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20 July 2007

GP d'Europa - Il ruolo dell'elettronica nel futuro prossimo della Formula 1

Nürburg, 19 luglio 2007

La Scuderia Ferrari Marlboro si appresta ad affrontare il Gran Premio d'Europa, in programma sul tracciato del Nuerburgring il prossimo fine settimana, reduce dalle due vittorie consecutive ottenute da Kimi Raikkonen nelle gare di Francia e Gran Bretagna. Il pilota finlandese è dunque definitivamente uscito da una difficile fase della stagione che, dopo il sorprendente avvio trionfale di Melbourne, lo aveva visto attraversare fasi altalenanti, dovute principalmente al non semplice adattamento ad alcuni degli aspetti tecnici caratteristici della F2007.

Un' area che differisce sempre molto per un pilota che passa da una Scuderia ad un'altra è proprio quella legata all'elettronica, sottolinea Dieter Gundel, responsabile capo degli elettronici della Scuderia Ferrari Marlboro. "Le differenze provengono principalmente da due aspetti: il primo è rappresentato dall'interfaccia tra la vettura ed il pilota, in termini di posizionamento dei differenti dispositivi posti sul volante e di attivazione dei medesimi, oltre che di visualizzazione delle informazioni poste sul display ottico," ha esordito lo stesso Gundel.

"Questa è una curva di difficile apprendimento per un pilota, perchè tutte queste funzioni vengono solitamente attivate con un procedimento mentale automatico che permette al pilota di restare praticamente concentrato esclusivamente sugli aspetti attinenti alla guida della monoposto. Questa è la ragione per cui, nel più breve tempo possibile, è necessario automatizzare al massimo questi processi". Il secondo elemento è, invece, rappresentato dal tempo che un pilota impiega per arrivare ad ottenere il massimo delle prestazioni dalla sua vettura, in funzione delle differenti strategie che, di volta in volta, la squadra decide di adottare. Ed in questo particolare aspetto, va considerato che praticamente ogni vettura di Formula 1 differisce parecchio da tutte le altre. Per Kimi si è trattato quindi di un grosso cambiamento, in quanto in Ferrari lo coinvolgiamo molto nelle scelte relative al set up da utilizzare, al fine di massimizzare le performances della vettura. Chiediamo la sua opinione praticamente su ogni aspetto tecnico relativo all'ottimizzazione delle prestazioni della vettura in pista e, naturalmente, ci aspettiamo da lui un feedback puntuale riguardo alle varie soluzioni da adottare. Chiaramente si tratta di un rapporto che si costruisce nel tempo, anche se devo dire che con Kimi siamo già realmente a buon punto".

Praticamente ogni aspetto di una moderna monoposto di Formula 1 è strettamente dipendente dall'elettronica, pur se ciò è destinato in parte a cambiare, specie in considerazione della rivoluzione regolamentare prospettata dalla Federazione a partire dalla prossima stagione. "Ad oggi, ogni volta che abbiamo una nuova idea dobbiamo chiederci se realmente vale la pena svilupparla per solo metà stagione" prosegue lo stesso Gundel. "Perchè dal prossimo anno, con una sola centralina comune per tutte le vetture, ovvero quella che verrà fornita direttamente dalla FIA a tutti i team dovremo cambiare radicalmente il nostro approccio lavorativo. Il principale scopo di questa "rivoluzione" è quello di ridurre l'apporto della componente elettronica ed, in particolare, dei cosiddetti "aiuti alla guida". La FIA ipotizza infatti che controllando direttamente le centraline sia anche possibile contestualmente assicurarsi che nessuno utilizzi dispositivi di assistenza alla guida non consentiti. Al momento, questi dispositivi sono già parzialmente limitati nel senso che, per esempio, pur conservando il controllo di trazione che gestisce la trasmissione della potenza a terra agendo tramite il taglio dell'erogazione del propulsore, non abbiamo più il launch control che, invece, gestiva in modalità programmata le partenze. A partire dalla prossima stagione poi anche il traction control è comunque destinato a sparire in virtù della nuova centralina unica".

Al momento, ci sarà quindi uno sviluppo tecnico inferiore al passato, anche se con le nuove regole che verranno introdotte dal 2011 in termini di recupero di energia, non dovrebbe esserci certo di che annoiarsi. Anche se ad oggi comunque c'è da pensare alla stagione in corso che dovrebbe essere sufficientemente ricca di lavoro. "La raccolta dei data e la parte di diagnosi della vettura dovrebbero rimanere più o meno gli stessi, al pari dei sensori sulla vettura che non credo verranno ridotti, almeno in termini di numero, in quanto le funzionalità sicuramente lo saranno" ha aggiunto Gundel. "Qualsiasi cambiamento regolamentare introdotto dalla FIA alla fine produce sempre nuove interessanti sfide tecnologiche, così il fatto che il prossimo anno venga introdotta la centralina unica non significa in alcun modo che io ed i miei colleghi dal prossimo anno non avremo più nulla da fare, ma solo che avremo diverse cose a cui dedicarci come, per esempio, esplorare nuove aree in funzione dei futuri sviluppi previsti".

Il prossimo Gran Premio in programma, seppur si disputerà sul tracciato del Nuerburgring avrà la titolazione ufficiale di Gran Premio d'Europa, il che significa che, per la prima volta dal 1960, la Germania non avrà più una gara ufficiale a calendario del Mondiale di Formula 1. "Non ricordo un epoca senza il Gran Premio di Germania e la cosa è ancor più strana se si pensa a quanti piloti tedeschi ci sono attualmente sulla griglia di partenza", ha commentato Gundel. "Personalmente, dato che vengo da Stoccarda, la quale non dista molto da Hockenheim, non ho certo scordato il sapore delle corse in patria, anche se non riesco del tutto a capire perché si debbano attendere altri dodici mesi prima di vedere un'altra corsa di Formula 1 da queste parti". Il Cavallino Rampante è molto popolare da queste parti, in particolare perché è stato portato al successo per parecchi anni da Michael Schumacher, anche se a differenza di quanto appare, indossare un'uniforme della Scuderia non vuol dire automaticamente essere famosi. "Lavorare come elettronico in una qualsiasi scuderia, significa restare per la maggior parte del tempo dietro le quinte, tanto che il mio unico vero momento di gloria pubblica che ricordi risale a tre/quattro anni fa, quando riuscimmo a risolvere un problema alla partenza grazie al nostro sistema di launch control" ricorda Dieter. "Un altro momento, diciamo così di gloria, che ricordo è quando un giornale Tedesco pubblicò una mia foto accanto al titolo che recitava: "E' questo l'uomo che sta impedendo a Michael Schumacher di continuare a vincere?". Non proprio una gran Gloria, diciamo così!".

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