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09 October 2007

Kimi Raikkonen: "Orgoglioso di essere parte della storia Ferrari"

Maranello, 9 ottobre 2007

E' un Kimi Raikkonen soddisfatto quello che ha lasciato la Cina dopo la doppia trasferta in Estremo Oriente. "Domenica sera ero felicissimo: non abbiamo raccolto il massimo fra Cina e Giappone ma abbiamo dimostrato che potevamo vincere entrambe le corse e questo è importante in vista del Brasile" - ha dichiarato Kimi - "La situazione sembrava compromessa dopo il Fuji ma Shanghai a rimesso le cose a posto. Ora abbiamo di nuovo la speranza di vincere il titolo ed è bello sapere di poter andare a San Paolo a giocarci le nostre chance. Certo sarebbe stato meglio se anche Alonso fosse rimasto a secco ma è stato fondamentale il ritiro di Hamilton, il primo della sua stagione. E' dal Nuerburgring, da quando fui costretto a fermarmi per un problema idraulico, che il campionato non è più davvero nelle nostre mani. Noi dobbiamo continuare sulla strada seguita in queste ultime corse: dare il massimo per cercare di fare la doppietta. Ne abbiamo le possibilità, come abbiamo ampiamente dimostrato. Se ci riusciremo anche ad Interlagos poi dipenderà da quello che avranno fatto i nostri rivali."


Kimi era convinto che la Ferrari sarebbe stata competitiva a Shanghai: "Sin dal giro del venerdì ho capito che la macchina andava molto bene, qualsiasi fossero state le condizioni meteo. Si trattava soltanto di trovare il bilanciamento migliore per la situazione che avremmo dovuto affrontare: abbiamo controllato le previsioni del tempo e ci siamo preparati adeguatamente. Sapevamo che avremmo dovuto essere attendisti nelle prime fasi della gara e poi spingere una volta che la pista si sarebbe andata asciugando e così è stato. Non abbiamo fatot la pole anche se avevo fatto un bel giro in Q3: Hamilton aveva meno benzina e ha avuto gioco facile. Dopo la partenza c'è stata qualche difficoltà a causa del sottosterzo: facevo fatica a girare nelle curve. C'è voluto un po' di tempo e poi la cosa è migliorata e sono riuscito a riprendere Hamilton. Poi, a causa delle bandiere gialle, ho dovuto attendere un po' prima di superarlo: ho dovuto alzare il piede più di una volta in diverse curve, quando mi trovavo a fianco a lui. Non c'era motivo di spingere e buttare via tutto. Una volta sparite le bandiere gialle, lui è andato un po' largo e io ne ho approfittato. In seguito, si trattava solo di rimanere concentrati e portare a casa la vittoria. Alla fine mi è stato chiesto se questa sia stata la più bella vittoria con la Ferrari: certo è stata molto difficile, la prima sul bagnato e ho provato davvero delle belle sensazioni. Peccato che avrebbero potuto essere ancora più belle se non avessi avuto ancora l'amaro in bocca per quanto accaduto al Fuji con la regola diffusa dalla FIA senza che noi ne fossimo informati"

Kimi non ha nascosto la sua soddisfazione per essere tornato in corsa per il titolo: "Siamo di nuovo in lotta. E' la seconda volta che mi giocherò le mie chance all'ultima gara dopo il 2003, quando arrivai a Suzuka con nove punti di ritardo da Michael. Ora ne ho sette di distacco da Hamilton e tre da Alonso: se il primo ripetesse il risultato di Michael in Giappone In gara può succedere di tutto. Con Alonso invece ci sono più possibilità di rimonta. La Ferrari ha vinto in Cina il suo duecentesimo Gran Premio: ho avuto soltanto una piccola parte in questa grande storia ma sono orgoglioso di essere parte di una squadra leggendaria. Duecento successi dimostrano quanto grande sia la forza della Ferrari."

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