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05 July 2007

Per il lancio di Fiat 500 la “nuova Fiat” sceglie un affascinante cortometraggio d’autore


Per il lancio della nuova 500, Fiat Automobiles ha scelto un filmato TV di grande fascino e di forte impatto emotivo che abbandona il tradizionale linguaggio commerciale per assumere un registro istituzionale. Infatti, in novanta secondi e con differenti montaggi che andranno in onda alternativamente, il cortometraggio ripercorre la storia italiana degli ultimi cinquanta anni: dalla nascita della Repubblica ai giorni nostri.

In onda dal 4 luglio sulle reti televisive italiane e sui maggiori siti internet, il filmato non propone una visione edulcorata, ma anzi ha l’intenzione precisa e sorprendente di raccontare la storia per quello che è stata, anche quando ha comportato dolore e tragedia. Un viaggio reso ancora più avvincente perché raccontato attraverso lo sguardo di un bambino. E non lo sguardo di un bambino qualunque, ma quello del fanciullo più celebre nella storia del cinema italiano: Totò Cascio. Infatti a questo scopo, e per la prima volta in Italia, è stato concesso l’utilizzo di alcune sequenze del film “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore. Rivedremo quindi anche Philippe Noiret, nelle vesti di proiezionista di quella magica sala cinematografica.


Nel cortometraggio si susseguono alcune delle immagini che sono entrate nell’immaginario collettivo del nostro Paese: dal sorriso tra i magistrati Borsellino e Falcone, vittime di mafia, alla festa della nazionale italiana dopo la conquista del Mondiale di Calcio 2006; dall’affettuoso abbraccio di Papa Giovanni Paolo II alla gioia di Margherita Granbassi, Campionessa del Mondo di scherma a Torino 2006, fino al saluto del presidente della Repubblica, Sandro Pertini, in occasione della finale del Mondiale di calcio 1982.

Le immagini sono accompagnate da un testo che non fa nessuna concessione al prodotto, alla marca né tanto meno all’oggetto automobile. Un testo volutamente di un certo peso, che coinvolge e crea attenzione, che racconta un modo di leggere la storia e immaginare il futuro. Un testo interpretato in modo magistrale da Ricky Tognazzi e che si chiude con quello che, di fatto, è il naturale messaggio conclusivo di tutta la campagna: la “nuova Fiat” appartiene a tutti noi.
Immagini e testo sono a loro volta accompagnati da un brano composto ed eseguito al pianoforte da Giovanni Allevi, uno dei pochi astri italiani nel panorama musicale internazionale.


Un film che costituisce di per sé un evento unico. Nessuno prima d’ora, infatti, aveva mai portato la cronaca sociale, di costume e politica di un Paese così in primo piano: è una scelta molto forte, importante e carica di valori simbolici. Con questo film, infatti, Fiat segna definitivamente il passaggio a una nuova fase. Chiama a raccolta tutti i suoi collaboratori, di ieri, di oggi e di domani, e insieme a loro si rivolge a tutti gli italiani, rendendoli protagonisti di una storia straordinaria, che ha conosciuto gioie e dolori, vittorie e sconfitte, ma che lascia presagire una nuova stagione di cambiamento, di evoluzione, di crescita comune.

Firma questa campagna Leo Burnett Torino che ha lavorato insieme a Massimo Gramellini – vice direttore de La Stampa – per la stesura della sceneggiatura e a Mauro Vallinotto – foto editor de La Stampa - per la raccolta e la scelta del materiale fotografico.

Di seguito il testo che accompagna le immagini del nuovo spot dedicato alla Fiat 500.

LA NUOVA FIAT

La vita è un insieme di luoghi e di persone che scrivono il tempo.
Il nostro tempo.
Noi cresciamo e maturiamo collezionando queste esperienze.
Sono queste che poi vanno a definirci.
Alcune sono più importanti di altre, perché formano il nostro carattere.
Ci insegnano la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
La differenza tra il bene e il male.
Cosa essere e cosa non essere.
Ci insegnano chi vogliamo diventare.
In tutto questo, alcune persone e alcune cose si legano a noi in un modo spontaneo e inestricabile.
Ci sostengono nell’esprimerci e nel realizzarci.
Ci legittimano nell’essere autentici e veri.
E se significano veramente qualcosa, ispirano il modo in cui il mondo cambia e si evolve.
E allora, appartengono a tutti noi e a nessuno.
La nuova Fiat appartiene a tutti noi.

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