La Scuderia Playteam è pronta per il terzo round a Bucharest
- Maserati MC12 nr 11, Andrea Bertolini (ITA) - Andrea Piccini (ITA)
- Maserati MC12 nr 12, Giambattista Giannoccaro (ITA) - Alessandro Pier Guidi (ITA)
Dopo appena due weekend dalla tappa di Silverstone, la Scuderia Playteam SaraFree, determinata ad affrontare un weekend competitivo, darà un’altra volta battaglia con le proprie Maserati nel circuito cittadino di Bucharest.
“Il Team è pronto per affrontare il terzo round della stagione questo weekend a Bucharest.” Ha affermato il Team Manager Graziano Semiani. “La Scuderia Playteam SaraFree ha tutte le ragioni per essere soddisfatta nonostante un certo numero di drive-through, previsti o meno, della scorsa gara. Entrambe le auto hanno ridotto le distanze conquistando i primi punti a Silverstone. In questo weekend a Bucharest siamo determinati nel compensare tutte le difficoltà di cui abbiamo sofferto con una importante performance. Tra l’altro in un circuito per noi tutti nuovo. Essendo un circuito cittadino saranno richieste delle abilità di guida molto precise a causa della presenza di molti muretti. I nostri piloti dovranno esprimere al meglio tutto il loro talento .”
La Scuderia Playteam SaraFree approfitterà delle giornate che precedono il weekend strettamente dedicato alla gara per visitare la città e partecipare a varie attività. I piloti, inoltre, inviteranno nel paddock alcuni ragazzi rumeni, già appassonati di motori e iscritti in scuole di Karting, per potersi incontrare e mostrare le proprie auto da corsa.
La Scuderia Playteam SaraFree è da sempre impegnata in ambito sociale attraverso dei progetti CSR (Corporale Social Responsability). Quest’anno il team è stato riconosciuto Partner UNICEF per il 2007 e, a questo proposito, supporterà la campagna globale “Unite for children, Unite against AIDS”.
La Scuderia Playteam SaraFree contribuirà alla campagna globale dell’UNICEF per tutta la stagione attraverso una raccolta fondi. Inoltre, anche a Bucharest, le vetture del Team esporranno sul tetto il claim della campagna “Unite for children, Unite against AIDS".
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