Adriatico, si è rivelato come uno dei più combattuti in assoluto, grazie anche al rinnovato tracciato Santamonica di Misano Adriatico che, come ci ha spiegato anche l'ex campione 1999 e 2000 (con il Team Motor), Beppe Schenetti, in questi ultimi anni sempre impegnato nel Ferrari Challenge alla guida della Safety Car, "con la percorrenza in senso antiorario, il tracciato del Santamonica è divenuto molto più tecnico ma anche meno selettivo, con i piloti tutti raggruppati in pochissimi centesimi di secondo ,già dai tempi in prova".
Infatti, già la griglia di partenza vedeva ben sei piloti raggruppati in pochi decimi di secondo, con i driver facenti parte dell'organizzazione Motor, sempre sotto la guida dell'Ing. Mario Vincenzi, tutti ben piazzati nelle zone alte della classifica: con Vito Postiglione (Motor/Malucelli) in pole position, affiancato in seconda posizione da Nicola Gianniberti (Motor/Sauro) e poi ancora il giovane (e debuttante nel Challenge) Giacomo Piccini (Motor), in quarta posizione, Gianluca Giraudi (Motor/Malucelli), in settima posizione mentre, leggermente in difficoltà, il campione 2006 Andrea Belluzzi (Motor), solo decimo ed il giovane campione mondiale della Coppa Shell 2006 (quest'anno passato al Trofeo Pirelli), Giorgio Sernagiotto (Motor), solo dodicesimo in griglia di partenza.
Alla partenza di gara 1 al mattino, Postiglione non si faceva sorprendere da un aggressivo Nicola Gianniberti, il quale, però, iniziava subito ad attaccarlo, riuscendo poi a portare l'affondo vincente già nel corso della seconda tornata. A quel punto, Gianniberti (Motor/Sauro), una volta conquistata la testa della gara, non l'abbandonerà più sino alla fine, tagliando il traguardo da vincitore in gara 1.
Ma alle spalle di Gianniberti, la lotta rimane serratissima per tutto il corso dei quaranta minuti di gara, con Cadei che nei primissimi giri supera subito Piccini, portandosi in quarta posizione, alle spalle di kemenater, a sua volta preceduto da Postiglione, secondo ma leggermente in difficoltà nel ritmo di gara. Cadei tenta di attaccare anche Kemenater, il quale riesce a difendere abbastanza bene la sua terza posizione, ma la lotta dal quarto, sino al nono posto rimane sempre serratissima, con continui sorpassi e scambi di posizione tra Piccini (Motor), Cadei, Bontempelli, ecc.
Di questo gruppo fa parte anche Andrea Belluzzi (Motor) che, non volendo staccarsi troppo dai primi, attacca e sorpassa prima Gianluca Giraudi (Motor/Malucelli) e poi anche Baron, portandosi così in quinta posizione, con la nuova classifica che vede sempre leader Gianniberti, con Postiglione secondo ma ormai staccato, poi Cadei, Piccini, quarto, Belluzzi e poi Giraudi, sesto.
A questo punto, Cadei inizia ad attaccare quasi ad ogni staccata Postiglione, il quale inizialmente riesce a difendere la sua seconda posizione, sino al settimo passaggio, quando è costretto a cedere retrocedendo così in terza posizione. Ma anche Belluzzi riesce ad avvicinarsi pericolosamente a Postiglione, spinto a sua volta da un aggressivo Piccini.
Dopo le soste ai box Gianniberti conduce sempre con un buon margine su Cadei e su Postiglione, sempre sulla difensiva con Belluzzi, il quale deve poi subire a sua volta un attacco da parte di Baron che, oltre a dare un pò di respiro a Postiglione, favorisce anche i due giovani piloti del Team Motor, Sernagiotto e Piccini, in piena rimonta alle loro spalle. Ma al diciottesimo giro Sernagiotto perde improvvisamente il controllo della sua F430, finendo la sua gara nella ghiaia e lasciando così via libera a Piccini, sempre in lotta per la terza posizione con Belluzzi, Baron e Postiglione.
