La Lamborghini Miura, mito italiano della velocità, protagonista della Mostra di Roma
Una Lamborghini Miura SV è tra le indiscusse protagoniste della prestigiosa Mostra « Il Mito della Velocità » in programmazione al Palazzo delle Esposizioni di Roma da oggi al 18 maggio.
La vettura esposta, di colore giallo, risale al 1971 e appartiene alla collezione Lamborghini del Centro Eccellenza di Sant’Agata Bolognese.
La Miura è universalmente riconosciuta come un’icona della storia automobilistica italiana e mondiale, una supersportiva considerata totalmente rivoluzionaria per le sue caratteristiche tecniche ed estetiche. E’ la rappresentazione motoristica del concetto stesso di velocità che stupì il mondo contrapponendosi alle lussuose, veloci ma esteticamente tradizionali Gran Turismo a motore anteriore prodotte fino a quel momento.
La Miura, dal nome di Edoardo Miura, grande amico di Ferruccio Lamborghini e famoso allevatore dei più forti e battaglieri tori da combattimento, è ancora oggi considerata la più bella automobile mai costruita finora.
Frutto della sapiente collaborazione di Nuccio Bertone, Marcello Gandini, Giampaolo Dallara e Paolo Stanzani, è dotata di un telaio in scatolato, con scocca portante sulle cui appendici sono fulcrati i due cofani asportabili. La carrozzeria ha una linea sinuosa, sensuale, inconfondibile ed è alta solamente 105 centimetri dal suolo, con una altezza minima da terra di 135 millimetri. Motore a 12 cilindri a V di sessanta gradi montato in posizione posteriore trasversale, quattro litri di cilindrata, unico blocco comprendente cambio e differenziale, sviluppa una potenza di 350 CV a 7000 giri e una velocità massima record per quei tempi di 285 km/h.
Presentata al Salone di Ginevra del 1966, riscosse un immediato successo mondiale, polverizzando qualsiasi criterio di riferimento nel settore delle auto sportive. Il mondo aveva finalmente la sua prima supersportiva. Se inizialmente era stata stimata una produzione limitata di decine di unità, di Miura ne vennero prodotte e vendute alla fine ben 750.
Quando poi iniziarono le prime consegne, la Miura fece letteralmente sparire qualsiasi rivale. Frank Sinatra e Dean Martin la vollero subito, lo Scià di Persia ne acquistò più di una, in tutto il mondo l'arrivo di una Miura rappresentò un vero e proprio evento sociale. Raramente la bellezza di una carrozzeria si è sposata tanto bene alla potenza di una meccanica al tempo stesso classica e potentissima, nella quale Lamborghini ha saputo inserire tutti i progressi tecnici possibili, pur rimanendo fedele allo schema tutto italiano del motore 12 cilindri a V.
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