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06 November 2005

GERHARD BERGER IN SELLA ALLA DESMOSEDICI!

Oggi sul circuito di Valencia il vincitore F1 Gerhard Berger ha tastato il gusto della MotoGP dal sellino posteriore della Ducati Desmosedici biposto, guidata da Randy Mamola.

Solo le maniglie attaccate al serbatoio, il doppio sellino e le pedane permettono di distinguere questo bolide dalle moto che Loris Capirossi e Carlos Checa utilizzano in gara.


“Curvare è stata certamente la cosa più incredibile – ha commentato l’austriaco che ora vive a Monaco, che per tre volte ha concluso il Campionato di F1 con il terzo posto e che si è ritirato alla fine della stagione 1997 – Anche la frenata è divertente, ma occorre tenersi veramente ben saldi: io per fortuna sono abituato a vedere le curve avvicinarsi rapidamente. La più grande differenza tra F1 e moto è che quest’ultima sembra più dolce. La F1 è più brutale: è tutto un susseguirsi di frenate e accelerazioni fortissime. Su una moto sembra quasi di fluttuare e gas e freno sono controllati molto più dolcemente. E’ stata una bellissima esperienza e con Randy alla guida ero tranquillo e sicura di essere in buone mani. L’unico inconveniente che ho riscontrato è stato dovuto alla placca che ho nel collo (conseguenza di un incidente in auto), che non è proprio perfetta per un giro su una MotoGp!”

Altri passeggeri di Randy, sempre oggi sul circuito di Valencia, la campionessa mondiale di trial femminile Laia Sanz e il segretario agli sport David Serra.

“Ero più nervosa prima di salire piuttosto che durante il giro – ha confessato la Sanz, diciannovenne di Barcellona – Mi sono piaciute moltissimo la sensazione della frenata e soprattutto dei cambi di direzione. Anche la velocità di ingresso alla prima curva è stata impressionante!”.

Anche Serra è rimasto assai positivamente impressionato dall’esperienza con Randy, vincitore di tredici gare nella massima categoria.
“Fantastico, incredibile! – sono state le prima parole di David – La velocità è fenomenale ma mi sentivo bene in sella. Randy è molto, molto veloce ma anche molto, molto sicuro”.

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