GP del Giappone - Una gara caotica
Sul circuito di Fuji si è mostrata tutta la pressione della lotta per il campionato con il Gran Premio del Giappone che è iniziato con una partenza davvero caotica. La Scuderia Ferrari Marlboro e i suoi più prossimi rivali sono ormai nella condizione di non poter più sbagliare. Alla fine il Cavallino Rampante ha chiuso meglio delle Frecce d'Argento, visto che Kimi si è piazzato terzo e Felipe settimo portando a casa i punti necessari a riconquistare il comando nella classifica Costruttori, mentre i rivali non sono riusciti a raccogliere nulla. Il risultato è stato sicuramente inaspettato con la vittoria che per la seconda volta consecutiva in questa stagione è andata a Fernando Alonso su Renault, seguito sul traguardo da Robert Kubica con la BMW-Sauber, che ha avuto la meglio in una emozionante battaglia con Kimi. La gara di Felipe è stata una lunga lotta per tentare di risalire la classifica dopo una penalità ''drive through''. Alla fine ha tagliato il traguardo all'ottavo posto, ma promosso al settimo dopo la decisione dei Commissari di punire Bourdais con una penalità di 25 secondi per aver spinto in testacoda Felipe quando il francese è uscito dalla pit lane.
Dopo un'inizio di giornata soleggiato, il cielo sopra il Fuji Speedway si copriva di nuvole e all'1,30, in prossimità dell'ora della partenza, la temperatura calava drasticamente. Quando le luci del semaforo si spegnevano, per la partenza dei 67 giri di gara, dall'esterno della prima fila Kimi faceva un'ottima partenza superando Hamilton che scattava dalla pole, ma il pilota della McLaren si riprendeva la posizione alla prima curva, spingendo largo Kimi e bloccando Felipe dietro il suo compagno di squadra. Questo causava però una reazione a catena su tutto il gruppo che seguiva con numerosi testacoda e la violenta collisione di Coulthard. La classifica cambiava istantaneamente e non in maniera favorevole ai piloti della Scuderia, visto che Kubica, Alonso e Kovalainen occupavano ora i primi tre posti, mentre Hamilton era chiuso tra le due Ferrari. L'inglese e Felipe avevano un contatto, con la McLaren che andava in testacoda perdendo quindi posizioni in classifica.
Al nono giro l'ordine era Kubica, Alonso, Kovalainen, Kimi, Trulli, Bourdais, Felipe, Piquet, Vettel con Webber a chiudere i primi dieci. C'erano ora solo 17 piloti, con Coulthard, Glock e Sutil fuori dalla gara.
Al 12esimo giro Kimi era quarto staccato di 4,2 secondi dalla testa e Felipe, settimo, con un gap di 15,8 secondi. Essendosi fermato per il rifornimento dopo il testacoda, il leader della classifica di campionato Hamilton era ora in 16ma e penultima posizione. Al sedicesimo giro, Kovalainen, terzo fino a quel momento, parcheggiava la sua McLaren al lato della pista, facendo salire Kimi e Felipe rispettivamente al terzo e sesto posto. Kubica e Raikkonen rifornivano al 17esimo giro, ma in quel momento i Commissari annunciavano che a Massa era stata comminata una penalità "drive through" per l'incidente con Hamilton, ma anche nei confronti dell'inglese era stata presa la stessa decisione. Alonso, salito al comando della gara, era il prossimo a fermarsi per il rifornimento seguito da Felipe, lasciando in testa Trulli, che aveva in quel momento Bourdais dietro di se al secondo posto, con Piquet terzo e Vettel quarto, mentre Kimi e Felipe erano ora settimo e decimo. Felipe scendeva però al 14esimo posto, appena davanti ad Hamilton, dopo aver scontato il suo "drive through" al 19esimo giro. Quando Trulli effettuava la sua sosta al ventunesimo giro, Bourdais si ritrovava al comando davanti a Piquet e Vettel, mentre Fisichella si ritirava e portava la sua Force India nel garage.Vettel si fermava per il rifornimento al 23esimo giro. Nel giro successivo, quando Bourdais rientrava per la sua sosta, lasciava il comando alle due vetture Reanult, con Piquet davanti ad Alonso. Kimi era adesso quarto dietro Kubica con felipe dodicesimo, ancora una posizione davanti a Hamilton. A questo punto, tra i primi sei, solo il leader Piquet e Webber, quinto, non si erano ancora fermati per il rifornimento, con il pilota della Renault che si fermava finalmente al 28esimo giro. Ciò significava che l'ordine era adesso Alonso, 7,2 secondi avanti a Kubica, che aveva a sua volta un vantaggio su Kimi di 4,6 secondi. In 13esima posizione Felipe superava Button per poi salire all'undicesimo posto al 30esimo giro.
