Stefano Domenicali - "Dobbiamo arrivare primi e secondi"
"Se guardiamo alla prossima gara, non possiamo che affrontarla con grande determinazione. Dobbiamo conquistare il primo e il secondo posto, questo è l'obiettivo. Questa, senza dubbio, sarà la nostra strategia." Il Direttore sportivo della Scuderia Ferrari Marlboro Stefano Domenicali, nella conferenza stampa di ieri, si riferiva inequivocabilmente alle rinnovate ambizioni della squadra dopo la vittoria del Gran Premio della Cina a Shanghai, che ha portato Raikkonen a sette punti dal leader della classifica Lewis Hamilton e tre punti dietro al Campione del Mondo in carica Fernando Alonso, ad una gara dalla conclusione della stagione, che avverrà in Brasile.
Domenicali ha continuato elogiando Raikkonen per come ha attaccato Hamilton; ma il pilota finlandese ha contribuito con la sua pressione a determinare il sottosterzo del pilota inglese, finito fuori pista nella ghiaia all'ingresso della corsia dei box? "Non lo so - ha commentato Domenicali - ad essere onesti forse aveva già dei problemi con gli pneumatici, ma Kimi era subito dietro di lui, e lo ha attaccato al momento giusto, specie considerando che era assolutamente necessario evitare il contatto tra i due, perchè non si può mai sapere cosa possa succedere in quegli istanti. A questo punto, un eventuale incidente sarebbe stato per noi drammatico, in quanto avrebbe posto la parola fine sul Campionato, il che dimostra quanto Kimi sia stato abile ed abbia sfruttato il momento più opportuno per sferrare l'attacco ad Hamilton."
Il Direttore delle attività in pista della Scuderia Ferrari Marlboro, Luca Baldisserri, ha spiegato che le modifiche in vista del Gran Premio del Brasile saranno molto limitate. "Non possiamo effettuare sessioni di test, in quanto i giri a nostra disposizione sono esauriti. Dovremo fare un collaudo, ma sarà fatto solamente per controllare la perfetta efficienza di componenti che utilizzeremo in gara, quindi il motore e il cambio, mentre l'unico grosso lavoro di preparazione che potremo compiere sarà con l'attività di simulazione che, ovviamente, cercheremo di fare al meglio delle nostre possibilità."
Tutti e tre gli aspiranti al Campionato avranno motori nuovi per la gara conclusiva, per cui un motore da utilizzare per una singola gara. E' questa una circostanza in cui la Ferrari può giocare d'attacco o prendersi qualche rischio, anche maggiore rispetto ai diretti avversari per il Mondiale? "Questo in effetti era già stato pianificato - ha detto Baldisserri - e negli ultimi test abbiamo provato qualcosa di nuovo nel motore, qualcosa che normalmente viene utilizzato per due gare, mentre in questo caso utilizzando il propulsore per una gara soltanto, è facile immaginare che probabilmente disporremo di una maggiore potenza in termini assoluti, pur se ciò rappresenta sempre un rischio in termini di affidabilità.
La Ferrari ha vinto in Brasile l'anno scorso, in una gara nella quale probabilmente è stata più competitiva degli altri, quindi come valuta Baldisserri le chance di vittoria per quest'anno? "La monoposto quest'anno è un po' diversa rispetto alla passata stagione. L'anno scorso abbiamo fatto la nostra scelta di gomme, avevamo le Bridgestone, quindi abbiamo di fatto deciso che pneumatici montare. Quest'anno è diverso, perchè dobbiamo attenerci alla decisione di Bridgestone per la fornitura in questo Gran Premio, e loro hanno scelto di portare gomme morbide e super morbide. Questa, ad essere onesti, non è la nostra opzione preferita, perchè lungo tutto il corso della stagione, abbiamo avuto le maggiori difficoltà con quelle due mescole. E sapete quanto siano importanti gli pneumatici nella performance di una vettura, e se non si è in grado di utilizzarli al meglio delle loro prestazioni, si possono perdere facilmente decimi preziosi."
Il problema delle gomme morbide o super morbide è legato quindi al singolo giro per le qualifiche oppure allo svolgimento della gara? "No - ha detto Baldisserri - è soltanto per il singolo giro, e dobbiamo cercare di capire come massimizzare il comportamento della mescola super morbida in qualifica. Abbiamo lavorato molto su questo dopo la gara di Budapest, e credo che abbiamo individuato il problema."
A Stefano Domenicali è stato poi chiesto se la rivalità tra i due piloti della McLaren potesse forse giocare un ruolo positivo per la Ferrari. "Dobbiamo guardare alle nostre monoposto" - ha replicato. "La situazione è già complessa perchè dobbiamo arrivare primi e secondi e poi vedremo, ma di sicuro, con il dovuto rispetto, ci rendiamo conto di quanto alta sia la pressione su entrambi i loro piloti. L'unica cosa che posso dire è che saremo concentrati sul nostro lavoro e questo è tutto. Rispettiamo il lavoro degli altri, ma quello che stiamo cercando di fare è sicuramente di mettere loro pressione, non c'è dubbio."
La pressione ha a che fare anche con la tattica utilizzata in Cina. "Parlando di questa gara, dopo il primo pit stop, stavamo aspettando di verificare la strategia di Hamilton, perchè sapevamo che lui aveva un minore carico di carburante sulla sua macchina rispetto a noi. Ovviamente dovevamo solo controllare il passo di gara ed anche tutte le variabili in gioco nella situazione. A quel punto sapevamo che c'era la concreta possibilità di potergli stare davanti, cosa che ha reso il tutto un po' più facile".
E' stato una sorpresa quindi per la Ferrari l'errore di Hamilton? "Sapete, quando si è sotto pressione, si possono commettere errori ovunque. Questo dimostra come sia fatta la Formula 1, specie perchè probabilmente in quel momento Lewis pensava di trovarsi nella fase più semplice della sua gara, ma queste sono le corse" - ha concluso Domenicali.
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