GP del Belgio - Tombazis: "Sono moderatamente ottimista"
A Monza ogni squadra ha portato in pista un pacchetto specificamente studiato per la pista, ma in realtà le performance aerodinamiche della monoposto sono ancora più importanti sulla pista di Spa-Francorchamps, dove si svolgerà il prossimo appuntamento della stagione questo weekend, e che rientra quest'anno nel calendario di Formula 1 dopo un'assenza durata due anni. Questa almeno è l'opinione del Capo Progettista della Scuderia Ferrari Marlboro, Nikolas Tombazis. "Parlando in generale, Spa è il tipo di circuito in cui le differenze di performance che si creano tra le diverse monoposto vengono amplificate. A confronto di circuiti sui quali siamo stati piuttosto forti, Spa richiede effettivamente un minor livello di downforce, quindi le vetture raggiungono maggiori velocità con minore downforce. Tuttavia, Spa ha anche in comune con altre piste che ci sono state favorevoli anche la presenza di alcune curve da percorrersi ad alte velocità, che sollecitano molto le gomme, e questo per noi è un aspetto positivo. Inoltre, data la presenza di lunghi rettilinei, viene data molta importanza alla potenza del motore. Penso di poter dire, tutto sommato, che sono fiducioso sulla competitività della F2007 su questo circuito."
In ogni caso, con i suoi 7.004 chilometri, con intermedi più lunghi rispetto al passato in ragione delle piccole modifiche apportate al disegno, Spa si presenta come un tracciato piuttosto differente dalla maggior parte dei circuiti, dunque è difficile avere una chiara visione della differenza di competitività tra le squadre, e soltanto dopo le due sessioni di prove libere che si svolgeranno venerdì sarà possibile individuare un trend generale per il weekend. " Sono comunque ragionevolmente ottimista sul fatto che il tracciato si adatterà bene ai punti di forza della nostra macchina - continua Tombazis. "Quando abbiamo effettuato la nostra prima sessione di test a Spa, nello scorso mese di luglio, siamo andati piuttosto bene. Comunque, le monoposto sono state ulteriormente migliorate da allora ed è abbastanza difficile determiniare esattamente quale dei due team - il nostro e quello dei nostri avversari più vicini - abbia fatto i progressi maggiori da quel momento. Sono comunque moderatamente ottimista."
Il fatto che Spa-Francorchamps solleciti maggiormente gli pneumatici, e dunque si adatti meglio alla Ferrari rispetto alle vetture delle squadre avversarie è un argomento sul quale il Capo Progettista non vuole dare troppe informazioni, come è naturale che sia! "Questo coinvolge aspetti di performance della monoposto che sono particolarmente complicati in termini di determinazione del comportamento della vettura sia dal punto di vista meccanico, sia di dinamica, ma anche di come gli pneumatici vengono sollecitati - continua Tombazis, - è un comportamento dalle variabili complesse ed è collegato molto strettamente con le performance dinamiche della monoposto, oltrechè alle sue caratteristiche aerodinamiche, e a come la vettura ripartisca i carichi quando si trova sul rettilineo, oltre naturalmenta alle sollecitazioni impresse alle gomme durante le fasi di frenata e nelle curve. Questi fattori possono dare una chiara indicazione di come la superficie degli pneumatici si possa usurare dopo un determinato numero di giri".
Pur essendo state apportate diverse modifiche al tracciato belga, un aspetto rimane costante ed imprevedibile, ed è l'alto rischio di pioggia presente in quest'area geografica, incrementato ulteriormente dal fatto che quest'anno il Gran Premio si svolgerà un paio di settimane più tardi del consueto. "Il meteo è un elemento sul quale, purtroppo, non possiamo esercitare alcun controllo - prosegue Tombazis - in poche parole, se sai di essere competitivo ti auguri che non piova, mentre se non lo sei, speri nell'aiuto del meteo. Non mi piace molto quando le gare di Formula 1 diventano quasi una lotteria, anche se mi rendo conto che aumenti lo spettacolo per gli spettatori. Trovo snervante una gara nella quale speri di vincere e vedi rovinata dalla pioggia, come è stato nel caso della Germania."
Il tracciato più lungo di tutta la stagione offre di fatto tutti i tipi immaginabili di curve: da quelle molto lente come il tornante de La Source, fino all'esaltante e unica curva dell'Eau Rouge. "Penso che l'Eau Rouge sia piuttosto importante, perchè non è soltanto veloce, ma determina anche una compressione della vettura, che quindi è più bassa sul tracciato rispetto ad ogni altra curva veloce - commenta Tombazis - Il modo in cui le vetture sono costruite al giorno d'oggi, in particolare in relazione ai diffusori può costituire un fattore cruciale nel corso del weekend". La lunghezza di un singolo giro inoltre influenza senz'altro il modo in cui si svolgono le sessioni di prove libere e quelle di qualifica. "Qui il singolo giro è lungo, quindi il numero di tornate che si possono completare nelle prove è certamente minore. Si soffre un po', anche se le condizioni sono le medesime per tutti, dato che si riesce a ricavare un campione statisticamente più ridotto di rilevazioni, e se un pilota è fermo o commette un errore, ha a disposizione un minor numero di giri per ricavare dati rilevanti. Nel corso delle qualifiche si hanno disposizione meno giri veloci in cui si consuma molto carburante, ma di nuovo, è lo stesso per tutti i piloti, quindi la quantità di carburante che viene consumata durante il giro veloce sarà leggermente maggiore rispetto al solito, ma questo non dovrebbe in ogni caso penalizzare o avvantaggiare nessuno".
La sfida esaltante costituita dal bellissimo circuito belga è spesso citata come una delle prove nelle quali l'abilità del pilota può davvero giocare un ruolo determinante in termini di pacchetto complessivo, molto maggiore rispetto ad altri circuiti. Forse non sorprende che questo sia un punto di vista sul quale Tombazis, da ingegnere, rimane piuttosto scettico. "Spa è considerato un circuito competitivo per i piloti, ma è così determinante, trovandoci a fine stagione, che, in questo weekend dobbiamo soltanto cercare di dare il massimo fino all'ultimo, e dobbiamo essere competitivi con questo spirito nel corso di tutte le gare restanti. Non possiamo certo permetterci di rilassarci." Se da un lato l'importanza del pilota a Spa può costituire argomento di discussione, è una realtà di fatto che il vincitore delle ultime due edizioni del Gran Premio del Belgio, nel 2004 e nel 2005 sia stato proprio Kimi Raikkonen!
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