Ma le emozioni ancora non sono finite: con una manovra azzardata Baron si appoggia alla fiancata di Belluzzi, spedendolo in testacoda, ma subendo poi una penalizzazione di 25 secondi dalla Direzione Gara. Mentre subito dopo Piccini, a sua volta all'inseguimento di Postiglione, si scompone alla velocissima piega del Curvone, esibendosi così in uno spettacolare (ma per fortuna senza conseguenze) testacoda a 360°, dovendo così abbandonare anche la quarta posizione a favore di Bontempelli.
L'ordine d'arrivo vede così Gianniberti primo, con Cadei staccato in seconda posizione, mentre Postiglione riesce a conquistare il gradino più basso del podio, seguito da Bontempelli, poi Giraudi, quinto, Kemenater e Piccini alla fine solo settimo.
In gara 2 al pomeriggio, Gianniberti scatta dalla seconda posizione in griglia a fianco del poleman Cadei, mentre Piccini, terzo, precede Bontempelli e Kemenater, con Giraudi sesto, davanti a Belluzzi, Postiglione, solo ottavo e Sernagiotto.
Al via Cadei mantiene la prima posizione, seguito da vicino da Gianniberti e Bontempelli ma, ben presto i due in lotta per la seconda posizione si toccano con Gianniberti che piomba così nelle retrovie, in 25° posizione, mentre Bontempelli è più fortunato, potendo riprendere solo dal quinto posto.
Cadei approfitta subito della situazione guadagnando immediatamente terreno sull'inseguitore rimasto alle sue spalle: Giacomo Piccini, a sua volta seguito a distanza da Kemenater e Belluzzi, ora quarto mentre, subito dietro a lui, Postiglione è in lotta serrata con Bontempelli.
Nel corso del terzo giro un grave incidente alla curva della Quercia (per fortuna senza conseguenze fisiche), costringe all'ingresso in pista la Safety Car che neutralizza così le posizioni, sino alla ripartenza che vede ancora Cadei sicuro al comando della gara, seguito in seconda posizione da Piccini, poi Kemenater, Belluzzi, Postiglione, Bontempelli e Sernagiotto, settimo in rimonta.
Ancora alla curva della Quercia, questa volta è Belluzzi che si appoggia alla fiancata della F430 di Kemenater, spedendolo in testacoda e questo gli costa una bandiera bianco nera. Arrivato il momento delle soste obbligatorie, i primi a rientrare in corsia box sono Cadei e Postiglione, mentre Piccini eredita così provvisoriamente la testa della gara, seguito da Bontempelli.
Concluse le soste ai box Cadei è sempre in testa alla gara, ora seguito in seconda posizione da Postiglione, mentre Bontempelli ha sopravanzato anch'egli Piccini, ora quarto ed attaccato da Sernagiotto, risalito in quinta posizione. Mentre Baron, sesto è sua volta seguito da Giraudi e Belluzzi.
Nei giri finali dalla gara, la lotta tra Piccini e Sernagiotto, risaliti rispettivamente in terza e quarta piazza, si fa appassionante e ricca di suspence, con i due giovani alfieri del Team Motor di Modena, in piena bagarre per il terzo gradino sul podio. Ma, nonostante Sernagiotto sia velocissimo, facendo segnare il miglior tempo in pista, Piccini riesce ad impostare una efficace linea difensiva, riuscendo così a conservare la terza piazza finale, alle spalle del vincitore Cadei e di Postiglione, ottimo secondo dopo una grande rimonta.
A completare il risultato di gruppo del Team Motor, Andrea Belluzzi e Gianluca Giraudi, alla fine rispettivamente settimo e ottavo.
CLASSIFICA PILOTI 2007 Trofeo Pirelli F430
1°
Vito Postiglione
ITA
Motor/Malucelli
62
2°
Niky Cadei
ITA
Rossocorsa
47
3°
Gianluca Giraudi
ITA
Motor/Malucelli
34
4°
Giorgio Sernagiotto
ITA
Motor
32
5°
Andrea Belluzzi
RSM
Motor
29
6°
Giacomo Piccini
ITA
Motor
26
7°
Thomas Kemenater
ITA
Rossocorsa/Pellin
26
8°
Nicola Gianniberti
ITA
Motor/Sauro
25
9°
Philipp Baron
AUT
Baron Service
22
10°
Lorenzo Bontempelli
ITA
Rossocorsa
15
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