GP del Brasile - Propulsori: fattore determinante ad Interlagos
l Gran Premio del Brasile in programma la prossima domenica ad Interlagos, segna non soltanto la fine della stagione 2007 di Formula 1, ma anche la conclusione del primo anno nella storia di questo sport, in cui lo sviluppo del motore è stato sospeso per rispondere all'esigenza di riduzione dei costi.
Sia Kimi Raikkonen, ancora in lizza per conquistare il Titolo Piloti, sia Felipe Massa, desideroso di vincere per il secondo anno consecutivo nella gara di casa, scenderanno in pista montando motori nuovi sulla loro F2007, in quello che sarà il diciassettesimo ed ultimo appuntamento del Campionato del mondo. In ogni caso, a differenza degli ultimi anni, il blocco dello sviluppo sul motore significa che fondamentalmente i propulsori avranno le stesse caratteristiche di quelli utilizzati nelle gare precedenti. "Quest'anno è stato abbastanza diverso dagli altri dal punto di vista della gestione del motore, diverso in termini di sviluppo, anche se ci sono ancora alcune aree nelle quali è possibile una progressione, in proporzione però più ridotta rispetto al passato, - dichiara Mattia Binotto, Responsabile dell'Ingegneria in pista e dei propulsori. "Il lavoro che possiamo fare è molto limitato. Comunque, questa differenza si applica soltanto alla struttura e allo sviluppo dei motori, perchè in termini di operazioni in pista, non ho notato alcun cambiamento. La gestione del motore nell'arco di un weekend di gara rimane la stessa, il che significa che si interviene su alcuni parametri e limiti nel tentativo di ottenere la massima performance da parte di un motore, tenendo in grande considerazione l'affidabilità. Questi elementi restano gli stessi da sempre."
Le restrizioni riguardo alla possibilità di sviluppo ed evoluzione dei motori hanno prodotto i loro effetti anche nei reparti specializzati dell'azienda. "I nostri progetti riguardo alle operazioni che avvengono nelle nostre officine per produrre e assemblare le diverse componenti sono considerevolmente cambiati. - continua Binotto - Nel caso della maggior parte delle componenti del motore siamo ora in grado di anticiparne la produzione e aumentare l'efficienza di tutta la nostra attività, e questo è un vantaggio molto forte in termini di riduzione dei costi, perchè si può così elaborare un preciso piano anche per razionalizzare queste operazioni."
Per la prima volta dal 2001, quando Ferrari forniva i motori alla Sauber e alla squadra di Prost, ancora una volta quest'anno la casa di Maranello ha fornito i motori a due team clienti - la Scuderia Toro Rosso e la Spyker. "Il blocco dello sviluppo dei motori ha contribuito significativamente a permetterci di fornire questo servizio, dato che ancora una volta si può schedulare e gestire l'intera attività con anticipo - spiega Binotto, - Abbiamo fatto un grande lavoro quest'anno e parte di questo è dovuto al congelamento delle modifiche al motore. D'altro lato si può dire che la nostra collaborazione con la Toro Rosso e la Spyker abbia dato ottimi frutti. Anche in termini di prestazioni abbiamo fatto grossi passi avanti nel corso della stagione, come si può vedere soprattutto nelle performance della Toro Rosso nelle ultime due gare. Ad inizio stagione, era più difficile gestire le cose dal lato dei nostri clienti, dato che avevamo pochissimo tempo a disposizione per preparare e ottimizzare l'installazione del motore sul telaio. Ma con entrambi questi team, siamo riusciti a farlo e abbiamo ottenuto considerevoli miglioramenti. Ora il nostro sguardo è rivolto a migliorare ancora con entrambi i team nel corso del prossimo anno. Abbiamo instaurato un'ottima collaborazione e una proficua relazione con loro. I nostri ingegneri a Maranello sono stati molto felici di vedere piazzati nelle prime sei posizioni al Gran Premio del Giappone ben quattro motori Ferrari. La Ferrari sta fornendo motori a queste due squadre principalmente per ragioni tecniche, dato che è utile far correre sei motori in ogni gara. I riscontri in termini di affidabilità e di usura del motore sono infatti fondamentali."
Per il Brasile, le due F2007 avranno motori nuovi. "In passato, quando non dovevamo predisporre i motori per le ultime due gare, si potevano effettuare alcune sperimentazioni estreme da parte delle scuderie, ma ora con il blocco in atto abbiamo dei limiti su ciò che può essere fatto - dice Binotto, - Una volta potevamo attuare uno sviluppo mirato per singola gara, o addirittura sviluppare componenti speciali con vita più breve. Ora, tutti gli elementi devono restare i medesimi, anche se è vero che la distanza da coprire per i motori che portiamo a San Paolo è diversa: 500 km invece di 1.000. Ciò significa che possiamo provare ad incrementare la potenza d'uso del motore, ad esempio aumentare i giri del motore, tentando di ottenere i migliori risultati in termini di prestazioni. POssiamo anche farlo girare a temperature più elevate. Considerando il circuito di Interlagos, il maggiore parametro da prendere in considerazione, e che riguarda i motori è l'altezza sul livello del mare, che ne determina una riduzione di potenza. Soprattutto, è da tenere in considerazione che il rettilineo principale dopo la corsia dei box è situato in alto, il che significa che la potenza erogata dal propulsore è al di sopra dei parametri. Bisogna quindi cercare di produrre la maggiore potenza sul rettilineo principale per avere l'opportunità di sorpassare, e dunque anche la scelta dei rapporti del cambio è molto importante. Questi fattori sono determinanti in quanto, quando si effettua il setup della vettura, la monoposto deve essere ottimizzata non necessariamente per ottenere il miglior tempo sul giro, ma più per ricavare la massima velocità ed accelerazione sul rettilineo principale".
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