GP del Canada - Massa: "Mi piace il circuito canadese"
A più di una settimana dalla conclusione del GP di Monaco, dove sono arrivato terzo, mi trovo ora a casa in Brasile e con il senno di poi posso considerare tutti gli aspetti positivi di quella gara, che, dato che sono partito dalla pole position potrebbe essere considerata deludente. L'elemento certamente più positivo che è emerso da essa è che abbiamo dimostrato che la Ferrari F2008 è stata certamente competitiva anche su quel tracciato; la prima volta che questo si verificava dopo molti anni. Prima di andare a Monaco, non potevamo essere completamente certi di come si sarebbe potuta svolgere la gara, dopo gli scarsi risultati delle ultime stagioni. Mentre i fatti mostrano soltanto la conclusione al terzo posto, è del tutto credibile dire che avremmo potuto vincere sul circuito stradale di Monaco se la gara si fosse svolta in condizioni normali. Non sto dicendo con questo che avremmo potuto vincere facilmente, ma la vittoria sarebbe stata probabilmente la logica conclusione del fine settimana. Alla fine, abbiamo perso in quella che si è rivelata una gara incredibile, dato che avevamo iniziato dal primo e dal secondo posto in griglia di partenza, con la migliore strategia possibile.
E' chiaro che ora stiamo fronteggiando due avversari molto forti che sono la McLaren e, anche se non ha ancora vinto una gara, la BMW. La battaglia si sta facendo molto serrata ed emozionante, e questo è la prova che bisogna totalizzare dei punti ad ogni singola gara. I sei punti che abbiamo conquistato a Monaco non sono sufficienti, ma non sono comunque un cattivo risultato, e la lotta per la conquista di entrambi i Campionati è ancora molto aperta.
Presto partirò da San Paolo, dove ho trascorso alcuni giorni con la mia famiglia e i miei amici e partirò alla volta di Montreal. Basandomi su quello che ho appena detto riguardo a Monaco, possiamo essere ottimisti sulla possibilità di trasformare questo evento, che non ci è stato molto favorevole nel passato, in un fine settimana di successo. A prima vista, l'intricato circuito stradale di Monaco e la pista di Montreal hanno ben poco in comune, ma di fatto, vi si possono trovare molte somiglianze. Per iniziare, entrambi hanno un asfalto capace di sviluppare scarso grip e la superficie è solitamente molto verde e sporca all'inizio del fine settimana. Come Monaco, utilizzeremo una mescola super morbida in quel circuito e, come a Monaco, avremo bisogno di una monoposto che abbia un'ottima trazione e stabilità; una macchina molto efficiente e con un buon grip meccanico.
Mi piace il circuito canadese e sono andato sempre bene su quella pista, anche in passato, quando ho concluso al quarto posto con la Sauber nel 2005. Lo scorso anno non è andata così bene, dato che c'è stato l'episodio del semaforo alla fine della pit lane, e non è stato bello lasciare il Canada dopo essere stato penalizzato con la bandiera nera durante la gara. La pista è interessante e tutte le squadre si trovano nella stessa condizione, per aver provato per un giorno sul "tracciato di Montreal" al Paul Ricard, giornata che però è stata pesantemente condizionata dalla pioggia. Mi piace molto la città e l'atmosfera e non vedo l'ora di vivere il fine settimana sia dentro che fuori dal circuito. Ci sono molti tifosi della Ferrari là e ci sarà anche un appuntamento del Campionato monomarca Ferrari, come gara di supporto. E' bello vedere una distesa di vetture Ferrari da strada intorno ad una pista di gara! Non ho praticamente alcuna esperienza di gare di Gran Turismo, nonostante abbia corso in due gare di Super Touring per l'Alfa Romeo nel 2001. In una gara ho avuto un incidente, ma nella seconda ho concluso quinto e ho fatto quello che dovevo fare, cioè letteralmente aiutare il mio compagno di squadra a vincere il Campionato. E' stato davvero divertente, dopo l'uscita della prima volta, che mi sia qualificato davanti ai miei compagni di squadra! Qualificarmi davanti a diciannove altre vetture in campo sabato pomeriggio sarebbe certo una bella partenza per questo Gran Premio di Monaco.
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