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03 October 2007

Kimi Raikkonen "Il peggiore dei momenti"

Maranello, 3 ottobre

Prima di lasciare il Giappone alla volta di Shanghai, Kimi Raikkonen ha affidato come consuetudine a ferrariworld.com le sue riflessioni sul Gran Premio di domenica scorsa. "Che dire? Può succedere di tutto in Formula 1. Questa è anche la ragione per la quale non sono mai troppo entusiasta di parlare prima delle gare. Siamo arrivati in Giappone con una situazione di punteggio piuttosto difficile. Ora dobbiamo fare i conti con quello che è successo, che ha peggiorato le cose. Ma non possiamo farci più niente: naturalmente abbiamo poche speranze per il titolo ma è sempre meglio averne poche che nessuna. Non rinunceremo, mai. Siamo dei lottatori e lo dimostreremo di nuovo. Faremo del nostro meglio per vincere queste ultime due gare: è chiaro che tutto dipende però anche dagli altri. Sono certo che avevamo il potenziale per vincere in Giappone: non è stata la pioggia ad impedirci di farlo ma solo il fatto di essere stati costretti a rientrare ai box subito, per una comunicazione della giuria di cui non eravamo a conoscenza.

Se l'avessimo saputo, naturalmente avremmo cambiato le gomme prima della partenza. Quando si prendono simili decisioni bisogna essere certi che tutti i team ne siano informati con sufficiente anticipo. Invece noi siamo venuti a conoscenza di questa regola, quando eravamo già in gara. Certamente è stato un grosso rischio iniziare con le gomme da bagnato standard ma dovevamo prenderlo: le due McLaren erano davanti a noi e dovevamo superarle entrambe. Per cercare di vincere sei constretto a provare qualcosa di diverso rispetto agli avversari; se invece sei in vantaggio e guidi la classifica, allora giochi in difesa e tenti di non perdere troppi punti.
E' stato un momento terribile quando mi è stato detto di tornare ai box e di cambiare le gomme, altrimenti ci avrebbero squalificato.
Mentre rientravo mi sono reso conto che la nostra gara non prometteva niente di buono. Mi è stato chiesto se questa è stata la gara più difficile che avessi mai fatto. Ogni volta che piove è durissima guidare: se sei dietro qualcuno non riesci a vedere abbastanza attraverso il muro d'acqua che si solleva dalla pista e se poi sei in fondo al gruppo devi soltanto sperare che nessuno davanti rallenti improvvisamente. Siamo riusciti a risalire la classifica fino alla zona punti ma ogni sorpasso è stato veramente duro. Alla fine ero anche riuscito a passare il mio amico Kovalainen ma poi lui mi ha superato di nuovo: comunque terzo o secondo non sarebbe cambiato molto perché dovevamo solamente vincere. Tutto indica in Hamilton il prossimo campione del mondo ma cercheremo di rendergli la vita difficile nelle due ultime corse. La prima sarà in Cina: non ho mai vinto a Shanghai ma sono arrivato una volta secondo ed una terzo. Come sempre, daremo il massimo per vincere.

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