L'importanza di partire bene
Secondo il Direttore Sportivo della Scuderia Ferrari Marlboro, Stefano Domenicali, ci sono molti aspetti positivi da mettere in risalto dopo la doppietta ottenuta ieri nel Gran Premio di Francia, tra cui la rinnovata spinta nella battaglia per il Titolo: "Siamo molto felici perché abbiamo ridotto il distacco nei confronti della McLaren-Mercedes di 10 punti, ed è la cosa più importante. Ora li vediamo un po' più da vicino".
L'ingegnere di macchina di Kimi Raikkonen, Chris Dyer, sottolinea che le modifiche apportate alla vettura hanno evidentemente migliorato le prestazioni, effetti che sperabilmente dureranno anche per le prossime gare: "Abbiamo deliberato nuove componenti nei test di Silverstone - dichiara Dyer - che ci hanno permesso di andare a Magny-Cours con una monoposto più performante rispetto alle gare precedenti. Non so su cosa abbiano lavorato i nostri avversari, ma presumo che si siano dedicati anche loro allo sviluppo della monoposto. In questo mondo, anno dopo anno, diventa sempre più importante riuscire a migliorare più degli altri, non si tratta semplicemente di fare andare la macchina più veloce gara dopo gara. Tutte le squadre lavorano molto in questa direzione, e così ad ogni week end di Gran Premio gli equilibri variano ora in favore di un team, ora in favore di un altro. Si modifica tutto velocemente, pertanto continuiamo sempre a spingere per incrementare sempre di più la forza della monoposto".
Rob Smedley, l'ingegnere di macchina di Felipe Massa, approfondisce le considerazioni di Dyer: "Il campionato è lungo, in certe corse puoi essere un po' indietro, in altre un po' più avanti, ma d'altra parte questo è il Campionato del Mondo, che si disputa su 17 corse e non su una gara secca. Certamente la nostra vettura sembra adattarsi di più a circuiti come quello di Magny-Cours mentre da altre parti è la McLaren a trovarsi più a proprio agio. E' un susseguirsi di situazioni e l'ideale è costruire una monoposto che vada ovunque mediamente bene".
Domenicali rivela però altri importanti elementi che hanno portato al successo di ieri: "Anche ad Indianapolis avevamo un buon pacchetto, una buona squadra e buoni piloti, ma è fondamentale riuscire a partire bene e davanti a tutti. La partenza dalla prima fila è un fattore cruciale quest'anno. Abbiamo visto come i nostri principali avversari ieri abbiano avuto problemi nel traffico, quindi ciò dimostra ancora di più che l'approccio che abbiamo avuto a questa gara è stato corretto, in sintesi possiamo definirlo: più aggressivo".
Dyer concorda sul fatto che il GP degli USA sia stato molto difficile, ma riconosce anche la prestazione di Raikkonen, in miglioramente continuo al suo anno di debutto in Ferrari: "Laggiù siamo andati bene in gara, non siamo partiti bene e quindi abbiamo compromesso la corsa. In Francia invece Kimi si è trovato piuttosto bene con la sua monoposto fin dal venerdì, penso dipenda dal continuo processo di reciproca conoscenza che stiamo mettendo in pratica: approfondiamo la nostra consapevolezza della F2007 e cerchiamo di ottenere il meglio dall'interazione macchina-uomo. Non direi che abbiamo compiuto enormi salti in avanti in un particolare settore, si tratta piuttosto di piccoli affinamenti in tutte le aree.Abbiamo lavorato un po' sul bilanciamento generale della F2007, un po' sul miglioramente della prestazione delle gomme al primo giro lanciato. Tutto ciò ha funzionato. Poi abbiamo dedicato energie alle partenze, che non sono state il nostro punto forte ultimamente. Sono piccoli dettagli che danno grandi benefici. A dirla tutta non penso che Kimi abbia avuto problemi ad inserirsi in squadra, né nel modo di lavoro con noi. E' questione di tempo perché l'accoppiata squadra-pilota si conosca a fondo, bisogna avere la pazienza di attendere che il pilota comprenda la vettura e i metodi di lavoro. E' un processo naturale, che il pilota si adatti alla squadra e la squadra al pilota".
"Abbiamo dovuto lavorare tantissimo per ottenere questa vittoria - rivela Dyer spiegando le differenze tra questo successo e quello ottenuto in Australia da Kimi -. A Melbourne era stato tutto abbastanza semplice, ma era anche la prima gara dell'anno. Non c'era molta pressione su di noi, che invece è andata via via aumentando. C'è stata tanta pressione specie su Kimi, penso perché non abbiamo più vinto da marzo, quindi direi che questa volta la soddisfazione è stata maggiore. Spero che avremo altre gare come quella di ieri da qui a fine anno".
Infine, Smedley ha dato voce alla frustrazione di Massa, che dopo aver guidato la corsa per due terzi ha visto sfumare la vittoria all'ultima sosta: "Perdere perché dopo che sei stato in testa tutto è andato stortoè un po' frustrante. D'altra parte bisogna accettare il fatto che questo rimane uno sport di squadra e oggi le cose sono andate bene a Kimi che ha vinto la gara. La Ferrari ha guadagnato 18 punti, era l'obiettivo per il quale abbiamo lavorato tutti insieme. Felipe però è ovviamente un po' deluso, anche se l'aver recuperato punti in classifica ad entrambe le McLaren mitiga il suo rammarico".
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