GP di Ungheria - Dispiacere in Ungheria
Kimi Raikkonen sul podio al terzo posto e Felipe Massa diciassettesimo. I risultati ufficiali non raccontano la straziante storia della mancata vittoria del pilota brasiliano della Scuderia Ferrari Marlboro, Felipe Massa. Dal terzo posto della griglia Felipe andava direttamente in testa, posizione che non ha mai lasciato se non durante i due pit stop, ma a soli tre giri dalla bandiera a scacchi una grossa nuvola di fumo dal posteriore della sua F2008 lo costringeva a parcheggiare lungo il muretto e quindi al ritiro. La gara e' stata vinta da Heikki Kovalainen, che conquistava la sua prima vittoria in F1. Il risultato permette alla Ferrari di conservare il comando nella Classifica Costruttori, undici punti avanti alla McLaren-Mercedes che e' ora passata davanti alla BMW-Sauber. Lewis Hamilton comanda la Classifica Piloti con 62 punti, cinque di vantaggio su Kimi con Felipe terzo, tre punti dietro al suo compagno di squadra.
L'ondata di caldo continuava anche nel giorno della gara, con la temperatura dell'aria al di sopra dei trenta gradi nel momento in cui le vetture si allineavano sulla griglia, con Massa al terzo posto, dietro alla ''pole'' di Hamilton, e con Raikkonen sesto. Quando le luci si spegnevano Felipe compiva una brillante partenza passando davanti a Kovalainen e spingendosi al fianco della McLaren di Hamilton per uscire dalla curva 1 al comando, guidando all'esterno dell'inglese. Glock saliva dal quinto al quarto posto con la sua Toyota e Kimi scivolava di una posizione al settimo posto alla fine del giro di apertura. Dopo quattro giri l'ordine era il seguente: Massa, Hamilton, Kovalainen, Glock, Kubica, Alonso, Raikkonen, Webber, Trulli, Piquet, Coulthard, Heidfeld, Button, Barrichello, Vettel, Bourdais, Rosberg, Nakajima, Fisichella e Sutil ventesimo e ultimo. Massa amministrava un margine di 1,5 secondi sugli inseguitori, mentre Raikkonen era 11,9 secondi dietro il suo compagno di Squadra.
Ancora settimo, Kimi era piu' veloce della Renault di Alonso in sesta posizione e al nono giro dei 70 totali il finlandese aveva ridotto il distacco dallo spagnolo a 0,7 secondi, mentre Felipe, sempre al commando, aveva aumentato il suo vantaggio a 2,2 secondi. L'inseguimento di Kimi non si fermava e al diciassettesimo giro era staccato di soli 0,5 secondi da Alonso. Felipe effettuava il suo primo pit stop al diciottesimo giro, fermandosi per 8,2 secondi per montare un secondo set di gomme dure. Kubica con la BMW e Webber su Red Bull si fermavano nello stesso giro, mentre Hamilton rientrava al giro successivo (9,4 sec). Glock rientrava con la sua Toyota dalla quarta posizione, seguito da Kovalainen su McLaren al ventunesimo giro.
Alonso e Kimi rientravano insieme al ventiduesimo giro per poi tornare in pista nello stesso ordine praticamente con lo stesso distacco. A questo punto Felipe era di nuovo al comando, con un vantaggio di 3,1 secondi su Hamilton, con Piquet, in terza posizione, che doveva ancora fermarsi, per poi andare ai box al venticinquesimo giro. La classifica restava praticamente la stessa dei primi giri, con Kovalainen terzo davanti a Glock, Coulthard, che non si era ancora fermato, Alonso e Raikkonen alle spalle al settimo posto, 1,1 secondi dietro la Renault. Coulthard finalmente effettutava il suo pit stop al ventinovesimo giro, unico pilota ad essere partito con le gomme morbide. Insolitamente ben tre vetture, la Toro Rosso di Bourdais, l'Honda di Barrichello e la Williams di Nakajima facevano i conti con un principio di incendio durante il pit stop, ma tutti e tre erano in grado di proseguire. Durante il trentottesimo giro Felipe aumentava il suo vantaggio fino a 4,3 secondi, mentre in sesta posizione Kimi si trovava 1,4 secondi dietro Alonso. Due giri piu' tardi il brasiliano aveva 5 secondi di distacco sull'inglese che improvvisamente rallentava a causa di una foratura all'anteriore sinistro. Hamilton quindi si fermava ai box per rientrare al nono posto, lasciando quindi la seconda posizione a Kovalainen staccato di quasi 24 secondi da Felipe, con Glock nell'ultima posizione da podio, piu' indietro di altri 4 secondi. Alonso e Kimi passavano cosi' al quarto e quinto posto. Al quarantaquattresimo giro Felipe rientrava ai box per la sua ultima sosta, fermandosi per 7,5 secondi e montando gomme morbide, per poi tornare in pista al secondo posto.
Al quarantottesimo giro, quando Kovalainen effettutava il suo ultimo rifornimento, Felipe tornava al comando con 13 secondi, davanti ad Alonso e Raikkonen, che si erano fermati solo una volta. Kovalainen era quarto seguito da Glock, Piquet, Trulli, Kubica, Hamilton con Coulthard a completare le prime dieci posizioni. Alonso rientrava ai box al cinquantesimo giro, portando cosi' Kimi al second posto per un giro, fino a qundo anche lui rientrava per l'ultimo pit stop. Una volta completati i pit stop per tutti i piloti in testa, Felipe era ancora al comando e amministrava un vantaggio su Kovalainen di 15,4 secondi con ancora 18 giri da percorrere. Nella parte finale, Felipe rallentava sensibilmente il passo con Kovalainen che era adesso solo 9,6 secondi dietro, quando mancavano otto giri alla fine, mentre Kimi, finalmente davanti ad Alonso al quarto posto, iniziava a far segnare alcuni dei tempi piu' veloci della gara.
A tre giri dalla bandiera a scacchi si e' verificato il disastro, con la Ferrari di Felipe che emetteva una grossa nuvola di fumo e si fermava sulla linea del traguardo a fianco del muretto, costretta al ritiro. Al termine dei settanta giri quindi Kimi terminava terzo dietro Kovalainen, che otteneva la sua prima vittoria in F1, e Glock, sul podio per la prima volta in F1. Le restanti posizioni a punti erano conquistate da Alonso, Hamilton, Piquet, Trulli e Kubica.
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