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16 January 2009

Montezemolo: "Quattro esse nel futuro della Formula 1"

Madonna di Campiglio, 16 gennaio

Durante la visita a Wrooom 2009 l'argomento più all'ordine del giorno nel breve incontro con i media allo Chalet Fiat è stata la situazione in Formula 1 e le sue prospettive future. "Credo che questo sport abbia bisogno di quattro esse: stabilità, serietà, spettacolo e sostenibilità" - ha riassunto Montezemolo - "Stabilità vuol dire non cambiare ogni sei mesi o un anno i regolamenti: abbiamo bisogno di programmare e il pubblico resta disorientato da tanti mutamenti. Serietà, perché ce ne vuole tanta per affrontare questi momenti difficili: dobbiamo rimanere uniti, umili, senza mai dare la sensazione di essere divisi. Spettacolo vuol dire attenzione ai layout dei circuiti, a favorire i sorpassi, ai regolamenti sportivi, all'impiego di nuove tecnologie come Internet, l'alta definizione e quant'altro si possa introdurre in questo ambito. Sostenibilità, perché nessuna impresa sta in piedi senza che costi e ricavi siano bilanciati."

A proposito dei costi, Montezemolo ha ancora una volta evidenziato il lavoro fatto in questi mesi dalle squadre unite nella FOTA: "Abbiamo fatto un lavoro straordinario, riducendo i costi in maniera significativa già nel 2009 e proseguiremo in maniera sistematica nel 2010 e nel 2011. Affronteremo anche il tema dei ricavi: abbiamo un accordo fino al 2012 e c'è tutto il tempo per migliorare lo spettacolo e incrementare le entrate, pensando al futuro. Crediamo che la Formula 1 debba essere uno sport normale, che non sia legato alle singole persone. Ci deve essere un triangolo: ad un vertice le squadre, che investono ed innovano e oggi sono unite più che mai; ad un altro chi gestisce gli aspetti commerciali, come una sorta di super agente come ha fatto finora Ecclestone; infine, un'autorità sportiva e politica che tenga conto dell'unanimità delle squadre e salvaguardi la natura dello sport. Il mio impegno come presidente è stato richiesto da tutte le squadre: non durerà ancora tanto a lungo ma sono contento di essere riuscito a convincere tutti che possiamo essere avversari in pista ma lavorare insieme fuori. Abbiamo raggiunto risultati straordinari, riducendo i costi senza arrivare a follie che avrebbero anche potuto portare la Ferrari a lasciare una Formula 1 senza competizione e innovazione. Per noi la Formula 1 significa la vita: non è un caso che abbiamo dedicato la nuova macchina alla sessantesima partecipazione della squadra ad altrettante edizioni del Campionato del Mondo. La storia dell'azienda è legata alla storia della Formula 1 e viceversa."

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