Dieci giri più tardi Kimi era ancora terzo con un gap di 5,1 secondi su Kubica e 17,8 secondi dietro il leader Alonso. Felipe era ora decimo staccato di 13 secondi da Rosberg. Al 42esimo giro Felipe saliva al nono posto. Al 45esimo giro Kubica diventava il nuovo leader dopo la sosta di Alonso, quindi Kimi era secondo seguito da Trulli, Piquet, Bourdais, Alonso, Vettel, Felipe che era salito all'ottavo posto dopo aver segnato il giro più veloce, con Webber e Heidfeld a chiudere i primi dieci. Kimi faceva registrare il giro più veloce avvicinandosi al leader, che si fermava per il rifornimento al 46esimo giro. Kimi si ritrovava a condurre la gara per la prima volta dopo la breve parentesi del via. Il finlandese effettuava la sua ultima sosta al 48esimo giro rientrando in settima posizione, ma se non fosse stato per i pochi metri di ritardo accumulati nel suo giro avrebbe potuto essere davanti a Kubica. Trulli e Bourdais rientravano al cinquantesimo giro mentre erano secondo e terzo, ma il pilota della Toro Rosso usciva dalla pit lane ostacolando Felipe e facendo finire la Ferrari in testacoda. Nel frattempo, al quinto posto, Kimi aveva raggiunto la coda di Kubica.
Piquet rientrava al 52esimo giro, mentre Kimi riusciva quasi ad affiancarsi a Kubica alla fine del rettilineo principale, ma senza riuscire a superarlo. Tentava poi la stessa mossa nel giro successivo e alla curva 1 riusciva a mettersi a fianco del pilota polacco, ma era costretto ad allargarsi rientrando in pista più arretrato. Felipe effettuava finalmente la sua ultima sosta mentre i Commissari annunciavano che l'incidente tra lui e Bourdais sarebbe stato messo sotto investigazione al termine della gara.
Quando mancavano dieci giri alla conclusione l'ordine era Alonso, Kubica, Raikkonen, Piquet, Trulli, Bourdais, Vettel, Webber, per le posizioni a punti, seguiti da Heidfeld e Felipe, decimo. A sette giri dalla fine il brasiliano riusciva a salire di un'altra posizione superando Heidfeld, ma era ancora 5,4 secondi lontano dalla ottava posizione di Webber. Nel giro dopo il distacco si era già ridotto a 3,9. Al 62esimo giro era di 2,3. Al 63esimo, 0,9! Poi con un incredibile mossa all'inizio del 65esimo giro, Felipe infilava coraggiosamente la sua Ferrari tra il muretto e la vettura della Red Bull salendo così all'ottavo posto e conquistando un preziosissimo punto. Davanti l'ordine restava invariato e Fernando Alonso otteneva la sua seconda vittoria consecutiva dopo quella di Singapore quindici giorni fa. Seguivano poi Kubica, Kimi, Piquet, Trulli, Bourdais, Vettel e Felipe ultimo a punti. I Commissari però assegnavano a Bourdais una penalità di 25 secondi per l'incidente con Felipe, promuovendo Vettel, Felipe Webber al sesto, settimo e ottavo posto.
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