Jean Todt: "Bisogna sempre spingere al massimo"
L'Amministratore Delegato della Ferrari, Jean Todt, definisce una "eccezione" il Gran Premio di Monaco, che ha visto Felipe Massa concludere molto staccato al terzo posto e Kimi Raikkonen in ottava posizione sotto la bandiera a scacchi, dopo l'incidente avuto nelle qualifiche di sabato. Secondo Todt, una situazione di questo tipo è molto improbabile che si ripeta nel prossimo appuntamento del Mondiale, in Canada fra due settimane.
"Sappiamo tutti che Monte Carlo è un circuito molto particolare - spiega Todt -. Lo scorso anno, ad esempio, le cose sono cambiate molto da Monaco a Montreal, nel giro di 15 giorni. Direi che possiamo trarre qualche insegnamento dalla storia, è tutto abbastanza documentato, in questo senso".
Todt ha comunque specificato che negli ultimi anni non è stata solo la McLaren ad essere competitiva su questa pista, anche se la vittoria di Alonso è stata la 12° nel Principato per il team anglotedesco: "Lo scorso anno era stata la Renault ad andare forte qui".
"Sapevamo fin dall'inizio che la McLaren era forte e qui lo sono stati anche di più, quindi nessuna sorpresa. Faccio loro le mie congratulazioni, noi dobbiamo combattere duramente nelle prossime gare. Per quanto riguarda questa gara, devo dire che le qualifiche sono state molto serrate dato che Felipe ha girato a meno di un decimo di secondo da Hamilton, 65 centesimi se non vado errato, e Kimi ha avuto quel problema che gli ha impedito di concludere le prove ufficiali. Comunque, le McLaren sono state le più rapide e fondamentalmente non c'è altro da aggiungere".
Ci sono state altre ragioni che hanno causato il ritardo di oltre un minuto tra il duo McLaren e la Ferrari di Massa. Qualcuno ha anche parlato del passo della F2007, più lungo rispetto a quello delle monoposto avversarie, come la ragione principale del ritmo più lento sullo stretto e tortuoso tracciato monegasco: "Si può parlare del ritmo e allora analizzando la corsa si nota che fino al primo pit stop Felipe era vicino a Hamilton. Poi noi abbiamo scelto di passare alle morbide mentre loro hanno optato ancora per le dure. A Felipe però sono serviti più di cinque giri per liberarsi di una vettura e così ha perso 15 secondi da Hamilton. Sapevamo che al massimo poteva puntare al terzo posto e così ha fatto".
Todt ha anche sottolineato come Kimi Raikkonen sia ancora assolutamente in lizza per il campionato, anche se sono 15 i punti di distacco dalla vetta della classifica: "E' una stagione ancora aperta, molto aperta. Se rimanessero due gare da disputare ovviamente sarebbe diverso, ma con 12 corse di fronte a noi allora si tratta di 1.25 punti di media per ogni Gran Premio, che non è molto".
Nonostante da qui a Montreal non ci saranno test, la Scuderia Ferrari continuerà a lavorare duramente: "Abbiamo qualche modifica in programma per il prossimo appuntamento, bisogna sempre spingere al massimo. Rispettiamo i nostri avversari perché sono molto bravi e molto forti. Ad inizio stagione hanno dimostrato maggiore affidabilità rispetto a noi. E poi ci sono anche team dietro di noi che si stanno comportando molto bene, pertanto non dobbiamo assolutamente rilassarci ma continuare a migliorare".
"Per ora si sono distinti due team rispetto agli altri, e penso che la situazione non cambierà ancora per un po'. Ma come ho detto prima molte squadre stanno facendo bene e sono sicuro che progrediranno ulteriormente. Noi dobbiamo farlo ancora di più di loro".
Ancora una volta Michael Schumacher è stato presente al box e Todt ha chiarito il tipo di coinvolgimento nel team del sette volte Campione del Mondo : "Michael osserva e se crede di avere qualcosa da dire agli ingegneri lo fa". Secondo l'Amministratore Delegato della Ferrari però il tedesco non ha un ruolo decisivo nelle scelte della squadra: "Il team è ben organizzato, ci fidiamo sia delle persone che lavorano a Maranello sia di quelle che operano in pista per migliorare la vettura. I contributi di Michael però sono sempre interessante e ben graditi da tutti".
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