Luca di Montezemolo: "Se fosse passato il motore unico per tutte le scuderie, quattro o cinque case avrebbero abbandonato"
In occasione del tradizionale scambio degli auguri con la stampa, svoltosi ieri a Maranello, il Presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo, ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo la recente crisi economica, che sta coinvolgendo anche la Formula 1 e l'intero mondo dell'auto. "Enzo Ferrari mi diceva negli anni '70 che 1.500 'pazzì che compravano una Ferrari, crisi o non crisi, li avremmo trovati. Credo che, adeguando i numeri, 6.000 'pazzi' continueremo a trovarli".
"Ma stiamo pensando di aspettare il lancio di auto già pronte in momenti migliori. Di sicuro presenteremo la Fiat 500 Cabrio. Potrebbero slittare altre novità, Alfa Romeo 149 compresa". E' in questo contesto che "la crisi ha accelerato quello che comunque avremmo dovuto affrontare in F1".
A proposito delle decisioni ratificate dalla Fia pochi giorni fa, il Presidente ha poi dichiarato, riguardo all'ipotesi del motore unico: "Era l'occasione per cogliere la palla al balzo e per abbandonare la F1. Se fosse passato il motore unico per tutte le scuderie, almeno quattro, forse cinque case automobilistiche avrebbero abbandonato. E intendo dire quattro o cinque oltre alla Ferrari. Cioé tutte". "Bene ha fatto la Fia, bene ha fatto Max Mosley a porre il problema dei risparmi - dice - Ma puntavano al 2010, che è il dopodomani. Invece è nel 2009 che la crisi avrà i suoi effetti. Qui a Maranello, in luglio c'é stata la prima riunione di tutti i team che hanno dato vita alla Fota. C'é un bel clima, di unità. Abbiamo ottenuto questo risparmio sui motori, un 50%, già il prossimo anno. E dal 2012, col nostro piano, il 50% di risparmio riguarderà l'intero budget". "Dalla prima riunione di tutti i team qua a Maranello in luglio, abbiamo fatto grandi passi: già nel 2009 risparmieremo il 50% sui motori e dal 2012 risparmieremo il 50% sull'intero budget".
Interpellato riguardo la sua opinione sul ruolo di Ecclestone e Mosley in questa crisi, ha detto: "Il tempo passa e tra qualche anno anch'io andrò in pensione. La crisi forse accelera un processo di rinnovamento che comunque si doveva affrontare. Conosco Ecclestone dal '73, e penso che abbia fatto un grandissimo lavoro. Poi qualche anno fa litigammo, gli diedi dell'ingordo, per i ricavi divisi al 70% a lui e al 30% per tutti i team. Ora siamo a 50 e 50. Qualcosa dovremo fare ancora. Vediamo. Di certo é finito in F1 lo sport di mettere gli uni contro gli altri per governare".
A proposito dei piloti, ha invece detto: "Lewis Hamilton? Grandissimo. Ma con tutto il rispetto non lo cambio con Felipe Massa". Su possibili sostituzioni o acquisti: "Di solito - risponde - è la Ferrari che sceglie. E sono convinto che sia la Ferrari che rende popolare un pilota". "Raikkonen è venuto in Ferrari e ha vinto il mondiale. Massa se non lo ha vinto quest'anno è stata per colpa nostra. Un certo Schumacher ci ha messo anni e quando ha detto addio aveva il paese in pugno. Felipe è popolarissimo, per l'uomo che è per il grande pilota che ha dimostrato di essere, per il modo stupendo in cui ha saputo perdere questo mondiale".
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