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20 July 2008

GP di Germania - La Safety Car rovina la giornata

Hockenheim, 20 luglio 2008

Felipe Massa raggiunge il terzo gradino del podio al termine del Gran Premio di Germania e il suo compagno della Scuderia Ferrari Marlboro, Kimi Raikkonen finisce dove era partito, al sesto posto. La gara è stata vinta da Lewis Hamilton per la McLaren-Mercedes, mentre Nelson Piquet, scattato dalla penultima fila della griglia, ha portato la sua Renault al secondo posto grazie ad una fortunata e intelligente strategia di soste, consistita in un solo pit stop. Hamilton adesso conduce la Classifica Piloti con 58 punti, quattro punti in più del secondo posto di Massa, con Kimi terzo, tre punti più indietro. Nella Classifica Costruttori, la Ferrari è ancora davanti a tutti con 105 punti, mentre la BMW-Sauber è seconda a 89 e la McLaren-Mercedes tre punti più indietro. La griglia si componeva nel momento del fine settimana che ha fatto registrare le temperature più alte, con Felipe Massa al secondo posto della prima fila e Kimi Raikkonen in sesta posizione, in terza fila. Quando le luci si spegnevano, Hamilton conservava con la McLaren il vantaggio dato dalla pole, mentre Felipe seguiva subito dopo pressato per alcune curve dall'altra McLaren di Kovalainen. Kubica su BMW saliva dal settimo al quarto posto davanti a Trulli su Toyota e Alonso su Renault, facendo scivolare di una posizione Raikkonen, settimo. Dietro di lui c'era la Toro Rosso di Vettel, con la Red Bull di Webber e la Toyota di Glock a completare i primi dieci. Al quarto giro Kimi passava Alonso salendo così al sesto posto.

Al quarto giro, Hamilton amministrava un vantaggio su Felipe di 3,7 secondi e il pilota della Scuderia Ferrari Marlboro aveva un vantaggio di 2,7 secondi su Kovalainen. Kimi era undici secondi staccato dal leader. Come succede spesso una delle più emozionanti battaglie era nelle posizioni più basse, con Button (Honda) Coulthard (Red Bull) e Rosberg (Williams) che lottavano per il tredicesimo posto. Al decimo giro dei 67 totali, Hamilton aveva 7 secondi di vantaggio su Felipe, con Kovalainen staccato di 5,2 secondi. L'ordine dietro i primi tre era Kubica, Trulli, Raikkonen, Alonso, Vettel, Webber, Glock, Heidfeld, Bourdais, Button, Coulthard, Rosberg, Barrichello, Nakajima, Piquet, Fisichella, Sutil. Il leader era il primo ad effettuare il pit stop alla 18esima tornata (9 secondi) insieme a Kubica che si fermava dal quarto posto. Trulli e Alonso entravano insieme nel giro successivo, permettendo alla Toyota di passare davanti alla Renault. Felipe conduceva adesso la gara davanti a Kovalainen con sei secondi di margine, fino al rifornimento del ventesimo giro (7,9). Kovalainen entrava al giro 21, insieme a Vettel. Kimi rientrava nel corso della ventunesima tornata (8,0). Webber e Bourdais si facevano rifornimento al 23esimo giro. Al 25esimo giro, con tutte le vetture ancora in gara, il pilota inglese della McLaren conduceva davanti al brasiliano della Ferrari, il distacco tra loro era di 9,4 secondi. In terza, quarta e quinta posizione, Glock, Kovalainen e Heidfeld dovevano ancora effettuare il pit stop, con Kubica sesto, 3,4 secondi davanti a Kimi. Una volta completato il primo stint di gara però il finlandese della Ferrari si ritrovava in quinta posizione davanti a Trulli. La gara fino a quel momento non aveva registrato incidenti, ma al 36esimo giro, Timo Glock era protagonista di un grave incidente che costringeva la Direzione di gara a far entrare in pista la Safety Car. Nel momento in cui si verificava l'incidente, Piquet stava effettuando il rifornimento alla sua Renault e questo avrebbe avuto un effetto determinante sul risultato finale della gara.

Al trentottesimo giro, quando la pit lane veniva dichiarata aperta, quasi tutte le vetture effettuavano una sosta, con Kimi che si accodava a Felipe. Le prime tre posizioni erano occupate a quel punto da Hamilton, Heidfeld e Piquet, dato che tutti e tre dovevano ancora effettuare la seconda sosta. La gara si rianimava di nuovo per i 27 giri finali, con Felipe quarto e Kimi undicesimo. Vettel e Alonso si contendevano l'ottava piazza e permettevano a Raikkonen di passare la Renault al nono posto e poi all'ottavo, una volta superato anche Vettel. Il finlandese in quel momento aveva un passo di gara decisamente elevato e passava facilmente Trulli, al settimo posto, mettendosi all'inseguimento di Kubica. Con una sola sosta effettuata, Hamilton conduceva con 10,8 secondi di vantaggio sulla quarta posizione di Felipe. Al 49esimo giro c'era una collisione tra Coulthard e Barrichello. Lo scozzese si fermava per sostituire il musetto, mentre per il brasiliano la gara finiva li. Poi Hamilton finalmente faceva la sua seconda sosta durante il cinquantesimo giro, promuovendo Felipe al terzo posto dietro al nuovo leader Heidfeld su BMW e Piquet con la Renault, entrambi con una sola sosta all'attivo. Heidfeld di fermava al giro 53, determinando l'avanzamento di una posizione da parte di Felipe ora al secondo posto, mentre Hamilton, che aveva montato gomme morbide, si metteva all'inseguimento del brasiliano, staccato di 1,4 secondi.

Il pilota della Ferrari non era molto soddisfatto del rendimento della sua F2008, dovendo affrontare anche qualche difficoltà con l'impianto frenante. Al cinquantasettesimo giro il britannico sorpassava il brasiliano nel tornante per riprendersi il secondo posto e Felipe rispondeva immediatamente alla curva successiva andando però largo e perdendo tempo prezioso. A dieci giri dalla fine, il leader della corsa Piquet aveva effettuato una sola sosta. Al 58esimo giro Alonso, decimo, andava in testacoda, ma riusciva a proseguire. A questo punto risultava evidente che Piquet non avrebbe fatto altre soste, ma al sessantesimo non aveva alcuna possibilità di tenere dietro Hamilton, che riusciva così a portarsi al comando. Felipe era adesso 3,5 secondi dietro il connazionale quando mancavano sette giri dalla bandiera a scacchi, ma con Heidfeld subito dietro staccato di soli 0,7 secondi. Le restanti posizioni a punti andavano a Kovalainen quinto, Kimi sesto, Kubica settimo e Vettel ottavo.

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