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10 September 2007

Jean Todt: "Andremo avanti"

Maranello, 10 settembre 2007

L'Amministratore delegato della Ferrari, Jean Todt, ha dichiarato che se la McLaren verrà prosciolta dalle accuse dello scandalo di spionaggio che ha coinvolto il mondo della Formula 1 negli ultimi tre mesi, la Ferrari muoverà azioni presso il tribunale civile per dimostrare che la squadra inglese ha tratto vantaggi dalla visione e dallo studio dei disegni della Ferrari.

Le sue dichiarazioni sono state raccolte dopo la cocente sconfitta della Ferrari nel suo Gran Premio di casa a Monza questa domenica. "Per noi è troppo importante e andremo avanti in Italia - ha detto Todt - non esprimo commenti riguardo a quelle che saranno le decisioni, non so quali saranno nè quello che potrà succedere dopo che verrà preso quest'indirizzo, noi ci muoveremo in ogni caso anche presso la corte civile inglese".


Todt ha continuato dicendo di non avere influenza su alcun tipo di penalizzazione che possa servire se la McLaren fosse giudicata colpevole. "Non si tratta di avere molte possibilità, come scegliere se preferiamo arrivare primi o secondi. Non ci è dato di scegliere. E' una questione di competenza della FIA, il Consiglio Mondiale dovrà decidere in base alle prove in suo possesso; il nostro dovere è rendere (disponibili) quante più prove possibili al Consiglio Mondiale per consentirgli di capire cosa esattamente sia avvenuto.

"Noi non abbiamo accettato il verdetto emesso in precedenza, perchè riteniamo che la decisione non sia stata appropriata; inoltre, se si considerano le precise parole della sentenza "nel caso emergano nuove prove", le decisioni potranno essere diverse. Ora abbiamo nuove prove a supporto. Siamo stati in grado di produrre nuovi fatti da analizzare.

Todt ha sottolineato che non vi è stata alcuna possibilità di accordo tra la Ferrari e la McLaren in previsione della sentenza di giovedì. "Non ha niente a che fare con un accordo tra Ferrari e McLaren. E' una questione che verrà portata di fronte al Consiglio Mondiale. E' stata semplicemente un'udienza da parte della Corte d'Appello Internazionale. La FIA ha in seguito deciso di interrompere l'azione della Corte d'Appello Internazionale alla luce di nuove prove e presentarle al Consiglio Mondiale, questi sono i fatti".

Continuando, ha comunque riconosciuto che l'intera vicenda sta danneggiando la Formula 1. "Si sta inficiando lo sport. Si è verificato nell'atletica, è successo in alcuni casi di vincitori di medaglie d'oro, nel ciclismo, nel calcio e ora anche in Formula 1. Ci dispiace che ora lo scandalo coinvolga la Formula 1. Purtroppo siamo nella posizione di cercare a tutti i costi di far emergere la verità. E' tutto quello che vogliamo e tutto quello per cui abbiamo lavorato, e siamo fiduciosi che la verità verrà fuori".

Todt ha proseguito dicendo che si sentiva più fiducioso per la Ferrari riguardo agli ultimi quattro Gran Premi della stagione, rispetto a come le cose sono poi effettivamente andate a Monza. "Appena concluso il debriefing, ho parlato con i nostri ingegneri. Sicuramente quest'anno non siamo stati competitivi su circuiti nei quali è necessario molto grip meccanico e dove ci sono cordoli impegnativi, come ad esempio a Indianapolis e a Montreal ed, in particolare, a Monte Carlo, in Canada, a Budapest e infine a Monza. Per le restanti gare, c'è ancora un punto interrogativo riguardo al Fuji, perchè non siamo mai stati lì, ma per quello che riguarda Spa, Shanghai e il Brasile, non ci sono circostanze che ci fanno prevedere di non poter essere competitivi su queste piste.

"Questo è un Campionato molto difficile, fatto principalmente di una lotta tra due squadre. E' sufficiente vedere la classifica, dall'inizio della stagione, i tempi sul giro per valutare che in alcune occasioni loro sono stati effettivamente più veloci di noi, come oggi, mentre alcune volte noi siamo stati migliori di loro. E' innegabile però che qui a Monza la McLaren è stata maggiormente competitiva nell'arco di tutto il weekend, oltre che più affidabile". Nonostante la classifica, che vede Kimi Raikkonen avanti di cinque punti rispetto a Felipe Massa, Todt ha detto che non ci sono piani per supportare un pilota più dell'altro nella lotta al Campionato. "No, al momento devono pensare solo a gareggiare".

Todt ha concluso dicendo che la rottura della sospensione posteriore di Felipe Massa non è ancora stata analizzata approfonditamente, ma quasi certamente si è trattato di un caso isolato. "Stiamo facendo accertamenti sull'accaduto. Abbiamo trovato dove si trova il problema ma ora dobbiamo disassemblare la componente e capire esattamente quale è stata la ragione che ha causato il tutto. Per l'evidenza che abbiamo al momento, è la prima volta che ci troviamo davanti ad un problema di questo tipo."

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