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07 September 2008

GP del Belgio - Massa vince, Hamilton penalizzato, Raikkonen fuori

Spa-Francorchamps, 7 settembre

Felipe Massa era l'unico pilota della Ferrari a vedere la bandiera a scacchi alla conclusione del Gran Premio del Belgio, che ha riservato tutte le sue emozioni nell'ultima manciata di giri. Il pilota brasiliano della Scuderia Ferrari Marlboro si classificava secondo, ma gli veniva assegnata la vittoria poiché Lewis Hamilton, primo a passare sotto la bandiera, veniva penalizzato per aver tagliato la chicane nel sorpassare Raikkonen, facendolo scendere al terzo posto dietro a Nick Heidfeld, secondo. Kimi Raikkonen faceva una partenza brillante dal quarto posto in griglia con la sua F2008, superando al secondo giro Kovalainen, il suo compagno di squadra Massa e il pilota in pole position Hamilton. Da li in poi, il pilota vincitore delle ultime tre gare disputate qui, controllava la gara, cedendo il comando soltanto durante i suoi due pit stop. Quando però mancavano un paio di giri al termine la pioggia ha sconvolto la gara e con una mossa discutibile Hamilton tagliava la chicane e passava in testa. Poco dopo, nel tentativo di riguadagnare il comando, il pilota della Ferrari andava in testacoda finendo la sua corsa sulle barriere. Hamilton è ancora in testa nella classifica Piloti, ma adesso il suo vantaggio su Felipe è di soli due punti. La Ferrari conduce ancora il campionato Costruttori e il prossimo fine settimana si arriverà a Monza per il Gran Premio d'Italia.





La pioggia ad intermittenza presente fin dal mattino portava la maggior parte delle vetture a posizionarsi sulla griglia con gomme da bagnato, ma prima del via le nuvole si allontanavano e iniziava così la sostituzione con pneumatici da asciutto. Felipe Massa era al secondo posto al fianco della pole position di Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen con l'altra F2008 in linea dietro al suo compagno di squadra, con Heikki Kovalainen sulla seconda McLaren-Mercedes come vicino. Tutte le vetture montavano la più morbida dei due tipi di gomma a disposizione, eccetto la Renault di Piquet che aveva scelto quelle più dure.

Hamilton faceva una buona partenza dalla pole, mentre Felipe era un po' più lento a scattare permettendo a Kimi, partito meglio di Kovalainen, di passarlo sul rettilineo, con Bourdais, momentaneamente quarto, che veniva superato da Alonso. Kimi volava e prendeva il comando mentre Kovalainen andava in testacoda al tornante La Source. Dopo il completamento di cinque dei 44 giri totali, Kimi aveva un vantaggio su Hamilton di 11 secondi con Felipe staccato di 3,5 secondi dall'inglese. Alonso era quarto seguito da Bourdais, Webber, Kubica, Kovalainen, Piquet e Heidfeld a completare le prime dieci posizioni. Undicesimo era Vettel, seguito da Glock, Rosberg, Trulli, Barrichello, Sutil, Coulthard, Button e Nakajima. Fisichella era ultimo. Al nono giro, Kovalainen e Vettel salivano entrambi di una posizione, rispettivamente settimo e decimo.

