GP d'Australia - Un esordio difficile
Dire che la Ferrari non ha vissuto un buon esordio della stagione 2008 sarebbe un eufemismo, visto l'ottavo piazzamento di Kimi Raikkonen, che pure si assicurava un "punto di consolazione" e visto il ritiro di Felipe Massa a metà gara, nel corso del 29esimo giro. In effetti, il pilota finlandese si era all'inizio classificato nono, ma è risalito di una posizione dopo la squalifica di Barrichello.
Le cose iniziavano ad andare molto male per Massa già subito dopo la partenza, quando perdeva terreno rispetto alla quarta posizione dalla quale era partito, urtando le barriere dopo la battaglia contro Kovalainen, circostanza che lo costringeva a fermarsi ai box a sostituire il musetto. Davanti Hamilton (McLaren Mercedes), che partiva dalla pole position per la settima volta nella sua carriera, stava davanti a Kubica (BMW-Sauber) e Kovalainen (McLaren-Mercedes). Rosberg (Williams-Toyota) si portava in quarta posizione davanti ad Heidfeld (BMW-Sauber) e Trulli (Toyota). Kimi intanto stava recuperando, passando dalla 15esima posizione, che occupava in griglia di partenza fino all'ottava in questi giri iniziali.
Button e Davidson, su Honda e Super Aguri, venivano alla collisione e Mark Webber, unico pilota australiano in gara, su Red Bull, non correva oltre la prima tornata. Tutti questi episodi di incidente portavano allo spiegamento della safety car da parte della Direzione gara.
Davanti, Hamilton continuava intanto a segnare il passo di gara e alla fine del decimo giro precedeva Kubica di 7.6 secondi, mentre Kovalainen continuava in terza posizione, davanti a Rosberg, Heidfeld e Trulli. Dietro di loro c'era la Honda di Barrichello, che a questo punto era impegnato in una serrata lotta con Kimi che lo seguiva da vicino, ed era intenzionato a passarlo.
Kubica era il primo a rientrare ai box per cambiare le gomme e fare rifornimento di carburante, mentre il lungo e difficile pomeriggio di Massa vedeva il suo avanzamento di una posizione quando il pilota brasiliano sopravanzava Nakajima su Williams, nel corso del 17esimo passaggio. Quando Raikkonen finalmente aveva la meglio su Barrichello, dato che montava gomme morbide, iniziava a far segnare i propri migliori tempi sul giro. La giornata di Felipe conosceva intanto un altro inconveniente al 26esimo giro, quando, trovandosi con il musetto della propria F2008 vicinissimo a Coulthard, i due piloti arrivavano alla collisione in corrispondenza della curva 1, il che costringeva il pilota scozzese al ritiro e riportava in pista la safety car. Kimi in realtà pensava a questo punto di rientrare ai box, ma fortunatamente si rendeva conto che, in ragione delle regole vigenti in regime di safety car, non avrebbe potuto farlo, data la chiusura della pit lane.
La gara di Felipe è terminata al trentesimo giro quando finiva fuori pista ed era costretto al ritiro per un problema al motore, e, nel giro successivo, la gara si riapriva con l'entrata della Safety Car. Kimi aveva attaccato il connazionale finlandese Kovalainen, ma era finito per uscire di pista sulla ghiaia alla terza curva perdendo molte posizioni e essendo poi costretto al pit stop.
Il giro 44 ha visto l'incidente più serio della gara, quando Glock ha avuto un pesante scontro con la sua Toyota, richiamando ancora in pista la Safety Car. Barrichello si è rifornito prima che la pit lane fosse aperta trascinando e facendo cadere il meccanico che stava rifornendo la sua Honda durante il pit. Al giro 50 era ovvio che Raikkonen avesse qualche problema da uno sguardo ai suoi tempi sul giro, e alla 54esima tornata è tornato indietro ai box per ritirarsi a causa di un guasto al motore. Al giro 56, Bourdais, al debutto in F1 con la Toro Rosso, si è ritirato quando era in quarta posizione mentre nell'ultima fase della gara Kovalainen passava Alonso, ma lo spagnolo riguadagnava il quarto posto sul rettilineo finale.
La gara si è così conclusa con Hamilton che conquistava la sua quinta vittoria in F1, accompagnato sul podio da Heidfeld e Rosberg. I rimanenti punti sono andati ad Alonso, Kovalainen, Nakajima, Bourdais e Raikkonen.
Per la Scuderia si è trattato, come ha ammesso la stessa dirigenza del team, di un inizio davvero negativo per più aspetti, e adesso bisogna solo aspettare una settimana per riprovarci nella seconda gara della stagione sul circuito di Sepang in Malesia. La Ferrari è più volte riuscita a rovesciare analoghe situazioni impossibili, in fasi ben più critiche della stagione agonistica, e quindi la squadra, sebbene delusa, è tutt'altro che abbattuta.
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