Massa: "Pensare positivo"
Maranello, 03 ottobre 2008 - Dopo il Gran Premio di Singapore, dobbiamo guardare avanti, senza abbatterci. Come ha detto il nostro Team Principal, Stefano Domenicali, dopo la gara, dobbiamo cercare di fare una doppietta in ognuno dei tre rimanenti Gran Premi. Sarà difficile ma tutti faremo del nostro meglio.
La mia gara di Singapore è stata decisa in quell'incidente occorso nel pit-stop. Quando sono ripartito dopo aver visto la luce verde non sentivo nulla di strano nella macchina, nulla che mi facesse pensare che mi stessi trascinando dietro qualcosa. Poi Rob, il mio ingegnere, mi ha detto via radio di fermarmi perché il tubo del rifornimento era rimasto attaccato alla macchina. Solo in quel momento ho guardato negli specchietti e l'ho visto ma, a quel punto, era ormai troppo tardi. Non usiamo il semaforo perché vogliamo apparire più furbi ma perché, quando tutto funziona correttamente, rende più veloce il rilascio della vettura dal box rispetto all'uso del lecca lecca. Il sistema funziona solitamente in maniera automatica, collegato al momento in cui il tubo si stacca dalla vettura, oppure può essere controllato manualmente, com'era il caso di Singapore. Infatti, nel corso della sosta la squadra doveva anche controllare sotto la macchina per togliere il detrito che avevo investito qualche giro prima, oltre a trovarci in una condizione molto critica a causa del grande traffico in pit-lane. Purtroppo, l'addetto al semaforo ha premuto il bottone nel momento sbagliato. Se poi a questo aggiungiamo la penalità e la foratura, allora si capisce che domenica scorsa sia stata una giornata da dimenticare al più presto.
Guardando peraltro agli aspetti positivi del fine settimana, devo dire che la macchina sembra aver fatto un passo avanti grazie agli sforzi fatti di recente. La F2008 è andata forte tutto il weekend e avevamo il potenziale per fare una doppietta: invece, siamo rimasti a mani vuote.
La gara in notturna è stata una bella esperienza, interessante e divertente. Peraltro, lo svolgimento ha evidenziato ancora una volta che la regola della safety-car va rivista attentamente. Lo spirito della Formula 1 è che vinca il miglior pacchetto pilota-vettura. E' vero, noi abbiamo fatto degli errori ma quanto in vigore oggi può produrre che una corsa venga vinta da qualcuno che, stando in mezzo al gruppo, peschi il colpo di fortuna e non perché ha scelto una strategia migliore. Penso quindi che la regola vada modificata, anche perché questo problema è stato enfatizzato dalle caratteristiche del tracciato di Singapore. In vista dell'edizione 2009, bisognerà anche pensare ai diversi saltellamenti che ci sono sull'asfalto ma, nel complesso, la pista non mi è dispiaciuta e assomiglia più a Monaco che a Valencia.
Sono stato bene a Singapore, tanto che vi sono rimasto fino a giovedì, riuscendo così a visitare altre parti della città e a conoscerla meglio. Poi sono andato su un'isola in Malesia dove resterò fino alla partenza per il Giappone. L'anno scorso al Fuji avemmo qualifiche e gara con la pioggia. Fu un weekend molto difficile e il sesto posto finale non fu certo un grande risultato. Peraltro, il venerdì sull'asciutto andavamo molto forte. Certo, è passato un anno ma sono fiducioso sul nostro livello di competitività. Mi piace guidare sul quel circuito, soprattutto senza pioggia!
Per quanto riguarda il campionato, come ho detto domenica sera a Singapore, dipende da come si guarda la situazione. Se consideriamo l'ultima gara e come, in un attimo, il distacco con Hamilton sia passato da uno a sette punti, allora bisogna anche tenere presente che può accadere l'inverso. La cosa più importante da ricordare è che abbiamo un'ottima macchina. Senza questo aspetto, allora le mie possibilità sarebbero molto minori. Abbiamo due buone macchine e possiamo cercare di metterle entrambe davanti ai nostri rivali. Ce la possiamo fare e dobbiamo pensare positivo e combattere fino all'ultimo metro dell'ultima gara.
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