Davanti, Hamilton restava staccato di 1,2 secondi da Kimi e Massa era terzo a 5,5 secondi. La rimonta di Kovalainen, iniziata dopo il suo testacoda, si fermava però quando tentava di infilarsi sull'interno della traiettoria di Webber, con l'australiano che finiva in testacoda. Il finlandese subiva un ''drive through'' di penalizzazione per aver causato l'incidente. Nell'undicesimo giro Hamilton era il primo ad effettuare il pit stop, fermandosi per 6,8 secondi, mentre Kimi rientrava al giro successivo, per una sosta di 7,1 secondi. Felipe rientrava al tredicesimo giro (7,6 secondi). Bourdais si fermava al quindicesimo giro, mentre occupava la seconda posizione, e tornava in pista proprio davanti a Kubica, che effettuava il pit stop durante lo stesso giro. Vettel era l'ultimo del gruppo dei piloti di testa a rifornire, durante il diciassettesimo giro, e nel giro successivo l'ordine era Kimi, 5,7 secondi davanti a Hamilton, Felipe terzo, ad una distanza di 9,5 secondi dal suo compagno di squadra, seguito da Alonso, Bourdais, Kubica, Vettel e Heidfeld, ottavo, nell'ultima posizione a punti. Kimi faceva segnare il giro più veloce e aumentava il suo vantaggio a 6,1 secondi.

Al venticinquesimo giro i due piloti di testa facevano la loro ultima sosta contemporaneamente, il pilota della McLaren con una fermata leggermente più breve rispetto a quella del pilota della Scuderia Ferrari Marlboro, ma Kimi restava ancora davanti, anche se provvisoriamente al comando c'era Felipe. Nel corso ventisettesimo giro Alonso rientrava con la sua Renault mentre era al quarto posto e Felipe rientrava nel corso del giro successivo, fermandosi per 7,9 secondi. Kimi tornava quindi al comando della gara, ma il suo vantaggio su Hamilton si era ridotto a 2,4 secondi, poi a 1,9 nel ventinovesimo giro, con Felipe terzo staccato di 4,1 secondi. Tuttie e tre ora dovevano compiere obbligatoriamente l'ultimo stint di gara con le gomme Bridgestone più dure. Al trentaduesimo giro Bourdais, al quarto posto, si fermava per il pit stop, mentre il distacco tra i primi tre era praticamente invariato e la gara arrivava quindi ai dieci giri finali. Kubica rientrava al 33esimo giro così come Vettel e il tedesco sorpassava il polacco uscendo prima dalla pit lane. Con dieci giri ancora da percorrere l'ordine vedeva Kimi al comando, con 2,2 secondi su Hamilton, mentre Felipe era a 3,3 secondi. Alonso era quarto con Bourdais e Vettel, con le due Toro Rosso, rispettivamente quinto e sesto, vale dire che la Ferrari aveva quattro motori tra i primi sei. A sei giri dalla fine iniziava a cadere qualche goccia di pioggia, ma non abbastanza da richiedere gomme da bagnato e nel giro successivo il distacco tra Kimi e Hamilton era di 0,9 secondi, con Felipe 6 secondi più indietro che amministrava un rassicurante vantaggio di 33,5 secondi su Alonso, quarto.

A due giri dalla fine però Hamilton riusciva ad avvicinarsi a Kimi e lo sorpassava soltanto tagliando attraverso la chicane. Kimi era ancora in testa mentre passava il traguardo ma Hamilton riusciva nuovamente a superarlo. Più avanti sulla strada Rosberg stava rientrando dopo un testacoda e Hamilton frenava bruscamente, Kimi stava quindi per passarlo ancora, ma un istante più tardi il finlandese finiva fuori pista e la sua gara si concludeva contro le barriere. Si classificava diciottesimo.

Il pilota della McLaren era il primo a passare sotto la bandiera a scacchi, seguito da Felipe e dalla BMW di Nick Heidfeld, che si era fermato per montare gomme da bagnato intermedie. La stessa tattica veniva adottata da Alonso aiutando così la Renault a salire al quarto posto davanti a Vettel e Kubica, che erano entrambi riusciti a scavalcare Bourdais, il pilota di questo gruppo che più aveva sofferto le difficili condizioni della pista. Le restanti posizioni a punti andavano a Timo Glock, fino a che non veniva penalizzato per un sorpasso in regime di bandiera gialla, lasciando così i punti a Mark Webber. Poi Hamilton veniva penalizzato dai Commissari che consegnavano la vittoria a Felipe.

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